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Jo

Ventiquattro ore.

Ventiquattro fottete ore che penso a quella dannata frase. Mi ha letteralmente detto di prendere in considerazione l'idea di lasciar perdere la farsa e mettersi assieme per davvero...e io che dovrei pensare? Mi stava prendendo in giro o stava dicendo sul serio? Mio Dio non so più che pensare. Da quando mi ha detto quella cosa non riesco a non pensarci e ho cercato di tenere sott'occhio il suo atteggiamento ma ha continuato a comportarsi come prima come se quelle dannate parole non abbiamo avuto nessun peso. Al momento sono davanti lo specchio che si trova nella mia stanza a mettere degli orecchini d'argento per completare al massimo il mio outfit mentre però continuo a pensare a Jimin e un senso d'ansia si propaga nel mio stomaco chiedendomi che cosa stesse indossando, si è cambiato in bagno lasciando a me la camera libera e non ho ancora avuto il piacere di vedere che cosa ha deciso di indossare per la fine dell'anno, spero solo che non abbia avuto la mia stessa idea. Che idea vi starete chiedendo, beh la semplice idea di farlo dannare leggermente. Sono mesi che Jimin mi provoca con tutti i modi possibili immaginabili e questa sera ho deciso di indossare un vestito abbastanza attillato, corto e scollato solo per vedere la sua reazione. Il vestito è argentato e pieni di brillantini e abbinato a questo ci sono appunto dei tacchi argentati non troppo alti e gli orecchini a forma di rombo anche loro con i brillantini. Ho deciso di lasciare i capelli sciolti però gli ho arricciati formando dei dolci boccoli che mi ricadono sulla scollatura posteriore del vestito. Mi osservo un'ultima volta allo specchio per vedere se il trucco o altri particolari sono apposto e dopo aver constatato di si sorrido a me stessa. Non passeremo la sera in nessun locale speciale al contrario la passeremo in casa a festeggiare tra di noi ma come ho già detto voglio essere perfetta per far dannare quello stronzo biondo che si ritiene il mio fidanzato. Sospiro osservando ancora la mia immagine allo specchio e ricordandomi le parole che Lyla mi ha rivolto ieri "Devi dirglielo." e "Non ti rifiuterà perché sono sicura che anche lui provi qualcosa."
Non so se pensare la stessa cosa della mia amica o meno ma da quello che vedo e da come Jimin si rapporta con me, magari non sono l'unica a provare qualcosa che va oltre l'amicizia e per questo ho pensato di dirgli una volta per tutte la verità, se poi va male darò la colpa alcol.
Afferro il profumo sulla scrivania accanto lo specchio e me spruzzo un po' posandolo nello stesso momento in cui la porta viene aperta "Hey, sei pronta?" chiede una voce dolce e alzo lo sguardo sullo specchio dinanzi a me incontrando gli occhi di Jimin che setacciano il mio intero corpo "Si." annuisco e mi giro verso di lui per uscire ma in meno di un secondo entra in stanza richiudendosi la porta alle spalle dandomi modo di osservare cosa indossa : dei mocassini neri lucidi, accompagnati da pantaloni neri abbastanza aderenti retti da una cintura altrettanto nera e per completare il tutto la camicia che gli ho regalato per Natale che gli calza completamente a pennello, sorrido tra me e me posando poi lo sguardo sulla sua chioma bionda rigorosamente tirata indietro con appena qualche ciuffo che gli ricade sugli occhi ma guardando i suoi capelli noto anche il suo viso per passare poi alla postura. Ha il viso corrucciato e le braccia incrociate al petto "Che c'è?" chiedo inclinando leggermente il capo consapevolissima di cosa sta per dirmi.

"Se avessi messo solamente mutande e reggiseno sarebbe stata la stessa cosa." puntualizza.

"Mio Dio non essere così esagerato." sbuffo poggiandogli le mani sulle spalle "E poi sono tutti nostri amici tranquillo Park."

"Ti devo ricordare che di sotto c'è il tuo ex?" chiede ancora e ridacchio tra me e me "So che sei geloso fino al midollo ma potresti sforzarti almeno un po' per tenere a bada la tua gelosia."

"Io- smettila Jo sono serio." continua fissandomi negli occhi e mi avvicino dolcemente baciandogli poi una guancia e stringendogli una mano "Dai non preoccuparti e scendiamo." annuisce e insieme scendiamo le scale trovando gran parte dei miei amici accanto il camino a bere dello champagne da calici di cristallo.

"Buona vigilia." sorrido loro avvicinandomi e augurando una buona vigilia di capodanno.

"Hey ti sei messa in tiro stasera." osserva Taehyung baciandomi una guancia.

"Ogni tanto serve anche a me Tae." rispondo per poi andare in cucina per vedere se le altre hanno bisogno di una mano e le trovo tutte ben vestite e truccate che mettono le ultime cose in tavola "Serve una mano?" chiedo e i loro occhi si puntano su di me.

"Ma guarda tu la piccola Lim, ti sei messa in tiro eh?" ghigna Lyla dandomi una leggera spallata facendo ridere le altre mentre io abbasso lo sguardo sorridendo "Smettetela! Ho solo indossato un vestito diverso per questa sera niente di più."

"Jimin ti morirà dietro." ridacchia Minjee e io ghigno "Oh, l'ha già fatto."

"Ma che ti è preso oggi? Sei molto più sicura di te." osserva Moon con un sorriso.

"Il potere dei tacchi." le sussurro con un occhiolino e lei ride prendendo poi quattro bicchieri riempiendoli a metà "Allora iniziamo con lo brindare a questo tuo cambio di umore!"

Facciamo tintinnare i bicchieri tra di loro e brindiamo con un sorriso venendo poi interrotte da un fastidioso rumore di tacchi "Già brindate?"

"Qualche problema?" chiedo assottigliando lo sguardo posandolo poi sul suo vestito a dir poco scollato, è vero che il mio vestito è scollato ma lei è davvero nuda. Una smorfia si presenta sul mio viso e faccio per uscire dalla cucina sbattendo però alla sua spalla "Attenta a dove vai."

"Tesoro stasera non cercare di farti notare perché già non ti si fila nessuno e adesso ancor di più." ghigno "Con permesso."

Mi dirigo in salotto ancora una volta raggiungendo i ragazzi che parlottavano tra di loro dando leggere spinte a Jimin fermandosi appena mi avvicino a loro "Ragazzi è pronta la cena." li informo e dopo essersi complimentati con me per l'abbigliamento mi seguono, tutti tranne Namjoon che era andato dalla sua ragazza appena ho fatto il mio ingresso in salotto. Ci sediamo a tavola iniziando a magiare e scherzare tra di noi e la cosa che meno manca in questa cena è l'alcol e io non sto tenendo il gomito basso. Ho già bevuto abbastanza e posso dire se essere abbastanza brilla a fine cena e Jimin non è messo molto meglio di me. Finito di cenare ci spostiamo in salotto dove i divani e poltrone sono stati spostasi per darci modo di ballare a ritmo di musica categoricamente scelta da Yoongi ed è proprio mentre ballo che mi rendo conto di essere definitivamente andata. Ballo con le mie amiche e con Jimin ma appena lui afferra i miei fianchi io mi stringo più saldamente a lui e se il ballo sarebbe allegro e spensierato noi ci stiamo letteralmente mangiando la faccia abbracciandoci l'uno con l'altra. Mi allontano per riprendere fiato e accarezzargli le guance "Sai Jo, ho una voglia matta di te, adesso." sussurra al mio orecchio dandomi modo di sentire sia i brividi sulla schiena sia il suo fiato completamento dominato dall'odore dell'alcol.

"Fallo allora." ghigno e mi allontano da lui salendo le scale e dirigendomi nella nostra camera. Chiudo la porta sedendomi a gambe accavallate al bordo del letto aspettando Jimin che non ci mette molto a salire. Di fatto appena entra in stanza si richiude la porta alle spalle rigorosamente a chiave e si avvicina delicatamente a me per poi chinarsi e catturare le mie labbra nelle sue in un bacio per nulla dolce, mi sdraio di schiena sul letto mentre lui si posiziona su di me e continua a baciarmi non ci allontaniamo minimamente finché lui non mette un po' di distanza per prendere fiato e quando sentiamo i nostri amici urlare al piano di sotto e guardiamo la sveglia sul mio comodino notiamo che la mezzanotte è appena scattata e che siamo entranti da pochi secondi un nuovo anno "Buon anno fiorellino." mi sussurra e io ghigno tornando a baciarlo, stringendolo di più a me.

𝕚𝕥 𝕨𝕒𝕤 𝕒𝕝𝕝 𝕒 𝕔𝕠𝕚𝕟𝕔𝕚𝕕𝕖𝕟𝕔𝕖•𝑝𝑗𝑚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora