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Dopo l'ennesimo ballo riesco ad allontanarmi da quella piovra comunemente chiamata Jimin e mi risiedo al mio posto del lungo tavolo presente in sala apposta per noi. Afferro il mio bicchiere riempiendolo d'acqua e facendo una grande sorsata per poi ripoggiarlo sul tavolo e spostarmi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Con un tenero sorriso guardo il biondino che continua a ballare trasportando con se gran parte della nostra comitiva e nessuno è capace di dire di no a quel broncio tanto adorabile. Sospiro stanca e frustrata per il dolore lancinante ai piedi che mi procurano i tacchi ma internamente tiro un sospiro di sollievo quando la musica si ferma e convinta che colui che dirigeva quest'ultima avesse deciso di darmi una tregua mi riempio un altro bicchiere d'acqua ma le mie aspettative vanno in frantumi quando un'altra canzone risuona all'interno del locale e quella purtroppo per me non era una semplice canzone. Quella canzone mi veniva cantata in modo stonato prima di addormentarmi quasi tutte le sere e quando non era possibile vederci mi veniva cantata attraverso un telefonino, quella canzone era la canzone con la quale io e il mio ex ci siamo avvicinati la prima volta diventando la nostra canzone. Inaspettatamente il mio cuore non batte al mille e i vecchi ricordi non mi tornano in mente tormentandomi anzi oramai quella canzone non ha più alcun effetto su di me siccome la persona che me la cantava e che me l'ha dedicata non contava più nulla per la sottoscritta. Bevo un sorso dal mio bicchiere e i miei occhi si incrociano con quelli del biondo che dal centro dalla pista ancora una volta si dirige verso di me con un sorriso a trentadue denti " Le va di concedermi questo ballo?" chiede porgendomi una mano minuta e facendomi l'occhiolino "Con piacere." afferro la mano di Jimin alzandomi e seguendolo ancora una volta in mezzo la pista da ballo. Jimin mi cinge i fianchi con entrambe le braccia mentre io allaccio le mie dietro il suo collo e lo sguardo è fisso nel suo "Come mai questo sorrisino?" chiede notando il sorriso che aleggia sul mio viso "Adesso non posso neanche più sorridere?" chiedo inarcando un sopracciglio e subito lui alza le mani in segno di difesa "Io non ho detto nulla." ridacchio baciandogli dolcemente una guancia "Grazie Jimin."

"Per cosa fiorellino?" chiede facendomi girare.

"Per avermi reso questa serata piacevole." ammetto abbassando lo sguardo ma sento il suo su si me e poi una sua mano si poggia sulla mia guancia accarezzandola "Tutto per questo fiorellino." dice punzecchiandomi il punto che stava accarezzando e tornando poi ad abbracciarmi mentre mi conduce sulle note della canzone. "Sai per caso perchè il tuo ex mi sta trucidando con lo sguardo?" chiede con una risatina.

"Oh...diciamo che questa...mh si ecco questa era la nostra canzone. Penso gli dia fastidio che sto ballando tranquillamente con te." spiego mordicchiandomi il labbro inferiore.

"Capisco...beh facciamo innervosire un altro po' mh?" chiede ghignando.

"Che intendi?" chiedo incaricando un sopracciglio e poco dopo le mie labbra si scontrano con le sue piene e soffici. Ricambio quel dolce bacio tranquillamente accarezzandogli i capelli e staccandomi poi per mancanza di fiato "Ora si che è arrabbiato." ride donandomi un bacio sulla fronte.

"Perchè stai pensando a Namjoon?" chiedo con un tenero broncio "Fallo dannare tanto non mi interessa più di tanto." ammetto scrollando le spalle e notando subito il modo in cui la sua espressione cambia diventando confusa "Non è questo lo scopo di tutto quello che stiamo facendo?" chiede inclinando leggermente la testa di lato e sospirando annuisco "Già...hai ragione." mi allontano da lui a capo chino per poi chiedere scusa e andare in bagno. Entro nel bagno femminile notando che nessuno era già presente e mi piazzo davanti lo specchio osservando il mio riflesso "Sei una stupida." sussurro stringendo i bordi del lavandino ma lasciando la presa quando sento la porta aprirsi e sicura che stia entrando un'altra donna faccio per entrare in un bagno ma la voce di quella persona blocca i miei movimenti "Ma pensi a quello che fai?" quella voce arriva irritata alle mie orecchie cosa che mi fa innervosire a dismisura "Io devo pensare a quello che faccio? Sei serio?" chiedo fulminandolo con lo sguardo.

𝕚𝕥 𝕨𝕒𝕤 𝕒𝕝𝕝 𝕒 𝕔𝕠𝕚𝕟𝕔𝕚𝕕𝕖𝕟𝕔𝕖•𝑝𝑗𝑚Where stories live. Discover now