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In quel momento avrei potuto fare di tutto.
Avrei potuto urlare, chiamarlo o mandargli un messaggio ma invece rimasi lì. Immobile davanti a quella porta valutando tutte le varie opzioni e decisi poi di non fare nulla assolutamente nulla. Urlare e dare di matto non sarebbe servito a nulla e proprio per quel motivo decisi di mandar avanti tutti finché il biondino sarebbe riuscito. Per questo adesso seduta sul mio letto fisso il muro cercando di capire per bene cosa fare e se fosse davvero utile tacere arrivando ad una conclusione positiva. Non gli dirò nulla per il momento perché potrebbe ance inventarsi la scusa che è dovuto scappare via per una qualche emergenza ma se sarà lui a farmi presente che è dovuto andare via dall'aula di danza per un qualche motivo vuol dire che molto probabilmente non sta mentendo. Nonostante però io adesso abbia deciso di tenere la bocca chiusa può scordarsi il lato dolce e gentile perché comunque sono tre settimane che quasi neanche mi parla più siccome esce in continuazione.
I miei pensieri vengono fermati dal bussare alla porta e sbuffando vado ad aprire ritrovandomi il biondino davanti con un tenero sorriso sulle labbra e una busta bianca tra le mani "Tada! Ho portato la cena!"

"Ho già cenato." rispondo scrollando le spalle e notando l'espressione dispiaciuta che si forma sul suo volto "Di già?"

"Jimin sono le nove e mezzo." gli faccio notare e lui abbassa il capo "Scusami." sospira passandosi una mano tra i capelli entrando poi nella camera e poggiando la busta sulla mia scrivania "Siccome tu già hai mangiato e stasera devo dormire qui vado a farmi una doccia." mi informa togliendosi la giacca "C'è ancora la mia tuta qui giusto?" chiede mentre apre le ante dell'armadio trovando quel che stava cercando. Mi risiedo sul mio letto afferrando il libro poggiato sul comodino per iniziare a leggere ma la sua voce mi porta ad alzare lo sguardo su di lei "Che hai? Sei strana."

"Nulla, sono solo stanca." scrollo le spalle aprendo poi il libro iniziando a leggere e lui entra in bagno chiudendosi la porta alle spalle.

I miei occhi guizzano sulla scrivania dove poco prima aveva poggiato la busta contenente la cena e mi alzo per sbirciare trovando al suo interno dei ravioli e un po' di carne ovviamente tutto in porzioni per due. Il mio stomaco brontola e inizio già a sentire l'acquolina in bocca ma serrando la mascella mi ordino non toccare neanche per sbaglio quel dannato cibo perciò torno sul letto sedendomi ancora una volta e cercando di leggere ma i numerosi pensieri non mi permettono di concentrarmi come dovrei. Chiudo gli occhi poggiando il capo alla testiera del letto aprendoli però quando la porta del bagno viene aperta e Jimin esce fischiettando dirigendosi alla scrivania e prendendo quella dannata busta venendosi a sedere di fianco a me e iniziando a mangiare "Allora? Che hai fatto oggi?" chiede mettendo un pezzo di carne in bocca e scuotendo leggermente il capo per spostare i capelli.

"Dopo le lezioni ho studiato e studiato e studiato...ho già detto che ho studiato?" dico portando le braccia al petto.

"Giornata indimenticabile." commenta ridacchiando.

"Già." sbuffo distogliendo lo sguardo da lui e sento poi un sua mano che si poggia sulla mia guancia "Amore mi dispiace davvero." dice afferrando il mio mento e voltandomi il viso verso di lui "Ho cercato di fare il prima possibile ma non ci sono riuscito."

"Potevi tornare un po' prima dalle prove." dico fredda "Eri anche da solo e poi oggi è il mio giorno libero."

"Sai quanto ci tengo a quella competizione perciò sono stato tutto questo tempo lì a provare." dice afferrando una mia mano.

Peccato che non sei stato lì a provare.

"Sicura che vada tutto bene?" chiede inclinando leggermente il capo mentre masticava ciò che aveva in bocca.

"Sono solo stanca."

Per i seguenti venti minuti nessuno ha aperto bocca e Jimin ha continuato a mangiare indisturbato andando poi a buttare nel cestino il recipiente che conteneva il cibo.

"Vogliamo guardare un fil-" inizia ma o blocco sul nascere "No, ho sonno." senza dare peso al suo viso corrucciato mi sdraio sotto le coperte dandogli le spalle e spegnendo la luce. Sospira sdraiandosi anche lui e poggiando una mano sul mio fianco dopo avermi lasciato un bacio sulla guancia "Buonanotte." non rispondo ma lascio andare un pesante respiro.

Come già immaginavo non mi ha detto che oggi ha lasciato l'aula di danza per un qualche motivo o non ci è proprio andato perciò dovremmo solo parlare della situazione e mettere in chiaro le cose. E' Jimin, è sempre stato stronzo e non ha mai avuto una relazione seria ma con me sembrava...diverso. Non voglio credere che si stia comportando così perché si è stufato e quindi sta ritornando alla solita vita di prima ma voglio credere che ci sia un valido motivo sotto, anche se ormai quella poca fiducia che ero riuscita a racimolare si sta disintegrando.

𝕚𝕥 𝕨𝕒𝕤 𝕒𝕝𝕝 𝕒 𝕔𝕠𝕚𝕟𝕔𝕚𝕕𝕖𝕟𝕔𝕖•𝑝𝑗𝑚Where stories live. Discover now