Di Nuovo

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La piccola Lily era nata a ottobre, in data molto vicina al compleanno di Louise.
Ron e Hermione avevano portato Rose a conoscere la cugina diverse volte e Rose non vedeva l'ora che nascesse la sua di sorellina.
Hermione era rimasta incinta verso la metà di agosto, e sia lei che Ron erano felicissimi.
Harry e Ginny si erano congratulati con loro, così come Molly e Arthur.
Per informare della gravidanza i signori Grenger, invece, erano dovuti andare all'ospedale. Hugo, il padre di Hermione, era inspiegabilmente peggiorato, e quindi era costretto a un letto di ospedale.
Aveva, tuttavia, seguito la gravidanza della figlia in modo molto presente.
Aveva telefonato diverse volte alla casa di Ron e Hermione, e, quando la figlia rispondeva, i due si immergevano in una conversazione che poteva durare anche delle ore.
Ormai erano a febbraio, e Hermione era al sesto mese. Hugo aveva più volte espresso il desiderio di vedere anche il secondo nipotino.
Rispetto alla gravidanza di Rose, Ron e Hermione erano stati parecchio più tranquilli. Non avevano chiesto l' orario riduttivo a lavoro e spesso Hermione si affaticava anche un po' più del dovuto, ma lei e Ron non erano preoccupati.
Non lo erano, fin quando non parlavano del nome che avrebbe avuto il bambino.
Il vuoto totale.
Non avevano, letteralmente, la più pallida idea di come chiamarlo, o chiamarla.
Così, per limitare le opzioni, avevano deciso di chiedere il sesso del bambino.
Per questo si trovavano al San Mungo, con Rose in braccio al padre.
La bambina, che era stata calma per tutto il viaggio, adesso non faceva che muoversi per scendere. Aveva due anni e sembrava una di quattro.
"Rosie, ferma " sbottò Ron, quando la figlia gli diede un calcio, inavvertitamente, per scendere dalle sue braccia.
Rose emise qualche mugolio di protesta, ma alla fine si mise seduta composta.
"Grazie" Ron sospirò di sollievo e baciò la fornite della figlia.
"A me un bacio?" Chiese Hermione sorridendo, porgendo la guancia.
Ron sorrise e le baciò le labbra in una strana manovra per per raggiungerle.
"Emh-emh, signori Weasley?" Un medico era sbucato dalla porta durante il bacio, e guardava Ron e Hermione rosso in volto.
"Arriviamo" mormorò Hermione, anche lei le gote chiazzate di rosso.
Ron sorrise compiaciuto.
Il medico gli fece entrare e Hermione si sdraiò sul lettino. Ron tenne in braccio Rose, che fissava curiosa tutte le apparecchiature.
Il medico mise il gel sulla pancia di Hermione e, senza accorgersene, la donna iniziò a mordicchiarsi il labbro inferiore e a torturarsi le mani.
Ron notò il nervosismo della moglie e, messa Rose sulle spalle, le afferrò la mano, per tranquillizzarla.
"Volete sapere il sesso?"chiese il dottore.
"Si"
" E maschio "
Hermione si sentii sbiancare.
Un altro maschio.
Ron prese a stringere la mano della moglie un po' più forte del dovuto, felice ma preoccupato al tempo stesso.
La domanda rimaneva sempre la stessa:
Come lo avrebbero chiamato?
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Il nome non era l'unico problema.
Ron non si aspettava che tornare a comprare vestitini azzurri e tutine maschili sarebbe stato tanto doloroso.
A quella ora avrebbero potuto avere un figlio di quattro anni.
Scosse la testa mentre Hermione guardava le varie cose.  Lei tratteneva a stento le lacrime.
Sentiva il dolore premere incessante sopra il suo capo, i ricordi trafiggierla, e le ipotesi prendere come enormi interrogativi . Interrogativi a cui, per la prima volta, non sapeva dare una risposta.
Anche dipingere la camera di blu fu parecchio faticoso.
Rose zampettava tra di loro mentre, con la magia, dipingevano le pareti.
Ma quella presenza, la conferma concreta che potevano essere genitori, veniva in qualche modo sbiadita dai ricordi.
Comprare la culla, tuttavia, fu il passo più difficile.
Avrebbero potuto usare quella di Rose, ma non se la sentivano. A Hermione sembrava di fare un torto sia a Rose che a Arthur se avessero usato quella culla anche per il terzo figlio.
Così, quando erano entrati nel negozio dove quattro anni prima avevano comprato giovani e felici - e pieni di aspettative - La prima culla, sia Ron che Hermione dovettero asciugarsi delle lacrime.
Le persone che vedevano la coppia rimanevano sorprese, dato che un figlio portava solo gioia. concludevano che fosse stato un incidente.
Hermione si fece forza e andò verso una culla azzurra. La mosse un po' , poi decise di comprarla.
Ron le andò al fianco, stringendole la mano. Lei gli sorrise.
La ridussero con la magia e la portarono in casa.
Passarono il viaggio in silenzio, perché entrambi sapevano quale fisse il passo successivo.
Il nome.
Potevano chiamarlo Arthur Harry?
A Ron sarebbe piaciuto.
Se non lo avessero chiamato così, significava che avevano dimenticato il primo figlio?
A Ron dava l' impressione di si.
Perché ci preoccupiamo tanto pensò Ron, frustrato,mentre guidava e solo uno stupido nome!
Arrivati a casa, Ron era troppo perso nei suoi pensieri per aiutare la moglie a scendere.
Anche Hermione, tuttavia, non si accorgeva di lui.
Fu solo quando si sedettero al tavolo della cucina, uno di fronte all'altra, che decisero di affittare il discorso.
"Bene" mormorò Ron, indeciso su come andare avanti.
Hermione inarcò un sopracciglio, accarezzandosi la pancia.
" Qualche idea per il nome ?" Chiese al marito.
Ron deglutii,esitante.
"Arthur Harry?" Propose con una risata nervosa.
Hermione lo guardò oltraggiata.
"Stai scherzando "
"No..."
"RON!"sbottò lei, cine se il solo pronunciare il nome del marito con quella furia indicasse quanto era offesa.
"Perché?" Ron si alzò " perché non prendiamo il primo nome in assoluto che abbiamo scelto?"
"Non chiamerò mio figlio Arthur." Disse Hermione decisa.
"Non hai risposto alla mia domanda" replicò Ron "secondo me-"
"Ho detto di no,Ron" disse Hermione abbassando lo sguardo.
Ron la fissò, poi indirí gli occhi.
"Sembra che tu te ne sia dimenticata"
"Come puoi dirlo?" Chiese lei senza alzare lo sguardo.
Ron trovò fastidio a non poterla guardare negli occhi.
"Perché non vuoi dare a tuo figlio lo stesso nome del pri-"
"C'è un solo Arthur, Ron!" Urlò Hermione guardandolo.
Aveva gli occhi lucidi.
Ron fece una faccia mortificata.
"Vuoi sapere perche non lo voglio chiamare Arthur" si alzò, la voce furiosa "perché e come sostituirlo e-" ma il resto della frase si perse in un singhiozzo.
Ron,più dispiaciuto che mai la abbracciò, consolandola.
"D'accordo " le disse "non lo chiameremo Arthur"
Hermione mise la testa nella spalla del marito.
"Come secondo nome " mormorò quasi impercettibilmente.
"Cosa ?" Chiese Ron alzandole il viso con due dita.
"Il suo secondo nome" disse Hermione "sarà Arthur"
Ron le sorrise: gli piaceva l'idea.
"Certo " le baciò la fronte.
"Rimane però sempre un interrogativo" sussurrò Hermione.
"Quale sarà il suo primo nome?"

Romione: OltreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora