Il Parto

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Quelle parole aleggiarono nell'aria per diverso tempo, colpendo i presenti nella stanza con tanta forza da stordirli.
Rimasero ad aleggiare nel silenzio stupefatto che si era creato. Ron aveva l'impressione di essere all'interno di un palloncino. Sentiva l'aria mancare, e la gola gli si era chiusa fino a far passare solo una striscioline di fieno. Gli doleva un po'.
"OH mio Merlino" urlò la signora Weasley, prendendo aria a tutte le parole.
Fu come se uno spillo avesse bucato quel palloncino, facendo entrare tutto il panico che scaturita dalle espressioni preoccupare dipinte sui volti.
Ron sentii le sue gambe muoversi in direzione di Fleur, e iniziò connettere il cervello.
Le si erano rotte le acque. Stava per partorire.
Era pronta per partorire.
Questo voleva dire che sarebbero andati tutti al San Mungo. Adesso.
"ok" cercò di prendere in mano la situazione "potete smaterialozzarvi?"
"ma secondo te!" lo aggredii George con tale veemenza da farlo sobbalzare.
"oh" mormorò Ron.
"macchina" disse Hermione.
Tutti si votarono verso di lei.
La ragazza sbatté le mani, guardandoli con gli occhi fuori dalle orbite
"forza!" sbottò "macchina ora"
Tutti scattarono in direzioni diverse.
Bill sorresse la moglie e l'aiutò ad arrivare alla porta. George, che li precedeva, la spalancò; Arthur e Percy imboccarono velocemente l'uscita, per poi separarsi: Arthur corse alla macchina, mentre Percy apriva il cancello.
Bill e Fleur attraversarono la porta e camminarono per il giardino, alternando il suono di passi con le urla di dolore della donna.
Arthur li affiancò con la macchina, e i due salirono dentro.
Il veicolo uscii di gran carriera dal cancello, facendo stridere le gomme che provo amorino così il loro dissenzo nello sfrecciare a velocità così alte.
Ron rimase a guardarli andare via, condividendo, se pur in parte, la felicità del fratello.
Sospirò sollevato: adesso non c'era più fretta.
Molly fece correre lo sguardo fra i presenti, poi sgranò gli occhi.
"che state aspettando?" chiese con la voce talmente acuta che avrebbe mandato in frantuni un bicchiere di vetro. "smaterializzatevi al San Mungo.!"
Charlie, Percy, George, Ron, Ginny, Audry, Hermione e Harry si scambiarono uno sguardo e poi corsero fuori.
Date le protezioni che c'erano alla Tana, per smateriallizzarsi dovevano andare oltre il cancello.
Mentre correva verso quella meta, Ron sentii qualcuno affiancarlo. Con la coda dell'occhio vide che Hermione sorrideva.
Una volta fuori dal cancello, in un gesto quasi automatico, tesero le mani fino ad unirle, come fossero calamite.
Ron si lasciò trasportare da Hermione, le permise di guidarlo alla meta.
Hermione aumentò la stretta della mano, e si concentrò. Sentii come se l'aria le mancasse, come se fosse infilata a forza in un tubo.
Poi tutto cessò.
Sentii la testa girare lievemente, ma erano arrivati.
Accanto a loro si ergeva in locale abbandonato, che dava sulla strada. Dentro la vetrina sporca riuscivano a vedere un manichino.
Pop.
Ron e Hermione si voltarono. Harry e Ginny li guardarono brevemente, poi tutti e quattro si avvicinarono alla vetrina con il manichino.
Una volta entrati, si diressero verso la Strega al bancone.
Si misero dietro a quella che sembrava una fila esorbitante.
"non aspettiamo gli altri?" chiese animando Hermione.
Ron scosse la testa. "no, credo che Bill abbia bisogno di almeno uno dei suoi fratelli per ora, non possiamo aspettare"
"hem-hem" tossicchiò Ginny, accompagnando il tutto con un'occhiata di impertinente rimprovero.
Ron sbuffò "vedi, Hermione? Siamo già in due fratelli."
La riccia gli mollò uno schiaffo sul braccio. Rispose al sorriso del fidanzato, poi i suoi occhi si sgranarono, sorpresa da una comprensione improvvisa.
"i genitori di Fleur! " strillò, facendo voltare due signore che erano davanti a loro nella fila.
Quando videro chi avesse urlato - ovvero i tre salvatori del mondo magico: Harry Potter, Hermione Grenger e Ronald Weasley-spalancarono occhi e bocca, nell'espressione di sorpresa e rimprovero più eccentuata che avevano nel repertorio.
Harry, Ron, Hermione e Ginny li ignorarono.
"mamma" disse Ron "sarà rimasta a casa per scrivere una lettera a i due. Sono sicuro che ci raggiungeranno"
Hermione Sospirò, e si porse di lato alla fila, per contare le persone che li precedevano.
Ventitré.
Oh Merlino pensò sconsolata.
Passò un buon quarto d'ora, ma la cosa era ancora lunga.
Ginny si guardò intorno. Suo fratello stava per diventare padre, e lei sarebbe diventata zia, non poteva aspettare. Non era giusto nei confronti degli altri, ma Harry, Ron e Hermione avevano salvato il mondo magico, almeno questo la cumunita ielo doveva.
Si avvicinò agli altri tre compagni, e prese a bisbigliare.
"Ginny" sbottò Hermione quando ebbe finito. "non possiamo" aggiunse nello stesso momento in cui Ron diceva "è una buona idea"
Hermione fece scattare la testa nella sua direzione e lo trucidò con lo sguardo.
"Harry?" chiese Ginny, sperando nel consenso del fidanzato.
Harry passò diversi minuti a pensare, poi Sospirò.
"per me possiamo farlo"
"Harry!" esclamò Hermione fra l'incredulo  e il rimprovero.
"Hermione" mormorò Ron chinandosi sull'occhio della ragazza "non vorrai perderti il parto"
"no, ma..."
"e Bill a bisogno di supporto morale" intervenne Ginny con un sorriso languigio.
"lo so, però..."
"Hermione" disse Harry in tono perentorio "non facciamo niente di male"
Hermione fece correre lo sguardo sui volti decisi del fidanzato, della migliore amica, e del migliore amico.
Poi Sospirò e si arrese.
"D'accordo"
"Bene" Ginny Sorrise.
Harry si avvicinò alle ansia e davanti al loro e picchiettò sulla spalla di quella alla destra.
"Si?" chiese la signora.
Harry le fece un sorriso smagliante.
"potrebbe...? "
"Si" lo precedette la signora e cedette ai quattro il suo posto in fila.
Harry si voltò verso gli amici meravigliata. Ron si strinse nelle spalle mentre Hermione aveva una faccia scandalizzata. Sembrava che qualcuno l:avesse appena schiaffeggiata.
Tutti quelli davanti a loro nella fila cedettero il posto con insolita facilità e contentezza, così, Harry, Ron, Hermione e Ginny si ritrovarono difronte alla strega del bancone.
Quella sgranò un po' gli occhi, fece per chiedere qualcosa ma Ginny la precedette:
"William Weasley e Fleur Weasley, sono venuti qua per partorire"
La Strega rimase spiazzata.
Si riprese e annuii freneticamente. "si si, terzo piano camera otto" disse velocemente.
Harry, Hermione, Ginny e Ron si avviarono correndo verso il punto indicato.
"Visto?" chiese Ginny "ha funzionato"
Hermione le rivolse un cipipiglio corrucciato.
La rossa le rivolse un sorriso di scuse.
"di qua!" Harry svoltò all'improvviso, notando la galleria con l'insegna "Gravidanza-parti"
Ron scivolò e rischiò di cadere a terra, ma mantenne l'equilibrio e seguii gli altri.
"camera otto" disse Hermione facendo scattare la testa in tutte le direzioni, cercando il numero prestabilito.
"Ragazzi!"
I quattro si fermarono con un lungo scivolone sentendo la voce di Arthur Weasley.
"Papà" Ron si poggiò una mano sul petto "e già nata?"
"no"il rossi li fece accomodare sulle sedie, dove i ragazzi ripresero fiato." sono appena entrati in sala parto "
" oh"mormorò Hermione "non siamo riusciti a fare gli auguri a Fleur"
"ieli faremo dopo" assicurò Ron.
Dalla sala parto venne uno strillò seguito da un :"ci siamo quasi signora, spinga!"
Hermione si accorse di essersi protesa sulla sedia, e di essersi irrigidita.
Era emozionata.
Ron lo notò, strinse con la propria mano quella della ragazza che gli rivolse un sorriso radioso.
"un ultima spinta" sentirono ancora urlare.
Poi ci fu il pianto di un bambino.
Un altro sorriso si dipinse sul volto di Hermione e, come tutti gli altri, si alzò.
Un medico in camice bianco uscii dalla sala parto, e rivolse loro qualche parola, che nessuno ascoltò.
Non si accorserò nemmeno che Molly, Charlie, Audry, Percy e George li avevano raggiunti, e si apprestavano a entrare subito dopo.
Bill era accanto alla moglie, seduta su un lettino di ospedale. Fleur teneva in braccio un piccolo fagottino urlante. La donna lo cullò brevemente e la bambina smise immediatamente di piangere.
I due neo-genitori rivolsero un sorriso agli altri, poi tornarono a guardare la figlia.
"quindi lei è...?" chiese Arthur con gli occhi che brillavano.
"abbiamo cambiato idea dato che è nata proprio oggi" disse Bill. Scambiò uno sguardo di intesa con la moglie, e poi tornò a guardare quella che era la sua prima famiglia.
"vi presento Victoire Apolline Weasley"

Romione: OltreWhere stories live. Discover now