I Tuoi Occhi

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Hermione era seduta a terra in quella che sarebbe diventata la camera del bambino.
Nella settimana precedente lei e Ron, oltre a comprare i vestitini, avevano comprato pannoloni e altre cose varie per Bambini, e adesso erano tutte accatastate nell'angolo destro della casa.
Mancava solo la culla - che nei primi tempi sarebbe stata nella camera di Ron e Hermione - e il passeggino.
Hermione si sfiorò il ventre, dove la pancia cresceva a vista d'occhio:era ora di comprare anche dei vestiti Pre-mamma.
Sospirò e si alzò. Ultimamente aveva fatto più fatica a muoversi, ma attribuiva tutto alla gravidanza.
Il piccolo Arthur era un po' pesantuccio.
Si girò un ultima volta verso la stanza, prima di uscire spegnendo la luce.
Raggiunse Ron sul divano, appena docciato e profumato di fresco.
Dormiva.
Hermione si mise accanto a lui appoggiando la testa al suo petto.
Ron sentii la presenza della moglie e si svegliò. Le accarezzò delicatamente i capelli ricci e crepi senza parlare.
Fu Hermione ad aprire la bocca per prima.
"serve una culla" gli disse. Guardò dentro la cucina dove avevano comprato un seggiolone rigorosamente azzurro e Sorrise.
"è un passeggino" completò lui.
Hermione lo guardò sorpresa.
"ci ho pensato anche io" disse Ron mentre si metteva seduto.
Hermione lo seguii a ruota.
"ti servono anche vestiti più larghi" ghignò il rosso "stai diventando grossa"
Le gli mollò uno schiaffo e si alzò.
"e violenta" borbottò Ron in modo da non farsi sentire dalla moglie.
"che cosa?" chiese lei dalla cucina.
Ron sbiancò "niente, amore"
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Il giorno dopo tennero fede alla loro promessa e si alzarono presto - per volontà di Hermione - si prepararono e si misero in macchina, con Ron alla guida - per volontà del rosso, ovviamente -.
Hermione fulminò il marito con lo sguardo, quando si accorse che gli ci erano voluto tre tentativi per mettere in moto l'auto.
Lui le fece un sorriso di scuse.
Hermione alzò gli occhi al cielo, ma non riuscii a nascondere un sorriso divertito che fece capolino sul suo volto.
Ron fece scorrere lo sguardo dagli occhi della moglie alla pancia di lei e gli parve, per un momento, di vedere un piccolo calcetto.
Hermione pareva non essersi resa conto di niente, così Ron non accennò alla cosa.
Stavolta, per prendere dei vestiti Pre-mamma andarono sempre in un negozio Babbano, che sembrava un po' dell'usato.
Dava la sensazione di casa.
Ron e Hermione entrarono e furono immediatamente investito da un odore di vecchio e legno. Non era pungente come quello della muffa o dell'umidità, ma era accogliente.
Avanzarono verso delle scorte di abiti, e Ron si sorprese a vedere tutte quelle persone in attesa di un bambino.
Riuscii a contare altre sei coppie.
Hermione, mentre il marito si guardava intorno sbalordito, era stata attirata da una maglia rosa, molto grande, che le sarebbe andata anche al nono mese.
La tirò fuori e la srotolò: era rosa, con dei ricami di Margherita sulle maniche e sull'orlo, mentre al centro spiccavano delle macchie blu a creare un curioso contrasto con il colore femminile.
Hermione la guardò e Sorrise, immaginandosi già ad indossarla, mentre si accarezzava la pancia, o dopo che il bambino era nato e che lei cullava.
"Ron?" chiamò il marito girandosi per cercarlo.
Lo trovò a fissare un altra tutina rosa, ma per bambini.
Gli si avvicinò "aspettiamo un maschietto nel caso te lo sia dimenticato" gli sussurrò all'orecchio.
Ron sobbalzò "cos - si si, lo so"
Si girò e vide quello che la moglie aveva in mano.
Sorrise.
"prendiamo questo?"
Hermione annuii e si diresse verso la cassa.
"non dovremmo prenderne anche altri?" chiese Ron mentre la inseguiva.
Hermione gli lanciò un occhiata
"mi basta questo" rispose, mentre guardava di nuovo il vestito che aveva per le mani.
Se ne era innamorata, quasi le dispiaceva che doveva aspettare un altro mese per indossarlo.
Alla cassa pagò Hermione con dei soldi babbani che si era premurata di cambiare il giorno prima.
Ron la osservò, cercando di non mostrarsi troppo sorpreso e affascinato da quei contanti.
Usciti, Hermione portò il marito in un altro negozio adiacente, dove in vetrina aveva adocchiato un passeggino grigio.
Con sorpresa di Ron, anche in quel negozio c'erano tante altre coppie.
Ma che sono tutti in dolce attesa?!? Pensò schiockato.
Hermione gli prese una mano e lo guidò verso la parte dei passeggini.
Ron fissò i diversi tipi sempre con una sorta di ammirazione negli occhi: aveva sempre sottovalutato i babbani.
Alla fine, nonostante l'ampia gamma optarono per un fra il nero e il grigio, molto carino, con una visiera che lo copriva fino a fondo.
Quando ebbero pagato, Ron si guardò in torno per vedere se qualche Babbano fosse nei paraggi. Assicuratori che così un fosse estrasse la bacchetta e fece un incantesimo di estensione irriconoscibile per allargare il bagagliaio.
Hermione lo guardò con disapprovazione, ma non influii.
"Bene" una volta finita l'operazione Ron battè le mani "manca solo la culla"
"ovvero la parte più importate" replicò Hermione.
Prese la mano del marito e lo guidò dall'altra parte.
Ron non oppose resistenza, anche se gli doleva o i piedi per tutto quel camminare, perché aveva la strana sensazione che se avesse aperto bocca, Hermione sarebbe stata pronta a vomitargli a dosso quanto era difficile portare un bambino dentro di lei.
Arrivarono all'ennesimo negozio e Ron lo guardò con curiosità.
Aveva un insegna in legno dove era incisa una scritta in latino. Non sapeva cosa ci fosse scritto, ma Hermione la guardò e Sorrise.
Entrarono dentro, e Ron dovette resistere al l'istinto di riuscire.
Ogni centimetro quadrato del negozio era ricoperto da una culla o altro per un bambino, ed era tutto pericolosamente accatastato.
Sembrava sul punto di esplodere.
Ron e Hermione guardavano diverse culline, ma ogni volta che lui ne proponeva una la moglie trovava un difetto.
Dopo la nona culla bocciata, Ron Sbuffò, decidendo che non sarebbe più intervenuto.
Hermione guardava tutto con gli occhi assottiglia, certa che avrebbe trovato la culla giusta per il suo bambino, il suo Arthur.
Si portò istantaneamente una mano al ventre e, in quel momento, la vide.
Una culla azzurra con dei graziosi disegni sulle sbarre era accatastata in un angolo, quasi invisibile.
Non si rese conto di aver staccato la propria mano da quella del marito per avvicinarsi di più.
Toccò il legno che la componeva, saggiandolo con i polpastrelli.
"Herm?"
Sobbalzò: Ron era alle sue spalle.
"questa" disse la donna dopo esseri ritranquillizata, e portando lo sguardo sulla culla.
Ron la fissò: non ci vedeva niente di particolare, ma gli piaceva.
Come amore a prima vista.
Hermione la prese, ma Ron le impedì di fare oltre.
"come facciamo?" le chiese, perché sostare quella culla sembrava impossibile.
Hermione Sospirò "ora vediamo"
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Dopo una difficile operazione di prelievo per prendere quella culla, Ron e Hermione erano tornati a casa.
Fu Ron, tramite un incantesimo di levitazione a portare dentro culla e passeggino, mente Hermione prendeva la sua maglia pre-mamma.
Portato dentro tutto, Ron mise il passeggino davanti al seggiolone, mentre la culla la portò direttamente nella camera del bambino, sotto l'occhio vigile di Hermione.
La posò perfettamente al centro della stanza, e Sorrise soddisfatto costatando che non era avvenuto nemmeno un incidente.
Hermione intanto osservava la camera con occhi nuovi:adesso era completa.
Andò verso la culla e Guardò dentro. Per un attimo si aspettò veramente di vedere un piccolo Weasley dai capelli rossi sgambettare dentro questa, e quando non lo trovò ne rimase un attimo delusa.
Si toccò il ventre mentre un sorriso involontario si espandeva sul suo volto.
"a che pensi?" chiese Ron arrivandole da dietro e guardando anche lui dentro la culla.
Hermione gli Sorrise "lo avevo immaginato dentro la culla" disse.
Ron gli Sorrise.
"sarà bellissimo" mormorò.
"su cosa basi questo, scusa?" chiese lei.
"tu sei la madre" disse semplicemente lui.
"io speravo avesse i capelli rossi" sussurrò Hermione.
"ah" disse Ron "per questo non avrà scampo"
Hermione rise. "magari avrà gli occhi azzurri."
"io spero che abbia i tuoi" ribattè Ron.
Hermione lo guardò confusa "I tuoi sono più belli" disse ovvia, come costatando la risoluzione di un problema.
"non credo" disse Ron, mentre guardava gli occhi castani della moglie "i tuoi sono bellissimi. Ho sempre preferito avere quelli di mamma ansiche quelli di papà, come mi è toccato."
"io li ho sempre voluti azzurri" raccontò Hermione. Lei aveva sempre considerato bellissimi gli occhi azzurri, oltre che particolari, e non riusciva a capire come mai Ron avesse un debole per un colore così banale e comune come il marrone.
"bhe" Ron le baciò le labbra "io preferisco di gran lunga i tuoi"
Hermione Sorrise.

Romione: OltreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora