Posti Nuovi ....Ma Vecchi

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Rose, ormai, aveva un anno e cinque mesi.
Cresceva in fretta, e i suoi capelli raggiungevano in modo sempre più ovvio la tonalità rosso fuoco degna di uno Weasley.
Albus, nato a febbraio del 2006, aveva una certa intesa con la coetanea. In quel periodo passavano gli afosi pomeriggi d'agosto a dormire insieme, abbracciati.
Ron e Hermione anche per questo passavano molti tempo con Harry e Ginny, per far stare insieme i tre piccoli. Tre piccoli, che presto sarebbero diventati quattro: Ginny era incita del sesto mese e, per sua enorme gioia, aspettava una femminuccia.
Lily Luna.
era così che l'avrebbero chiamata.
Era tutto perfetto, se non ci fosse stata una piccola pecca: Hugo, il padre di Hermione, non era ancora riuscito a sconfiggere il cancro.
I medici dicevano che ci voleva ancora del tempo, e che nessun fisico la scampava facilmente, ma assicuravano che c'é l'avrebbe fatta.
Hermione decise di crederci ciecamente.
In quel momento, Hermione sospirò. Era appena uscita da una sessione di domande senza risposta che le aveva sottoposto Rose, ed era sfinita.
Quella bambina sarebbe diventata una chiaccherona.
Hermione sorrise al pensiero.
Le domande poste dalla piccola, quel giorno, l'avevano lasciata davvero sbalordita.
Non le aveva chiesto come fanno le nuvole a volare, ma delle cose personali su lei e Ron. Probabilmente sarebbe stato necessario che le raccontassero qualcosa su loro due, prima che andasse a chiedere in giro.
Come un lampo a ciel sereno, un'idea illuminò il suo cervello. Sorrise: Rose sarebbe stata felicissima, e anche Ron.
Come chiamato dai pensieri della donna, Ron entrò in cucina un quel momento. Scorse il sorriso di Hermione e le andò vicino.
"A che pensi?" Le chiese prendendola da dietro.
"Domani facciamo una gita" disse lei divincolandosi dal marito.
Ron la fissò attonito.
"Dove?" Chiese, mentre osservava la moglie armeggiare con i fornelli per il pranzo.
Hermione gli lanciò uno sguardo malizioso.
"Lo scoprirai" gli disse semplicemente.
Anche Ron sorrise.
"Si ,ok. Ma a chi lasciamo Rose?" Chiese sempre il rosso, che iniziava a capire.
"Viene con noi"
Ron si disse che non stava capendo.
Evidentemente cio si vedeva anche dall'espressione che aveva in volto, perché Hermione trattenne una risata.
"Cosa credevi,scusa?"gli chiese, mentre cercava di nascondere un sorriso che le incurvava le labbra.
Ron arrossì.
"Niente." Borbottò "quando si va?"
"Te lo già detto" ribadii Hermione, mentre il sorriso le spuntava in volto "domani"
"Ah,già "
"Vuoi che te lo ripeta un altra volta?" Hermione gli mise le braccia intorno al collo, avvucinando i loro visi.
"Potresti dirmelo di sopra" sussurrò lui, sporgendosi per baciarla.
"Maaaammmaaaa,paaaappaaaaaaa" urlò una voce dal salotto.
Ron sbuffò mentre Hermione cacciava un leggero risolino.
Si staccarono appena in tempo per vedere Rose venire verso di loro.
Si diresse zompettando verso il padre.
"Rosie" Ron la prese in braccio "che c'è ?"
Rose spalancò la bocca e alzò in alto il ditino indice. Hermione si allontanò velocemnte: sapeva cosa voleva dire quell' espressione.
Neanche due secondi dopo, Rose fece al padre una nuova sfilza di domande, che lasciarono Ron sbigottito, con l'interrogativo che si chiedeva se quella fosse veramente la figlia biologica.
Hermione li guardò e sorrise.
Erano una famiglia felice. 
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"Oggi Rose mi ha chiesto come ci siamo conosciuti" disse Hermione quella sera, mentre lei e il marito si infilavano sotto le coperte.
Ron si bloccò.
"Cosa le hai detto?" Chiese deglutendo: non voleva che la figlia sapesse che , per colpa del padre, la madre era stata quasi uccisa da un troll di montagna.
"Che era piccola per saperlo" Hermione prese un libro dal suo comodino e iniziò a leggerlo.
"Quindi domani la portiamo nel posto molto importante per noi" continuò la donna.
Ron la guardò dapprima perplesso, poi un bagliore di comprensione gli baluginò negli occhi azzurro mare e sorrise.
"Sono d' accordossimo" si sporse verso la moglie e catturò le sue labbra velocemente.
Hermione sorrise: sapeva che il marito stava pensando la sua stessa cosa.
Senza bisogno di Legimazia.
Il giorno dopo, Ron e Hermione si alzarono di buon ora, entrambi con il giorno libero. Scesero e fecero una veloce colazione, poi si prepararono.
Quando furono pronti, si scambiarono un bacio, poi si divisero: Ron andò dalla piccola per svegliarla e Hermione le preparò la colazione.
Rose sembrava assonnata, ma quando chiese di poter tornare a letto e Ron le rispose:" ma come?  Oggi facciamo una gita!" Sembrava di nuovo arzilla,come fosse rinata.
Hermione, finita la colazione la aiutò a vestirsi, con Rose che la tempesta a ancora di domande su quale fosse la loro destinazione.
"Mamma" disse ad un tratto Rose "ma tu hai tanti fratelli quanti ne ha papà?"
Hermione rimase sorpresa.
"No" disse "sono figlia unica"
Il visino di Rise si corrucciò.
"E io?" Chiese voltandosi verso la madre.
"Anche tu sei figlia unica" rispose Hermione sorridendo.
Rose abbassò il capo, e quando lo rialzò sembrava decisa.
"Voglio un fratellino" le disse. " Meo fai?"
"Emmm" Hermione arrossii: Ron voleva un altro figlio, e ne avevano parlato spesso, ma lei si sentiva bloccata su quel fronte. Essendo cresciuta da figlia unica non sapeva come ci si sentisse ad avere dei fratelli, e , di conseguenza, non era sicura di come comportarsi. Come facevi a spiegare a una bambina di due anni che il fratellino dormiva nella stanza dei genitori perché doveva essere allattato?
Una figlia le bastava.
Fece per rispondere con un "ora vediamo" ma l'attenzione di Rose era già deviata altrove.
Sorrise mentre la guardava armeggiare con un libro di lettura.
"Donne " disse una voce sulla soglia "siete pronte ?"
"Tiiiiii"trillò Rose, trotterellando verso il padre.
Ron la prese di nuovo in braccio.
"Andiamo?" Chiese alla moglie.
Hermione annuii, un po' distratta.
I tre uscirono e si diressero al "vicolo delle smateriallizzazioni"
Rose su guardava intorno meravigliata.
Hermione appoggiò entrambe le mani sulle spalle del marito, poi si smateriallizzarono.
Atterrarono in una radura circolare, con un tronco orizzontale parzialmente ricoperti di Edera e un albero di ciliegio che spiccava nel verde estivo.
Rose vomitò, ma  si guardò intorno con entusiasmo, come se quel piccolo incidente non fosse successo.
Ron e Hermione camminarono fino al cieliegio, dove si erano detti Ti amo la prima volta.
Arrivati alle sue radici, Ron poggiò Rose a terra, che si affrettò a saggiare il tronco con le manine paffute.
Ron e Hermione si sedettero uno da un lato uno dall'altro della figlia e la osservavano mentre toccava la corteggia.
Sorridevano entrambi.
"Vedi Rosie" Ron le carezzò il capo rosso, che sarebbe diventato la chioma ingestibile della madre "questi posto é importante per mamma e papà."
Hermione annuii "molto importante"
"Ne abbiamo passate di tutti i colori,qui" continuò Ron
Hermione rise.
"Abbiano litigato..."
"Ci siano baciati ..."
"Abbiano discusso ..."
"Ti ho chiesto di sposarmi" Hermione sorrise al ricordo.
Rose, con ancora le mani appoggiate all'albero, la guardò. Poi si staccò dal ciliegio e piombò in grembo alla madre.
Hermione rise mentre le posizionava meglio la testa sulla sua pancia.
Rose continuava a guardarla e a sorridere.
Ron si avvicinò alle due donne più importanti della sua vita. Passò un braccio intorno alla vita di Hermione e la strinse a se.
"Che ne dici Rosie?ti piace questo posto?"
La bambina emise un urletto felice, che doveva essere una risosta affermativa, che fece ridere i due genitori.
Quel posto avrebbe conservati un altro ricordo felice di quella famiglia.
Ce ne sarebbero stati tanti altri ancora, però.
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Hermione aveva solo un dubbio quando rincasarono. Avevano passato tutta la giornata a raccontare a Rose le loro avventure, e la bambina si era diventata un sacco nel loro posto.
Adesso era sfinita e riposava tra le braccia del padre.
Hermione quasi non ci badava, nemmeno quando Ron la informò che l'aveva messa a letto.
Annui solo distrattamente alla parole del marito.
"Tutto ok?" Le chiese Ron, ripercorrendo la giornata per vedere se aveva detto qualcosa che avrebbe potuto turbare la moglie.
"Certo" rispose Hermione, l'espressione corrucciata.
Ron sospirò, decidendo di non andare oltre con la faccenda.
Farlo o non farlo ? Era questo l'interrogativo che girava nella mente di Hermione.
Lui lo voleva, e lei anche. E , anche se non voleva ammetterlo, anche lei stessa lo voleva.
C'è l'avrebbero fatta?
Forse no, ma cosa gli impediva di provare?
Prese una decisione.
Scattò nella camera matrimoniale mentre Ron si lavava e prese quello che le serviva dai loro comodini.
Prese la bacchetta e tornò velocemnte di sotto.
Posizionò tutti sul tavolo, cine era successo anni prima, bacchetta alla mano.
Si raddrizzò e voltò la testa verso le scale, aspettando che il marito scendesse.
Poco dopo vide il marito scendere le scale.
Ron fissò confuso la scatola di preservativi e la confezione delle pillole anticoncezionali sul tavolo della cucina,poi capii. Affiancò la moglie.
Hermione gli sorrise e levò la bacchetta.
"Incendio"
era pronta ad avere un altro bambino.

Romione: OltreWhere stories live. Discover now