Capire

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Lucy su era svegliata un paio di volte nella notte, ma non aveva dato troppo fastidio.
Ora, di mattina, Ron e Hermione si apprestavano ad andare a svegliare le due bambine.
Erano fuori dalla porta, confabulando, indecisi su come fare per non far scoppiare in lacrime le bambine.
"come facciamo?" chiese Hermione in un sussurro.
"le urliamo nelle orecchie" disse Ron fiero.
Hermione lo guardò ad occhi sgranati.
"cosa?"
"che c'è di male?" chiese lui, disorientato.
"Ron non puoi svegliare delle bambine con il rumore." sibilò Hermione massaggiandosi le tempie
"allora le bagnano" suggerii ancora lui.
Hermione spalancò ancora di più gli occhi, e aprii la bocca, in un espressione sconvolta e incredula.
"ma sei serio? " chiese, non riuscendo veramente a capire se il marito scherzava o meno
"certo" disse Ron
"no!" bisbigliò Hermione con sorprendente veemenza e disappunto.
"e allora proponi tu qualcosa." disse Ron, sfinito e un po' arrabbiato: non gli andava che Hermione bocciasse tutte le sue idee.
La donna si mise a girare le rotelle che costituivano il suo cervello, arrovellandosi per trovare un risveglio dolce che si, non le traumatisasse.
Quando ci arrivò, aprii piano la porta della camera, entrando dentro, seguita da un Ron attento a tutte le sue mosse, come se volesse prendere appunti.
Hermione si inginocchiò accanto al letto e iniziò a scuotere dolcemente la bambina più grande.
"Molly II" le sussurrò all'orecchio, continuando a scuoterla.
Dopo diversi tentativi, la bambina iniziò a mugognare qualcosa, e a muoversi un po'.
Ron corse in aiutò della moglie. Si chinò sull'occhio della bimba - seguito dallo sguardo un po' sorpreso, un po' preoccupato della moglie e sussurrò:
"ci sono i Panck cake per colazione"
Molly II aprii gli occhi e guardò lo zio un po' assonnata. Tese le braccia per farsi prendere in braccio da Ron, e lui lo fece senza esitazione.
Hermione lo guardò ammirata, mentre cambiava lato del letto per prendere l'altra bambina.
Lucy reclamò il suo latte poco dopo, giusto in tempo per Hermione di arrivare in cucina.
Sentendo il pianto della bambina, Ron si voltò, interrompendo l'operazione di mettere Molly nel seggiolone che Percy e Audry avevano lasciato a casa loro un anno prima.
Ron e Hermione nono avevano più restituito.
"Lucy, adesso te lo do" disse Hermione cullandola, alludendo al latte polverizzato che le aveva lasciati Audry il giorno prima.
La donna andò ai fornelli, sempre seguita dallo sguardo attento di Ron.
"mmm" mormorò Molly, e Ron quasi sobblazò:si era dimenticato che la stava tenendo in mano.
La mise dentro il seggiolone mentre Hermione dava il biberon a Lucy.
Ron prese le pastine che gli aveva dato Percy e imboccò la piccola.
Molly II aveva uno strano modo di mangiare: si sporge a con il collo in avanti, e quando afferra a il cucchiaio faceva rientrare le labbra, come ad assaporarlo meglio.
Ron non riusciva a non sorridere mentre la guardava e continuava a pensare come sarebbe stato un ipotetici figlio fra lui e Hermione.
Si sentii folgorato dal pensiero. Il cucchiaio gli si bloccò a mezz'aria, gli occhi vacui mentre una comprensione si faceva spazio nel suo cervello.
E se Hermione...
"Ron?" la voce della donna in questione lo riportò alla realtà.
La fissò un secondo, poi passò lo sguardo sulla nipote: sporgeva il collo per arrivare al cucchiaio. Ron Sorrise e la imboccò di nuovo.
Avrebbe parlato dopo con Hermione.
Poco ma sicuro.
Ron e Hermione giocarono con le nipoti tutto il tempo, o meglio, Ron e Molly giocavano, mentre Hermione si occupava di cambiare il pannolino a Lucy i di farle il bagnetto.
Sia Molly II che la sorella prospettavano di diventare due bambine molto calme, cosa poco consona se associata al cognome Weasley.
Almeno avevano entrambi capelli rossi e lentiggini, tratti caratteristici della famiglia paterna. Per il resto, però, avrebbero preso dalla madre.
Ron guardava la nipote disegnare, anche se doveva ancora migliorare.
Erano sul tavolo della cucina, la bambina sulle gambe del rosso.
Muoveva il pennarello azzurro che teneva in mano in modo maldestro, e spesso usciva fuori, non solo dalle figure tremolante e irriconoscibili che aveva tracciato, ma da figlio stesso, così che Ron era costretto ad usare la bacchetta per pulire.
Probabilmente non lo avrebbe detto a Hermione questo, che in quel momento era di sopra, a cambiare Lucy.
Ron guardò l'orologio: tra qualche minuto sarebbero arrivati suo fratello e la moglie a riprendersi le bambine.
Sospirò. Dopo che se ne sarebbero andati avrebbe parlato con Hermione.
Hermione scese di sotto, con Lucy pulita e profumata nelle braccia.
Incontrò gli occhi del marito e Sorrise.
In quel momento il campanello suonò.
Hermione andò ad aprire, ma Ron la precedette, trovandosi davanti Percy e Audry.
"mamma" strillò Molly, tendendo le mani verso la donna. Questa la prese in braccio.
Percy invece si occupò di prendere la più piccola dalle braccia di Hermione.
"grazie per averle tenute" disse Percy "di nuovo" sottolineò poi "in poco tempo"
Hermione Sorrise. "e un piacere" disse.
Dopo che i genitori si furono congedati Ron e Hermione passarono la giornata tranquillamente. Ma un pensiero fissò albergava nella mente del rosso, che ne avrebbe parlato con la moglie quando sarebbero andati a letto.
Cenarono nella più armonia, si prepararono pronti per andare a dormire.
Mentre si infilavano il pigiama, Ron guardava la moglie di sottecchi. Lei se ne accorse, ma fece finta di niente.
Si infilarono sotto le coperte, e quando, dopo che si erano scambiati il bacio della buona notte, Hermione si sporse per spegnere la luce, Ron le bloccò il braccio.
"aspetti un secondo?" chiese lui.
Lei annuii, voltandosi completamente verso di lui, reggendosi sui gomiti.
"perché ti sei offerta di badare a Molly II e Lucy?" domandò Ron.
"perché Percy e Audry non avevano a chi lasciarle" rispose Hermione.
"ma tu ti sei offerte" insiste lui.
Hermione si strinse nelle spalle "diciamo che eravamo gli unici liberi"
"Hermione" Ron avvicinò i loro visi "tu vuoi un bambino?" chiese diretto.
Hermione parve presa alla sprovvista, arrossì e perse qualche battito del cuore. "io oh be" balbettò.
Era incredibile, ma prima di allora non avevano mai parlato dell'argomento "figli". Ma entrambi lo avevano sempre percepito come una conoscenza assopita dentro il loro cervello, risvegliata solo di recente per essersi presi cura così spesso dei nipoti.
Ron le carezzò la guancia e questo infose fiducia alla donna.
Hermione prese un bel respiro "si" disse "ma se tu non vuoi..."
"come puoi pensarlo?!? " chiese Ron, seriamente sorpreso.
"cos-"
"certo che voglio un bambino" disse lui sorridendo "e lo voglio con te" aggiunse dolce.
Hermione arrossì, poi tornò seria.
"ne sei sicuro... Insomma"
"siamo adulti tesoro" disse lui "non dei ragazzini"
Hermione rimase un attimo a pensare, poi Sorrise "quindi è deciso" disse.
"avremo un bambino" completò Ron.








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Al 47settesimo capitolo Ron capisce che Hermione vuole un figlio.
Complimenti, Ronald, davvero...

Romione: OltreWhere stories live. Discover now