Mamma, Zia E Bambini

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Bill e Fleur erano tornati a casa, con la bambina che era uno splendore.
Hermione desiderava tenerla anche solo fra le braccia, sentire il piccolo corpicino vicino al suo, ma non si azzardata a chiederlo, per non essere invadente.
Si diceva che sarebbe arrivato il giorno che l'avrebbe presa in braccio, come era successo in ospedale, ma che doveva aspettare un po'.
Perché se gli Weasley erano famosi per essere nelle sacre 28, lo erano anche per essere una famiglia molto allargata. La piccola Victoire doveva fare il pellegrinaggio di tutti i parenti, prima di tornare alla "casa basa" ovvero la Tana.
Il signore e la signora Delacour erano arrivati in ospedale poco dopo gli Weasley, e la Veela si era commossa nell'osservare quella creaturina.
La bambina aveva i capelli rossi da degna Weasley, e gli occhi di un azzurro profondo, che ricordavano più quelli di Fleur che quelli di Bill.
Il signor Delacour sosteneva che avesse preso il naso dalla moglie, ed era felicissimo che avesse le sopracciglia come lui.
A questi commenti Bill e Fleur si guardavano sorridendo.
Hermione era nel suo ufficio, adesso, e stava lavorando a una relazione. Faticava a nascondere un sorriso che le illuminava il volto a quei ricordi.
Era stata felicissima quando aveva tenuto Victoire in braccio, e non vedeva l'ora di poterlo rifare. Aveva maturato anche un altro desiderio:
Voleva essere, a tutti i costi, sua zia.
Lei era figlia unica, perciò quando era bambina non si era mai aspettata di diventare zia. Lei stessa non aveva zii, in quanto i suoi erano entrambi figli unici. In realtà erano una vera e propria stirpe di figli unici.
Ron era stato fortunato da questo punto di vista, riflettè. A lui non piaceva tanto avere dei fratelli, o almeno non così tanti, mentre Hermione avrebbe tanto voluto una sorella, maggiore o minore che fosse.
Era anche per questo che lei e Harry si consideravano fratello e sorella: entrambi sapevano cosa voleva dire essere figli unici.
Hermione Sospirò, e appoggiò la testa sulla mano.
"Hermione?"
La riccia si concentrò sulla porta che si era appena aperta: dall'uscio faceva capolino la testa castana di Astoria Greancess.
Hermione le Sorrise
"si?"
"ho sentito che è nata la bambina di Bill e Fleur" anche Astoria Sorrise "Congratulazioni"
Poi uscii, lasciando di nuovo sola Hermione.
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Maggio trascorreva velocemente e l'aria diventava via via più tesa con l'avvicinarsi della partita di Quiddich di Ginny.
Bill e Fleur avevano finito il giro dei parenti, ed erano passati anche dalla prozia Murl. Nonostante la gentilezza del gesto e la bellezza della bambina, la vecchia era riuscita comunque a giudicare.
Bill si ripromise che non le avrebbero più fatto visita.
Ginny, per via degli allenamenti, non la vedeva spesso, e aveva mancato tutte le visite che Bill e Fleur avevano fatto alla Tana, e le dispiaceva un po'.
Ma non poteva rischiare di perdere quella partita, o saltare qualche allenamento. Una volta Angelina era andata alla Tana apposta per prendere la rossa.
Molly aveva invitato i due coniugi quasi tutte le sere, ma Hermione non era ancora riuscita a rivedere la bambina.
Fino a questo venerdì.
Ron e Hermione erano nel loro posto, e avevano parlato a lungo. Dopo un po, visto che il rosso aveva avuto un allenamento Aurthur insolitamente pesante, aveva poggiato la testa sulle gambe di lei, per riposarsi un po' - aveva detto - e alla fine si era addormentato.
Hermione gli carezza a i capelli, seduta sull'erba con la schiena appoggiata al tronco orizzontale. A volte lanciava occhiate al ciliegio, il luogo dove lei è Ron si erano detti per la prima volta Ti Amo.
Sorrise.
Ron, dal canto suo, stava rivivendo il sogno con la casa bianca e il giardino di rose. Ormai aveva capito che voleva vivere con Hermione, ma, finché il momento no e sarebbe arrivato, si godeva il sogno.
Eccome se se lo godeva.
Hermione tornò guardare il fidanzato, con i capelli rossi lievemente mossi dal vento.
Ron aprii gli occhi proprio in quel momento, e la sorprese a fissarlo. Ghignò.
Hermione gli diede uno schiaffetto sulla guancia, per ammonirlo.
"dormito bene?" chiese.
"benissimo" Ron si tirò su a sedere, e si guardò intorno, un po' stordito.
Hermione Sorrise di nuovo. Si alzò e il ragazzo fece lo stesso.
Si incamminarono fuori dal bosco, sempre parlando.
"Ginny non ha ancora finito l'allenamento?" chiese lei, mentre si abbassava per schivare il ramo di un albero.
"no,credo che facciano qualche straordinario" rispose lui, spostando un altro ramo.
"Harry?" chiese ancora la riccia.
Il rosso sbuffò "con George ai suoi allenamenti" rispose.
Hermione Sorrise di nuovo: aveva un sospetto sul perché George si presentasse così spesso ai suoi allenamenti.
Per fortuna Ron non la vide, o le avrebbe fatto il terzo grado.
"Ron Hermione!" lì chiamò una voce conosciuta.
I due ragazzi sobbalzarono.
Bill e Fleur camminavano verso di loro, lui spingendo un passeggino e lei sbracciandosi per salutarli.
"Bill, Fleur" disse Hermione con un altro sorriso.
I due si avvicinarono, e Bill Corrugò la fronte.
"da dove sbucate, scusa?" chiese.
Le orecchie di Ron si tinsero di un tenue rossore.
Bill Sorrise, ma non infierii oltre.
"fammi indovinare" riprese il fratello minore, accennò con la testa al passeggino "mamma"
Bill alzò scherzosamente gli occhi al cielo. "purtroppo si, se la sta godendo più lei che noi"
Fleur rise, poi notò lo sguardo di Hermione.
La riccia fissava con tenerezza insospettata il passeggino, e un lieve accenno di sorriso si estendeva sulle sue labbra.
La bionda le Sorrise di nuovo, ma Hermione non lo vide.
"che ne dici di entrare Billy?" chiese "o tua madre ci darà per dispersi"
"Si" rispose lui, e spinse il passeggino, preceduto da Ron e Hermione.
Tutti e quattro si diressero alla Tana.
"fatemi vedere la mia nipotina" gli accolse la Signora Weasley, appena entrarono in casa.
Bill e Fleur alzarono gli occhi al cielo, ma sorridevano.
Molly si chinò sul passeggino e prese in braccio la bambina.
I movimenti della donna furono seguiti da due iridi marroni - che Ricordavano molto la terra - con un luccichio di affettuosità.
"volete sedervi?" Arthur si affacciò dalla porta della cucina e indicò all'interno le sedie.
Ron notò che I suoi occhi brillavano di felicità.
Quando tutti si furono accomodati al tavolo iniziarono a parlare, ma Hermione non ascoltava.
Teneva gli occhi fissi sulla piccola Victoire, che era passata in braccio al nonno.
E da maleducati chiedere se posso tenerla? Si domandò.
Qia do notò il sorriso rassicurante di Fleur temette di aver espresso il pensiero ad alta voce.
"Hermione la vuoi tenere
un attimo? " chiese la Neo-Mamma.
Mentalmente, Hermione Sospirò di sollievo. Sorrise.
"certo" disse.
Porse le braccia, e con delicatezza Fleur le mise la bambina in braccio. Si lasciò sfuggire un 'espressione sorpresa, quando Hermione la prese senza difficoltà, e la cullò con insolita maestria. Fleur si era aspettata di doverle spiegare come si teneva la testa, e aggiustare un po' la posizione, ma Hermione sembrava esperta in materia.
Sorrise. Evidentemente Hermione sapeva come trattare i bambini.

Romione: OltreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora