L' Appuntamento

475 14 1
                                    

"Tinny!!!"
Teddy tese le braccine verso Ginny, per essere preso in braccio da lei.
La rossa lo accontentò, cullandolo dolcemente. "Teddy".
Il bambino fece vagare lo sguardo fra i presenti, e lo posò su Hermione.
"Hermy!!!!" trillò.
Ron rise sotto i baffi. Era stato lui ad insegnare al piccolo di chiamare Hermione con quel nomignolo, poiché sapeva che alla ragazza dava fastidio. Lui la chiamava 'Hermy' solo quando era arrabbiato, come Hermione chiamava Ron con il nome per intero solo quando era del medesimo stato d'animo.
"Teddy" disse lei prendendolo in braccio.
I capelli del giovane Lupin cambiarono immediatamente, raggiungendo la stessa tonalità castana della ragazza.
"Allora Teddy" intervenne Ron quando credette che fosse il momento per palesare la sua presenza "come va da Nonna Andromeda"
Teddy voltò la testa verso di lui, il viso illuminato da un sorriso. "Reeeeeee"
"piccolo!!!" disse Ron con la stessa enfasi del bambino. Lo prese in braccio, e immediatamente i capelli di Teddy vararono ad un rosso Weasley.
Il bambino allungò una mano, fino a toccare i capelli rossi di Ron, e li tirò leggermente.
"Teddy" lo riprese Harry, severo "non si tirano i capelli"
"oh tranquillo Harry" ribattè Ron senza staccare gli occhi da quello che aveva in braccio "non da alcun fastidio"
"tiiiiiiiii" trillò ancora Teddy.
"vuoi vedere la tua stanza Ted?" domandò dolcemente Molly.
Teddy annuii con frenesia.
"Bene" Molly lo prese in braccio, e lo portò sulle scale, seguita da Harry e Ginny.
Ron cercò con lo sguardo Hermione, ma lei fissava con un tenero sorriso le scale. In quel momento esprimeva una dolcezza disarmante con il viso, e per Ron fu come averla colta in un momento intimo.
Sarebbe bello avere un figlio pensò Hermione.
---------------------------------------------------------
"Ron fa qualcosa" strillò Hermione.
"Harry è il tuo figlioccio" replicò Ron.
"ma non so come si fa!" esclamò Harry terrorizzato.
Il Golden Trio era schierato davanti a Teddy, in procinto di cambiarli un pannolino. Il bambino era sdraiato sul tavolo della cucina, il pannolino sporco era stato tolto coraggiosamente da Hermione, e ora riposava nella spazzatura, anche se l'aria intorno era pervasa dall'odore di cacca e pipi.
"Forza" disse Ron tirandosi su le maniche, risoluto "cambiamolo"
"sai come si fa?" domandò Hermione inarcando un sopracciglio.
Ron annuii, concentrato. Avanzò verso il piccolo, fra lo sguardo ammirato di Harry e quello scettico di Hermione, prese un pannolino nuovo e si preparò a metterlo a Teddy.
Dovevano aver aspettato troppo, però, poiché uno spruzzo giallo e altamente puzzolente atterrò proprio sul centro della camicia di Ron.
"Miseriaccia"
Hermione scoppiò a ridere, e dovette reggersi al banco dietro di lei per non cadere.
"Ok" disse Harry cercando di prendere in mano la situazione e di mascherare la sua ilarità "Ron, forse è meglio se ti cambi"
"No Harry" ribattè lui voltandosi verso il moro "non c'è assolutamente bisogni che io mi cambi"
Hermione rise più fragorosamente.
"spiritoso Ron" disse Harry raggiungendo.
Lui gli rivolse un occhiata ironica.
"ora che Teddy si è liberato definitivamente" riprese Harry,
"a mie spese" borbottò Ron,
"possiamo cambiarlo, pronto Ron?"
Per la seconda volta Ron annuii.
I due si avvicinarono al piccolo, il rosso con ancora la camicia imbrattato di pipi e il moro con un uovo tra i capelli - gentilmente lanciato dal bambino- con l'albume che colava sulla fronte coprendogli la cicatrice.
"uno" mormorò Harry agguantando Teddy.
"due" disse Ron prendendo il pannolino.
Si scambiarono uno sguardo di intesa.
"TRE!"
Harry alzò Teddy, e Ron si affrettò a mettergli il pannolino.
Il bambino scalciò violentemente fra le braccia del padrino, fin quanto non lo colpii allo sterno;con un verso di dolore e stupore, Harry allontanò il figlioccio da sé, e il piede destro colpii una mano di Ron che, sorpreso, lasciò andare il pannolino. Finii dentro la spazzatura.
Hermione sbottò definitivamente a ridere.
"ci abbiamo provato" sospirò Harry, rimettendo Teddy sdraiato.
Il bambino li fissò curioso, ma non disse niente.
"forze dovremmo -" iniziò Ron, ma venne interrotto dalla sua fidanzata.
"lasciate fare a me"
Harry e Ron la fissarono confusi.
"Forza" disse Hermione agitando le braccia, spronandoli a spostarsi "faccio io"
I due ragazzi si misero da parte, mentre la riccia, con una grazie e una delicatezza sconosciuta agli altri cambiò il pannolino.
La sua maestria è ammirevole pensò Harry.
"eccolo" dichiarò Hermione, alzando un Teddy cambiato e profumato.
"Hermione" mormorò Ron in uno stato di trans "sei fantastica"
Hermione arrossì.
---------------------------------------------------------
Ron vagava per il giardino della Tana, Hermione lo precedeva qualche passo più avanti. Camminavano in silenzio, per raggiungere la radura che chiamavano il loro posto.
George aveva dato loro il cambio per badare a Teddy giusto cinque minuti prima. Loro avevano colto la prospettiva di ritirarsi nella radura circolare, per passare finalmente un po' di tempo insieme.
Raggiunsero la radura, e si sedettero sul tronco orizzontale, parzialmente coperto da edera.
Hermione appoggiò la testa al petto di Ron, e lui la strinse a sé.
Un leggero vento smossé le fronde degli alberi, e il rumore fece come ridestate Ron.
"Perché?" chiese.
"Perché cosa, Ron?" domandò Hermione alzando il viso, e guardandolo negli occhi.
"Perché sei rimasta" chiese lui piano.
Gli faceva piacere, ovviamente, che la ragazza fosse rimasta, ma lei non era una che faceva le cose all'ultimo minuto. Ron sentiva che quella situazione non fosse troppo normale. Se lo fosse stata, Hermione avrebbe avvisato come minimo qualche giorno prima se aveva intenzione di rimanere. Appena saputo dell'arrivo di Teddy, avrebbe telefonato ai suoi per avvisare che non tornava a casa ma che rimaneva alla Tana. E tutto questo, in una situazione normale, sarebbe avvenuto con largo anticipo, non il giorno prima, come invece era successo. Ron aveva la stranissima sensazione che Hermione fosse rimasta alla Tana per qualcos'altro, non per Teddy e nemmeno per lui.
Forse i due maghi erano più simili di quello che gli altri credevano, perche in quel momento Ron non riusciva a non chiedersi il motivo della decisione della ragazza.
"Per aiutare" disse Hermione alzando un sopracciglio "mi sembra logico"
Ron sbuffò, logico che ripiegasse sulla carta aiuto.
Hermione si accigliò "Non mi credi?"
"non è questo il punto" replicò Ron.
"ah no?" Hermione si staccò da lui, rizzandosi a sedere "e quale è il punto?"
"Hermione..." mormorò lui: non voleva litigare.
"no illuminami" sbottò lei alzandosi.
Ron la fissò: era in piedi di fronte a lui, le braccia incrociate sotto il petto, in una morsa tanto stretta che per scioglierle avrebbe impiegato settimane.
"Allora?" incalzò Hermione.
Anche Ron si alzò. Parlò piano, nel tono più gentile possibile:"mi era semplicemente suonato un po' strano, insomma, tu non prendi mai decisioni improvvise!"
"che vorresti dire?!?" scattò lei.
"che, da quel che conosco io, tu pensi prima di fare qualsiasi cosa"
"forse non mi conosci abbastanza" ribatté Hermione, offesa.
"se così fosse" replicò Ron, prendendole le mani "voglio rimediare"
Hermione voltò la testa dall'altra parte, ma Ron vi scorse comunque un sorriso.
Lo sguardo della ragazza si posò su un albero di ciliege di fronte a lei. Si avvicinò, con un sorriso tenero sul volto. Gli occhi riflettevano un ricordo, animati da una luce di pura allegria.
"Ricordi?" domandò lei, toccando la corteccia.
"ovviamente" Ron la raggiunse, mettendole un braccio intorno alla vita "come dimenticarsene"
Hermione appoggiò la testa al suo petto.
Il ricordo aleggiava vivido fra loro, come un vento di speranza.
---------------------------------------------------------
Alla Tana nessuno dormiva.
Nonostante l'ora tarda e i visi stanchi degli abitanti della casa, erano tutti svegli, forse non arzilli, ma in piedi sicuramente.
Stavolta, il motivo dell'insomnia generale non era dell'incontro Percy-Charlie, bensì il pianto di un bambino.
Teddy sembrava dell'opinione di non avere sonno. Strepitava e piangeva senza sosta, e nessuno capiva cosa fare.
In questo momento era in braccio a Molly, che cercava in vano di calmarlo.
"Su, su, Teddy su"
"ueeeeeeee"
Precedentemente era passato in braccio a Arthur, Harry, Ginny e George. Sostavano tutti sulla soglia della camera, con due borse di Praga sotto gli occhi.
"non possiamo fare un muffilato?" bisbigliò George rivolto al padre.
"no George" sospirò Arthur.
Il figlio borbottò qualcosa di incomprensibile, ma non disse altro.
Da dentro la stanza provenne un urlo prolungato che fece sobbalzare tutti.
"Miseriaccia" esclamò Ron in un sussurro.
"Ronald" lo rimproverò Hermione.
"Ginny, prendilo!" disse Molly all'improvviso.
La ragazza sobbalzò e, sebbene non capisse, prese in braccio un Teddy strillante e piangente.
Teddy continuò a piangere, e in quel momento Hermione scorse un particolare:aveva i capelli rossi.
Questo voleva dire che voleva che uno Weasley lo prendesse in braccio.
Anche Ginny se ne accorse, e si affrettò a passare il bambino a George.
Niente. Non smise di piangere.
Con Arthur non si ebbe più fortuna.
Ron lo prese in braccio, e iniziò a cullarlo.
Nessun cambiamento, tratte il colore di capelli:castano.
Hermione si avvicinò a Teddy e lo prese da le braccia di Ron.
"Hermyyyyyy" trillò Teddy, appoggiando il viso al suo petto. "mi racconti una storia?"
"Buona fortuna" borbottò George e si defilò.
Hermione guardava Teddy con occhi sgranati "tesoro, io..."
"Ti pregoooooo" piagnucolò lui, con gli occhi che si riempivano di lacrime.
"Io vado a dormire" mormorò la signora Weasley, subito seguita dal marito.
"vai anche tu, Harry" sussurrò Ginny al suo orecchio "sei distrutto"
Harry aprii la bocca per replicare ma...
"ci pensiamo noi" gli disse Ron.
Il moro annuii, troppo stanco per contestare. Poi Ron si rivolse alla sorella "anche tu"
Ginny lo fissò per un lungo istante, sospirò e seguii la scia di Harry.
"Te la racconto io una storia, ok Ted?"
Chiese il rosso al bambino.
"voglio Hermyyyy" strillò lui, e poiché sembrava in procinto di rimettersi a urlare Hermione si affrettò ad aggiungere:"te la raccontiamo insieme, ok?"
Gli occhi di Teddy si illuminarono.
Ron e Hermione lo portarono dentro la stanza e lo misero nel lettino. Teddy si alzò a sedere e si aggrappò alle sbarre della culla.
Hermione Sorrise.
"Allora" iniziò Ron "c'era una volta Beda il..."
"non voglio sentire Beda"
Ron e Hermione si scambiarono uno sguardo confuso.
Poi la riccia vide gli occhi del rosso illuminarsi di una luce divertita.
Incredibile ma vero, Ron aveva avuto un'idea prima di Hermione.
"Va bene!" esclamò il ragazzo "ti raccontiamo una storia che è avvenuta veramente"
"tiiiiii" trillò Teddy.
"Ron...?" chiese Hermione.
"Allora" disse lui, ignorandoli entrambi "io e Hermione eravamo all'inizio della nostra relazione, e volevamo festeggiare facendo un appuntamento"
Gli occhi di Hermione si sgranarono. Aveva capito.
"quindi noi siamo andati, indovina?"
Teddy scosse la testa, troppo ammaliato dalla storia per proferire parola.
"a Diagon Allen"
"Ron" cercò di interromperlo Hermione.
"È quindi io e lei camminiamo tranquillamente, no? A un certo punto una strega urla:" O mio Merlino, stanno insieme"
"Conta" intervenne Hermione "che questa strega si trovava dall'altro lato della strada, e ha attirato l'attenzione di tutti"
Ron annuii con vigore.
"e...?" chiese Teddy, ancora ammaliato.
Hermione Sorrise "Ci hanno dato la caccia"
"letteralmente" disse Ron "noi scappavano e loro ci in seguivano"
Teddy scoppiò a ridere, poi gli occhi iniziarono a chiudersi, e lui si mise sdraiato.
Hermione Sorrise ancora, mentre gli rimboccava le coperte.
I due maghi uscirono dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle.
Mano nella mano si dirisero alle loro camere.

_______________________________________
Buona fortuna a chi domani inizia la scuola e a chi la già iniziata.
Comunque, sono felice di dire che io, oggi 13/09/2020, ho completato un altra storia.
Hup.

Romione: OltreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora