Regali Al Ghirigoro

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Il 24 febbraio del 2000, Hermione Grenger era in giro per il Ghirigoro. Quella mattina era riuscita a sviare paparazzi e streghe ficcanaso, ed era  arrivata a lavoro senza "seccature", come era solito chiamarle Harry.
Quel pomeriggio doveva fare compere. Il primo marzo sarebbe stato il compleanno di Ron, e lei doveva  comprare il regalo al suo fidanzato. Il suo fidanzato...
Perfino dopo due anni di storia insieme le faceva un certo effetto apostrofarlo con quell'aggettivo.
Si fermó davanti a un negozio con l'occorrente per delle scope, avrebbe potuto comprargli qualcosa sul Quddich? Dopotutto Ron era ancora appassionato dalla sua squadra, i Cannoni Churben, o qualcosa del genere, che Hermione non ricordava con esattezza. Si appuntò mentalmente di chiedere conferma a Charlie.
Nella vetrina faceva bella mostra di sé una scopa tirata a lucido, probabilmente con un incantesimo-pensò Hermione-. Non un rametto della parte finale era fuori posto, e perfino il solo guardarla dava un senso di leggerezza e libertà immediato. Accanto vi era posizionato del lucido da scopa, contenuto in un barattolo cilindrico di stessa lunghezza e profondità, colorato di una strana tonalità di verde. Un pennellino, che Hermione interpretò come lo strumento per spalmare il lucido, vi era appoggiato sul coperchio'; poco più sotto, appoggiato su uno scaffale c'era quello che Hermione riconobbe come un rastrello in miniatura. Le ci vollero qualche secondo in più del dovuto per rendersi conto che non poteva trattarsi effettivamente di un rastrello. Si lambicò per diverso minuti sul funzionamento dell'oggetto, e avrebbe continuato a farlo, se dietro di lei qualcuno non le avesse toccato la spalla, facendola sobbalzare. Si voltò di scatto:
Una signora dai capelli grigi raccolti con straordinaria accuratezza in una crocchia sopra la testa, sulla sessantina, e degli occhi acquosi, la fissava con curiosità.
Hermione si posò una mano sul petto, aspettando che il cuore le tornasse a un ritmo normale.
"Hermione Grenger?" domandò la vecchia.
Ancora scombussolata, la ragazza si limitò ad annuire.
Sul volto della vecchia si disegnò uno strano sorriso, a tratti inquietante.
Hermione deglutii.
"ahh" sospirò l'anziana signora "ha da fare?"
Hermione si chiese dove volesse andare a parare l'altra, quando la risposta le apparve lampante e prepotente nella mente, sperò ardentemente di sbagliarsi. Decise, tuttavia di mettersi ai ripari
"in effetti" prese aria:l'ansia le seccava la gola "sono di fretta e-"
"oh sciocchezze" la interruppè l'altra "voglio solo scambiare due parole"
Ecco: esattamente quello che aveva temuto. Era un fenomeno che si ripeteva con una frequenza incredibile. Tutti, tutti, volevano sapere della ricerca degli Horcrox, degli scontri con il signore oscuro, degli indizi di Silente, su come erano arrivati alle conclusioni, e tutto il resto pertinente alla disfatta del signore Oscuro. L'unica cosa di cui non si rendevano conto era che anche Harry, Ron e Hermione avevano sofferto durante la guerra, e che quelli erano argomenti molto delicati. avrebbe tanto voluto comprare a Ron un regalo nella Londra Babbana, odiava quando le streghe e i maghi volevano "scambiare due parole". Non avrebbe sopportato altre chiacchiere del genere. Tentò un ultimo approccio per congedarsi.
"mi farebbe piacere, sul serio, e solo che sono molto di fretta perciò-"
"ohh" disse l'altra, e nel tono Hermione percepii che iniziava a perdere la pazienza "la fretta, ma certo!" la voce le si fece gelida "vorrei proprio sapere che tipo di fretta abbiate voi!"
"mi dispiace, ma io..." tentò Hermione
"forse dovreste pensare anche alle altre persone" sbottò "egoisti!"
"senta" Hermione lottava per mantenere la calma "vorrei davvero, ma ho impegni inderogabili-"
La vecchia sbuffò, palesando tutta la sua incredulità alle dichiarazioni della ragazza.
Hermione iniziò a innervosirsi: che diritto aveva quella strega a mettere in dubbio i suoi compiti? Lei non era mica una bambolina messa in mostra sulla quale fare domande. Era si una salvatrice del mondo magico, ma prima di tutto era anche una persona, per Merlino! Come osava quella vecchia racchia anche solo a mettere in dubbio la sua onestà? E per di più a darle della bugiarda?
"bene" propurre la strega con i capelli grigi "se non ha cuore ad ascoltare le suppliche di una madre-" gli occhi le si riempirono di lacrime, lasciando la frase ad aleggiare fra loro, con la forza di un vento gelido.
Hermione si sentii mortificata, allungò una mano per accarezzare la spalla della sua interlocutrice, ma questa, con un ultimo sguardo intriso di lacrime e disprezzo, si allontanò a grandi falcate.
Hermione sospirò: avrebbe tanto voluto andare nella Londra Babbana.







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Questo é il primo capitolo della mia prima storia.
La Romione, una delle mie ship preferite.
Ho già finito la storia nelle bozze ed é moooolto lunga.
Pubblicherò tutti i giorni, tranne verso i capitoli finali.
Non ho la piú pallida idea di chi troverá questa storia, dato il mare di Romione che ci sono qui, ma se per caso doveste capitare sulla mia storia, mi scrivereste un commentino per migliorarla?
Accetto anche critiche, purché costruttive.
Al prossimo capitolo.
O

....al binario 9 e 3/4.

Romione: OltreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora