Capitolo 42 pt.1

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Il viaggio verso casa è silenzioso, così tanto che ho paura di ció che potrebbe sentirsi se iniziassimo a parlare.
Ma non lo reggo più.
-Com'è andata dai tuoi?- chiedo.
Gale prima di rispondere si copre il viso con il cappuccio più di prima, nessuno deve sapere che lui è lì. -Bene- dice sorridendo. -Mia madre per poco non sveniva-
Sorrido anch'io. -Come mai sei andato a casa del sindaco? Come facevi a sapere che ero lì?-
Gale alza le spalle. -Prima che tu scomparissi dalla visuale ti ho seguita con lo sguardo, e l'unica possibile meta in quella direzione era appunto la casa di Madge- sorride con tristezza.
Quando entriamo in casa sembra che tutto vada bene.
Vado in cucina mentre Gale porta la nostra roba di sopra, lì trovo mia madre e Hanna che cucinano e Prim che controlla le ferite di Thomas.
Saluto tutti e riesco ad ottenere un piccolo sorriso da parte di Thomas, ma nessuna parola.
In soggiorno trovo Gale e Ezra seduti sul divano a guardare la televisione.
-Cosa guardate?- chiedo.
-Snow- dicono loro all'unisono.
Mi siedo sulla poltrona di papà e mi aggiungo a loro.
Poco dopo il viso da serpente di Coronialus Snow inizia a parlare con sottofondo il solito inno.
-Salve, popolo di Panem. Oggi voglio fare un elogio ai tributi caduti dei 74 Hunger Games-
Guardo Gale che non sposta lo sguardo dal televisore.
-Specialmente a due tributi, entrambi caduti, del distretto 12-
-Lo uccido- mormora Ezra.
-Madge Jones, é stata il primo tributo, in settantaquattro anni, figlia di un sindaco, si è battuta splendidamente nei Giochi, e sono sicuro che l'amore tra lei e l'altro tributo del suo distretto, verrá ricordato per sempre da Panem. Gale Hawthorne, tributo del distretto 12 che ha compiuto un gesto nobile, si è suicidato per far vincere Rue, tributo di 12 anni del distretto 11. Tutta Capitol City scommetteva su di lui, tutti credevano che avrebbe vinto, uno dei pochi anni in cui i favoriti erano composti da un tributo degli ultimi distretti; tranne il sottoscritto- dice con un sorriso sbilenco.
-Gale Hawthorne, quando si offrí volontario mi piacque ma, guardando le sue sessioni di allenamento, in cui lui non si allenó minimamente capii che non avrebbe mai vinto gli Hunger Games. Non perchè non si era allenato, bensì perchè in lui c'era ribellione. E un ribelle, muore sempre-
Detto questo lo schermo si oscura e quella rabbia, che prima avevo sfogato su Jones, si riaccende
dentro me.
-Preparatevi- affermo alzandomi.
-Katniss?- mi chiede Ezra confuso.
Io con un gesto della mano invito entrambi ad alzarsi e mi dirigo in cucina.
-Prendete tutto ció che avete, lo stretto necessario peró- dico aprendo il piccolo armadio in cucina e cacciando fuori l'arco nuovo.
-Dove stiamo andando?- chiede con un filo di voce Thomas.
-Non deve interessarvi, fate presto- dico distrattamente mentre prendo la giacca di mio padre la indosso.
-Katniss- mi ammonisce Gale.
-Gale?- sbuffo.
-Dicci dove stiamo andando-
Sorrido. -Le domande le fate dopo, peró-
Gale annuisce. -Allora?-
-Al distretto 13-

IL RIBELLE (sequel to "IL RAGAZZO DEL PANE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora