*2 settimane dopo*
KATNISS POV
Mi sveglio di soprassalto a causa di un incubo.
Guardo accanto a me, sul letto, ma Peeta non c'é.
In realtá non c'é da 3 settimane.
Sono stanca. Non riesco a dormire piú.
Ogni notte faccio circa tre incubi, di solito sono sempre gli stessi.
Anche stanotte ho sognato quel posto desolato e la voce proveniente dal sottosuolo, poi ho sognato Peeta.
Lo incontravo per la strada, gli correvo incontro e lo abbracciavo forte, anche lui mi stringeva prima di dissolversi in un nuvola di fumo nero che mi sussurrava -"É stata colpa tua"-
Prim continua a sperarci, continua a sperare che lui ritorni quí. Ma io so che non succederá.
Forse é scappato. È andato via perché niente lo teneva legato a questo posto. Forse.
Scendo le scale e trovo sul divano mia madre seduta con una tazza di thé fumante in mano. Mi siedo accanto a lei.
-Mamma- sussurro.
-Katniss, neanche tu riesci a dormire?-
Scuoto la testa.
-Ti manca tanto, vero?- mi chiede.
-Mamma,io lo amo- rispondo.
-Ti capisco- mormora lei.
Eppure non ci avevo mai pensato in queste settimane. Anche papá se ne é andato via senza preavviso. Sto provando ciò che ha passato mia madre?
Guardo il fuoco che arde nel camino e penso a tutto quello che sarebbe potuto succedere in un possibile mio futuro con Peeta.
Immagino io che cammino verso l'altare con un abito da sposa, il suo sorriso nel vedermi arrivare e i petali di rose sulla mia strada.
Immagino Peeta mettere una mano sul mio pancione -inizio a piangere- per provare a sentire suo figlio/a scalciare.
Immagino io con i miei figli nel bosco, magari mangiando una torta che abbiamo fatto tutti insieme.
Immagino. Posso solo immaginare, perché tutto ció non accadrá mai.
-Katniss oggi é venuto Jhon mentre dormivi- dice mia madre.
-Cosa voleva?-
-Voleva parlarti-
-Ehm, okay-
-Credo sia qualcosa di importante...magari puoi andare un attimo a casa sua e chiedergli cosa voleva dirti...- dice.
Sembra che voglia davvero che io lo faccia quindi annuisco e metto gli stivali.
Appena esco da casa mi sento meglio, siamo in piena primavera.
Quando arrivo a casa di Jhon esito prima di bussare.
Ad aprirmi é una bella donna, sulla quarantina con i capelli castani e gli occhi di un azzurro scuro come quelli di Jhon.
-Vuoi mio figlio?- dice sgarbatamente.
Annuisco. Lei sospira e mi chiude la porta in faccia.
Dopo poco apre Jhon che non sembra neanche piú lui.
Sembra...vissuto. Ha un accenno di barbetta sul mento, i capelli un pò piú lunghi del solito, gli occhi iniettati di sangue e contornati da un alone nero. Mi fa un cenno nervoso con il capo facendomi entrare.
La casa di Jhon é identica alla mia.
Entriamo nel salotto e sul divano trovo stesi a dormire tre bambini, due maschietti identici a Jhon e una bambina bionda dalla carnagione chiarissima.
-Loro due sono i miei fratellini, Went e Simon, e lei la mia sorellina Daisy- mormora Jhon sedendosi sull'altro divano. Mi siedo accanto a lui.
Annuisco. -Daisy sembra molto diversa da te e i tuoi fratellini- dico.
Lui fá un sorriso triste.
-É identica a mio padre- dice.
-Tuo padre? Dov'é?- sussurro.
Lui scuote la testa e decido che é meglio non parlarne.
-Mi ha detto mia madre...- inizio.
-Che sono venuto a parlare con te- continua lui.
Annuisco. -Cosa volevi dirmi?-
-Ah- dice torturandosi le mani.
-Jhon?-
-Ho sbagliato-
-In cosa?- chiedo confusa.
-H-ho qualche n-notizia su Peeta- farfuglia lui.
Il cuore inizia a battermi all'impazzata e una scarica di speranza mi percorre dalla testa ai piedi.
-L-lo avete trovato?- chiedo.
Lui scuote la testa.
-Ah... dimmi, quali notizie hai?-
-Devi promettermi che tutto ció che ti diró resterá fra me e te, non dovrai mai dire a qualcuno che quello che sai te l'ho detto io, capito?-
-Sí, ho capito-
-Katniss la mia opinione é che Peeta non se ne sia voluto andare, ma che lo hanno portato via-
Un sorriso si fá strada sulle mie labbra, mi sono sentita sempre in colpa per ció che é successo a Peeta e sentirsi dire il contrario é piacevole.
Jhon continua -... Sono stato per molto tempo arrabbiato con te per come mi hai trattato quando ti ho detto che beh...sono innamorato di te...-
-Scusa- lo interrompo.
Lui sorride e continua. -... Il fatto é che io non sono l'unico- dice.
Faccio finta di essere sopresa.
-Davvero?- dico.
Jhon annuisce. -Delle feccie ci sono Rocky, Ashton ed Mitch, poi Marcus-
Sono confusa. Molto confusa. Vorrei fare una riunione al Blocco con tutti e urlargli contro: che ci trovate di bello in me?!
-Cosa vorresti dire, Jhon?- chiedo.
-Credo che Marcus sia coinvolto con la scomparsa di Peeta-
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IL RIBELLE (sequel to "IL RAGAZZO DEL PANE)
FanfictionQUESTA STORIA É UN SEQUEL primo libro: "IL RAGAZZO DEL PANE" secondo libro: "IL RIBELLE" terzo e ultimo libro: "LA FINE"