CAPITOLO15

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*2 settimane dopo*

KATNISS POV

Mi sveglio di soprassalto a causa di un incubo.

Guardo accanto a me, sul letto, ma Peeta non c'é.

In realtá non c'é da 3 settimane.

Sono stanca. Non riesco a dormire piú.

Ogni notte faccio circa tre incubi, di solito sono sempre gli stessi.

Anche stanotte ho sognato quel posto desolato e la voce proveniente dal sottosuolo, poi ho sognato Peeta.

Lo incontravo per la strada, gli correvo incontro e lo abbracciavo forte, anche lui mi stringeva prima di dissolversi in un nuvola di fumo nero che mi sussurrava -"É stata colpa tua"-

Prim continua a sperarci, continua a sperare che lui ritorni quí. Ma io so che non succederá.

Forse é scappato. È andato via perché niente lo teneva legato a questo posto. Forse.

Scendo le scale e trovo sul divano mia madre seduta con una tazza di thé fumante in mano. Mi siedo accanto a lei.

-Mamma- sussurro.

-Katniss, neanche tu riesci a dormire?-

Scuoto la testa.

-Ti manca tanto, vero?- mi chiede.

-Mamma,io lo amo- rispondo.

-Ti capisco- mormora lei.

Eppure non ci avevo mai pensato in queste settimane. Anche papá se ne é andato via senza preavviso. Sto provando ciò che ha passato mia madre?

Guardo il fuoco che arde nel camino e penso a tutto quello che sarebbe potuto succedere in un possibile mio futuro con Peeta.

Immagino io che cammino verso l'altare con un abito da sposa, il suo sorriso nel vedermi arrivare e i petali di rose sulla mia strada.

Immagino Peeta mettere una mano sul mio pancione -inizio a piangere- per provare a sentire suo figlio/a scalciare.

Immagino io con i miei figli nel bosco, magari mangiando una torta che abbiamo fatto tutti insieme.

Immagino. Posso solo immaginare, perché tutto ció non accadrá mai.

-Katniss oggi é venuto Jhon mentre dormivi- dice mia madre.

-Cosa voleva?-

-Voleva parlarti-

-Ehm, okay-

-Credo sia qualcosa di importante...magari puoi andare un attimo a casa sua e chiedergli cosa voleva dirti...- dice.

Sembra che voglia davvero che io lo faccia quindi annuisco e metto gli stivali.

Appena esco da casa mi sento meglio, siamo in piena primavera.

Quando arrivo a casa di Jhon esito prima di bussare.

Ad aprirmi é una bella donna, sulla quarantina con i capelli castani e gli occhi di un azzurro scuro come quelli di Jhon.

-Vuoi mio figlio?- dice sgarbatamente.

Annuisco. Lei sospira e mi chiude la porta in faccia.

Dopo poco apre Jhon che non sembra neanche piú lui.

Sembra...vissuto. Ha un accenno di barbetta sul mento, i capelli un pò piú lunghi del solito, gli occhi iniettati di sangue e contornati da un alone nero. Mi fa un cenno nervoso con il capo facendomi entrare.

La casa di Jhon é identica alla mia.

Entriamo nel salotto e sul divano trovo stesi a dormire tre bambini, due maschietti identici a Jhon e una bambina bionda dalla carnagione chiarissima.

-Loro due sono i miei fratellini, Went e Simon, e lei la mia sorellina Daisy- mormora Jhon sedendosi sull'altro divano. Mi siedo accanto a lui.

Annuisco. -Daisy sembra molto diversa da te e i tuoi fratellini- dico.

Lui fá un sorriso triste.

-É identica a mio padre- dice.

-Tuo padre? Dov'é?- sussurro.

Lui scuote la testa e decido che é meglio non parlarne.

-Mi ha detto mia madre...- inizio.

-Che sono venuto a parlare con te- continua lui.

Annuisco. -Cosa volevi dirmi?-

-Ah- dice torturandosi le mani.

-Jhon?-

-Ho sbagliato-

-In cosa?- chiedo confusa.

-H-ho qualche n-notizia su Peeta- farfuglia lui.

Il cuore inizia a battermi all'impazzata e una scarica di speranza mi percorre dalla testa ai piedi.

-L-lo avete trovato?- chiedo.

Lui scuote la testa.

-Ah... dimmi, quali notizie hai?-

-Devi promettermi che tutto ció che ti diró resterá fra me e te, non dovrai mai dire a qualcuno che quello che sai te l'ho detto io, capito?-

-Sí, ho capito-

-Katniss la mia opinione é che Peeta non se ne sia voluto andare, ma che lo hanno portato via-

Un sorriso si fá strada sulle mie labbra, mi sono sentita sempre in colpa per ció che é successo a Peeta e sentirsi dire il contrario é piacevole.

Jhon continua -... Sono stato per molto tempo arrabbiato con te per come mi hai trattato quando ti ho detto che beh...sono innamorato di te...-

-Scusa- lo interrompo.

Lui sorride e continua. -... Il fatto é che io non sono l'unico- dice.

Faccio finta di essere sopresa.

-Davvero?- dico.

Jhon annuisce. -Delle feccie ci sono Rocky, Ashton ed Mitch, poi Marcus-

Sono confusa. Molto confusa. Vorrei fare una riunione al Blocco con tutti e urlargli contro: che ci trovate di bello in me?!

-Cosa vorresti dire, Jhon?- chiedo.

-Credo che Marcus sia coinvolto con la scomparsa di Peeta-

IL RIBELLE (sequel to "IL RAGAZZO DEL PANE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora