CAPITOLO6

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POV KATNISS
(4 giorni dopo)
Siamo tutti in piazza. Stringo forte la mano di Peeta e faccio di tutto per non dare importanza ai mille sussurri accanto a me. Eppure alcuni li riesco a sentire.
-In quale momento?- chiede una.
-Ci sarà un segnale, credo- risponde l'altro.
-Abbiamo bisogno di un simbolo- dice uno da un'altro gruppetto alla mia sinistra.
-Cosa? Piú che un simbolo una persona!- dice un'altro.
Tutti questi discorsi mi stanno facendo impazzire, quindi decido di aggiungermi anche io e provo a parlare con Peeta che sembra nervoso.
-Peeta- sussurro.
-Dimmi, tutto bene?- mi chiede preoccupato.
-Si...é solo che mi fà male la testa a causa di tutte queste persone che parlano-
-Ti capisco...-
-Puoi..abbracciarmi?- chiedo.
-Certo!- dice lui cingendomi la vita e stringendomi a lui, io metto le braccia intorno al suo collo e per tutta la durata dell'abbraccio sembra davvero che tutti siano scomparsi.
-Grazie- dico quando ci allontaniamo.
-Katniss, non devi neanche chiedermeli gli abbracci, lo sai-
-Si lo so...ti amo- dico.
-Ti amo anch'io-
Jones é sul palco e picchietta sul microfono.
-Signori e signore, ecco a voi la vincitrice dei 74 Hunger Games- dice con poco entusiasmo.
Il portone alle sue spalle si apre e lui si sposta di lato.
Rue é davvero piccola, bassa e esile, sta giá piangendo.
Si avvicina al microfono e noto che a differenza di tutti gli altri vincitori non ha nessun cartoncino in mano da cui leggere.
Si asciuga le guance e inizia.

(Il prossimo capitolo, sará il continuo di questo e sará dedicato esclusivamente al discorso di Rue)

IL RIBELLE (sequel to "IL RAGAZZO DEL PANE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora