POV JAY BENNET
Busso leggermente alla porta di Katniss.
-Avanti- dice lei dall'interno.
È seduta sul bordo del letto e si specchia mentre fa la sua solita treccia.
La guardo all'opera.
Quando finisce mi raggiunge e mi dá un leggero abbraccio.
È esausta, ha le occhiaie e gli occhi gonfi. Sono sicuro che avrá passato una notte insonne pensando a Peeta. Nessuna notizia di lui. É scomparso da una settimana, ormai.
Scendiamo le scale e andiamo direttamente alla casa del sindaco.
Ormai nominata dalle feccie, "il Blocco", dato che ogni volta che ci entri ci rimani bloccato dentro almeno per un ora, ed é la cruda veritá.
Varchiamo la soglia e subito sentiamo le voci di una discussione in salotto.
Quando Katniss entra nella stanza tutti si voltano a guardarla e smettono di parlare. Si va a sedere su una sedia vuota nel cerchio ed io la imito.
-Bentornata, Everdeen- la saluta Jones.
Ormai si arrabbia con chiunque lo chiama "sindaco" o "signor sindaco", lui ormai é solo Jones.
Katniss lo guarda fisso negli occhi senza dire mezza parola.
Tossisco. -Di cosa si stava discutendo?-
-Della ribellione, abbiamo deciso che non possiamo fare una rivolta nel distretto, finiremo per ferire chi non partecipa alla ribellione e distruggeremo le nostre case-
-Quindi?-
-Stavamo decidendo dove poter rifugiarci- dice Steve.
-Quali sono le opzioni?-
-La capitale era un'op..
-Ancora? Abbiamo detto che non possiamo fare una rivolta contro la capitale, nella capitale! Dobbiamo giocare in casa! O almeno in un luogo neutrale- irrompe Steve.
-Francamente, concordo con Steve- dico.
-Un luogo neutrale- dice Katniss con la voce roca.
-Bene, okay- dice il vice-sindaco, Watson.
-Un luogo neutrale?! Okay! Ma quale?- sbuffa Jones.
Silenzio. Poi un voce roca e stanca vola nell'aria.
-Un distretto- dice Katniss.
Steve scoppia a ridere, io mi limito a guardare scioccato Katniss che sembra seria e Jones scuote la testa.
-Vogliamo distruggere un distretto?!- chiede Jones.
-Tu sei pazza, hai idea di quanti innocenti morirebbero?- urla Watson.
-Katniss...- sussurro.
-Intendevo...- tossisce. -Un ex-distretto-.
Silenzo.
-Il 13?!- irrompe Watson.
Kat annuisce.
Pian piano tutti concordano.
-Kat, ti ricordo che il distretto 13 forniva materiali nucleari. Dopo i bombardamenti il territorio e l'aria del distretto saranno nocivi al massimo e finiremo per prendere un tumore polmonare al primo respiro!- irrompo.
-Costruiamo dell'equipaggiamento, no? Delle mascherine e cose del genere- sbuffa lei.
-Katniss sei un genio- dice Jones.
Sto per contraddirlo dicendo che é un piano suicida, ma mi arrendo e mi appoggio allo schienale della scomoda sedia di legno su cui sono seduto.
Dopo altri minuti di discussioni inutile finalmente io e Katniss evadiamo dal Blocco.
-Ho capito tutto- dice Katniss appena varchiamo la soglia.
Il dolce vento primaverile ci accarezza il viso.
-Cosa hai capito?- chiedo confuso.
-Tu credi che sia una pessima idea-
Sospiro. -Giá-
-Hai altre idee?- mi chiede.
-No- ammetto.
Si ferma e mi guarda fisso negli occhi.
-Allora non rovinare la mia idea- dice prima di inziare di nuovo a camminare. Io resto fermo e la lascio andare.
Non sembrava lei. Quando mi guardava i suoi occhi grigio/azzurri erano coperti da un velo di rabbia.
Non ci misi molto a capire cosa intendeva Kat con quell'occhiataccia.
Niente di buono.
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IL RIBELLE (sequel to "IL RAGAZZO DEL PANE)
FanfictionQUESTA STORIA É UN SEQUEL primo libro: "IL RAGAZZO DEL PANE" secondo libro: "IL RIBELLE" terzo e ultimo libro: "LA FINE"