CAPITOLO7

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Quando Rue finisce di parlare guardo direttamente Jones che fà un quasi impercettibile movimento con la testa. Tutti nella piazza alziamo le tre dita centrali della nostra mano destra, in segno di rispetto e poi facciamo quello che dovevamo fare. Tutti all'unisono urliamo.

-CAPITOL IN FIAMME! CAPITOL IN FIAMME! CAPITOL IN FIAMME!- urliamo con tutta la voce che abbiamo. Alcuni pacificatori si addentrano nella folla e spingono, picchiano e...uccidono.

Prendo Prim per mano e con Peeta e mia madre corriamo a casa.

Quando entro in casa mi fiondo sul divano e istintivamente mi mantengo la fronte tra le mani. Peeta si siede accanto a me e mi stringe dolcemente la coscia.

-Sapevo che era pessima l'idea di Jones!- sussurro.

-Dovevano sapere-

-Ma hai sentito gli spari?-

-Si li ho sentiti...-

Bussano alla porta e mi alzo per aprirla.

Dei ragazzi più grandi stanno portando qualcuno ferito. Urlo per chiamare mia madre e li faccio entrare. Il ragazzo è Andrew, il fratello di 13 anni di Gale. La vista del sangue che sgorga dalla sua ferita d'arma da fuoco alla spalla mi fà venire il voltastomaco e trascino Peeta con me di sopra.

-Katniss sei sbiancata- dice accarezzandomi il viso.

-È-è il fratello di Gale- balbetto.

Peeta si irrigidisce e comincia a camminare avanti e indietro per la stanza.

-Dobbiamo fermare la ribellione- dice.

-Ormai ci siamo dentro- mormoro.

-Ma se finisce ne usciamo-

-Vivi?-

-Sì Katniss! Vivi!-

-Ma James non si fermerà lo sai!-

-Allora lo fermeremo noi!- urla.

-Vuoi...metterti contro il sindaco e i suoi ribelli?-

-No...credo di no-

-E allora cosa Peeta?-

-Ci schiereremo contro di loro, aiutati dalla capitale-

Rido. -Stai scherzando, spero-

-No...è un'ipotesi-

-Sì! Un'ipotesi stupida!-

-Katniss io non voglio una guerra!-

-Nemmeno io! Ma voglio anche che gli Hunger Games finiscano per sempre! E senza guerra i giochi continueranno!-

-Ci deve essere un'altro modo!-

-No Peeta! Non c'è!-

-Allora faremo la guerra, limitando le morti-

-Come?-

-Con un'equipaggiamento adatto, no?-

DUE MESI DOPO.

Siamo seduti nella casa del sindaco, siamo i ribelli riuniti in una grande sala seduti in cerchio.

È stato un mese tremendo. Non ho avuto un momento di pace, la mattina andavo a scuola, e i pomeriggio li passavo a cacciare per mezzo distretto,la notte studiavo.andavo a riunioni poi mi ribellavo. Ribellarsi nel senso che preparavo la guerra. Ognuno aveva il suo compito, io, Jhon e le feccie facevamo quello che ho nominato "lavoro sporco", attaccavamo alle spalle i pacificatori, mai uccidendoli e gli rubavamo armi. Li colpivamo alla testa con qualcosa di pesante in modo che quando si riprendevano avevano ricordi vaghi. Peeta, Bennet e quelli che io chiamo "quozienti intellettivi" erano costantemente in riunioni, organizzavano e studiavano piani d'attacco, discutevano il

99% del tempo, spesso su cose come quale lato della capitale attaccare o cose del genere.

Poi c'erano quelli che ho soprannominato "i copioni" che erano principalmente minatori, i quali costruivano armi (secondo gli schemi dei "quozienti" oppure copiando quelle dei pacificatori) o potenziavano quelle che "i ladri" (io e la mia squadra di feccie) avevano rubato.

L'atmosfera non era male, ognuno aveva qualcosa da fare ma per me era davvero troppo.

Jones finalmente ci raggiunge e si siede due sedie dopo la mia.

-Bene, ribelli- dice.

-Prima di parlare e iniziare i discorsi su quanto sia importante la ribellione e cose del genere, puoi dirci qual'è il motivo di questa riunione?- irrompo io infastidita. Quì l'unica che caccia sono io, e gli animali non si uccidono da soli.

-Katniss, calmati- mi riprende Marcus che è seduto alla mia destra.

-Katniss, se sei vai così di fretta salteremo quei discorsi-

-Ma grazie- borbotto a bassa voce.

-Siamo quì riuniti perchè io ho preso una decisione, vi prego ribelli di non sottovalutare questa questione-

-Sarebbe?- chiede Jhon dall'altra parte del cerchio.

-Il volto. Il simbolo. Il nome della ribellione- dice Jones, alcuni sbuffano altri sogghignano, io mi trattengo dal ridere.

-Ho deciso che il volto della ribellione deve essere uno di voi- dice.

Tutti si ammutoliscono.

-Mi sorprende il fatto che non abbia scelto di essere tu- dice uno delle feccie, Caleb.

-Caleb, potrebbe mai essere il volto di una ribellione un vecchio sindaco senza un minimo di talento?-

Quasi tutti scoppiano a ridere, io ridacchio.

-Allora chi lo sarà?- chiede Caleb.

-In realtà chi lo saranno- corregge Jones.

-Più di un volto?- chiede Steve il portavoce alle riunioni di tutti i minatori.

-Due, per l'esattezza- dice Jones.

C'è un minuto di silenzio, quasi come se Jones stesse per scegliere, ma lui ha già deciso. Credo anche di sapere chi saranno, Gale e Madge. Sicuramente.

-Peeta e Katniss- dice infine Jones.

IL RIBELLE (sequel to "IL RAGAZZO DEL PANE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora