Capitolo 37

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Stanchi, decidiamo di accamparci per la notte.
Con il mio nuovo arco prendo un fagiano, aiuto Jones e Watson che goffamente provano ad accendere un fuoco, e lo preparo con mia madre.
Siamo tutti seduti in torno al calore, ma nessuno apre bocca.
Proprio nessuno.
Nemmeno durante il viaggio.
Mi avvicino a carponi verso mia madre e scivolo in un suo abbraccio, lo desideravo da tempo ormai.
-È strano senza Peeta- sussurro.
Lei mi accarezza dolcemente i capelli e mi scioglie la treccia, per poi rifarla più ordinata.
Osservo le sue mani esperte mentre incrocia i miei ciuffi di capelli scuri.
-Lo rivedrai presto, sono sicura che gli manchi tantissimo anche tu piccola mia- mormora.
Inizio a fantasticare su Peeta, quando mi ricordo del CP.
-Il cercapersone!- esclamo tagliando il silenzio.
Mi alzo e mi fiondo sullo zaino a circa due metri da me.
Fortunatamente è ancora con la batteria al massimo, e credo sia lo stesso per quello di Peeta, essendo che non l'abbiamo usato.
Controllo l'orario, sono le 9:00 PM, spero solo che non sia già andato a letto.
Dopo un pó sembra che io abbia finalmente capito come mandare messaggi.
Inizio a scrivere -"Amore, sono Katniss, mi manchi tantis"-quando il CP esclama un Bip.
Ci riprovo, ma niente.
Poi capisco, il messaggio è troppo lungo. Scrivo -"Mi manchi. Ti amo -Kat "-
Prendo un bel respiro e invio. Almeno credo di averlo inviato.
(..)
Mi sveglio nel peggiore dei modi, con un "Bip" nell'orecchio.
Ieri mi sono addormentata con il CP fra le mani in posizione fetale.
Il CP ha suonato a pochi centimetri dal mio orecchio facendo saltare me ma anche gli altri.
Il bosco sembra essersi svegliato insieme a noi.
Osservo il CP con un sorriso da ebete sul viso, almeno credo, só solo che a forza di sorridere sento dolore alle guance.
Peeta mi ha risposta.
-Mamma!- urlo.
-Si?- mi guarda con sguardo interrogativo.
-M-mi ha risposto- balbetto dall'emozione.
-Che ha detto?- chiede.
-N-non lo so- ammetto.
-In che senso non lo sai?!-
-N-non ho ancora letto!-
-E cosa aspetti?!- mi incita.
Mi riprendo dallo shock e finalmente leggo il messaggio -"Ti amo anche io, torno presto, promesso"-
Lacrime iniziano a scivolarmi sulle guance mentre una grandissima voglia di abbracciarlo si impossessa di ogni cellula del mio corpo.
-Katniss- mi chiama Watson.
Alzo lo sguardo verso di lui asciugandomi le guance.
-Forse è meglio se andiamo- dice.
Annuisco e faccio forza per alzarmi.
Inizio a camminare verso il distretto 12, controvoglia, più camminiamo più sono lontana da Peeta.
(..)
Dopo aver preso Prim ci dirigiamo tutte verso la nostra, di casa.
Prim ha pianto di gioia quando ci ha visto, e pianto di tristezza quando ha chiesto con la sua vocina innocente -E Peeta?-
La casa è polverosa, nonostante siamo state poco fuori, senza Peeta sembra troppo vuota.
-Katniss, tu sistemi le tue cose?- mi chiede Prim dondolandosi sui talloni.
Sorrido. -Si paperella, stasera dormi vicino a me?-
Le si illuminano gli occhi. -Si! Mi manca tantissimo dormire vicino a te!- esclama venendomi ad abbracciare prima di andarsene in cucina.
Faccio per salire il primo scalino quando qualcuno suona alla porta.
È l'ora di pranzo, chi puó mai essere?
-Chi è?- chiedo senza aprire la porta.
-Catnip apri- dice qualcuno dall'esterno.

IL RIBELLE (sequel to "IL RAGAZZO DEL PANE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora