CAPITOLO10

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Quando apro gli occhi non sono in casa.
Non so dove mi trovo, l'aria puzza di chiuso nonostante sono all'aperto, il cielo é cupo e pieno di acqua e il terreno sotto i miei piedi é ricoperto di polvere e di alcune rovine che non riesco a decifrare, un chiodo quí, un mattone scorticato lá. Provo ad alzarmi e ci riesco ma mi fá male la schiena a causa dell'asfalto su cui ero poggiata. Scrollo della polvere dai miei vestiti e provo a passarmi una mano nei capelli ma incontro il soffice tessuto della benda che ho intorno il capo. Mi giro e vedo un bosco in lontananza, ho l'istinto di andare avanti ma vengo interrotta da una voce. Mi giro intorno ma non vedo nulla oltre l'asfalto.
-Katniss- dice di nuovo la voce.
Continuo a perlustrare ció che ho attorno senza risultati.
La voce continua a incitarmi con parole come "Dai! Ce la puoi fare! Puoi arrivarci! Non ti arrendere! Pensa! Rifletti!", ma io non so che fare.
Mi siedo sull'asfalto -accanto ad un impalcatura caduta e bruciacchiata- e mi concentro sulla voce.
Provo a percepire la posizione di chi parla, o almeno se la voce è maschile o femminile.
É maschile, e credo di averla giá sentita. Non é Peeta, o Gale. Non é nemmeno mio padre.
Socchiudo gli occhi e mi concentro.
Non é alla mia destra.
Non é a sinistra.
Non é dietro di me.
Guardo verso l'alto ma incontro solo le nuvole scure.
É sotto di me.
(..)
Apro gli occhi e mi metto seduta, ho il respiro pesante e il cuore mi batte all'impazzata.
Tasto con le mani la superficie del materasso che ora senza Peeta mi sembra fin troppo grande, troppo vuoto.
Il ricordo delle braccia di Peeta che mi circondavano la vita e che scacciavano gli incubi, mi provoca un acuto dolore al petto.
È forte. Troppo forte.
Il dolore sembra espandersi e ora lo sento anche nella spalla destra.
Ora anche alla pancia, poi il ginocchio e per finire alla testa.
Sto morendo? Forse.
Sento il sangue che si è ferma nelle vene.
I polmoni che appassiscono come una pianta nel deserto.
Non riesco a muovere le gambe ma sento lo stesso il dolore.
Urlo chiamando aiuto ma niente, chiamo Prim,mamma e anche Peeta. Non viene nessuno, la cosa peggiore é che sento alcune persone parlare giú nel salotto. Perché non vengono ad aiutarmi?
Urlo un'ultima volta prima che il dolore acuto mi arriva alla gola.
Poi il dolore scompare di colpo ma non vedo piú nulla oltre al buio.
Buio. Nessun odore, nessuna sensazione e nessuna luce.
Il nulla.
È questa la morte?

IL RIBELLE (sequel to "IL RAGAZZO DEL PANE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora