-Rivolta? Stai scherzando?- urlo contro Marcus.
-Kat non urlare! Sì, una rivolta! Una ribellione!- mormora guardandosi attorno. Io scoppio in una risata isterica e mi poggio una mano sulla fronte. Mi appoggio di peso contro il muro e scivolo a terra. Marcus si siede accanto a me.
-É una stronzata..- mormora.
-No, non lo é. Solo che siamo pochi. Non possiamo combattere- mormoro anch'io.
-Katniss... Jones (*il sindaco*) sta cercando soldati, ribelli-
-Non ne troverá mai- borbotto. Marcus scuote la testa.
-Ne ha giá un bel pó- dice. Mi giro di scatto verso di lui.
-Come scusa?-
-Le feccie sono ben disposte ad aiutarlo-
-Ma...-
-Katniss lo ha chiesto anche a me, ieri é venuto a casa mia-
-Davvero? Cosa ti ha chiesto di preciso?-
-Mi ha parlato dicendo che non possiamo continuare cosí e che c'é bisogno di una ribellione, ha detto che ha bisogno di giovani soldati, forti e con qualche dote, mi ha chiesto di diventare un...soldato ribelle-
-E tu? Cosa hai detto?-
-Gli ho detto che dovevo pensarci...volevo sapere prima la tua opinione-
-Secondo te lo chiederá anche a me e Peeta?- chiedo trasalendo.
-Ovvio, strano che non vi abbia fatto visita per primi-
-Non capisco..- ammetto.
-Kat, lui sá benissimo il tuo talento con l'arco, e sa che il tuo migliore amico sta lottando nell'arena, un soldato che vuole vendetta é ció di cui ha bisogno-
-E Peeta... lui é forte...e si sente in colpa per Gale...-ho pensato ad alta voce. Marcus ha annuito.
Metto entrambe le mani sulla fronte e respiro lentamente.
Troppe informazioni da assimilare.
Io non voglio una ribellione.
Ribellione, significa rivolta, rivolta significa guerra.
Io non voglio una guerra.
-Non diventeremo mai soldati, non ci sará nessuna ribellione- affermo alzandomi.
-Kat non é cosí facile...-
-A te piacerebbe una ribellione?- esclamo colpita.
-Non ho detto che mi piacerebbe....semplicemente non é una cattiva idea, Katniss ti immagini? Niente piú Hunger Games! Tua sorella non avrebbe piú il pericolo di essere mietuta! Non ci pensi? I tuoi figli penseranno ai giochi come una cosa passata, un brutto ricordo!- esclama mettendomi le mani sulla spalle.
Quelle parole mi hanno segnata. Niente piú Hunger Games.
Mi scrollo dalla sua presa e ritorno in classe.
Quando entro Peeta sta parlando con la professoressa di musica.
-Ah eccoti Kat! Ti ho cercato ovunque!- dice preoccupato.
-Si scusa, io e Marcus abbiamo iniziato a parlare e abbiamo dimenticato che avevamo solo pochi minuti- nel preciso momento in cui finisco di parlare entra Marcus.
-Di cosa avete parlato?- chiede la prof curiosa quando mi siedo.
-Musica- dico.
-Bene, adesso iniziamo la lezione-
(..)
Metto i libri nello zaino e aspetto seduta sul banco che anche Peeta finisca. Con la coda dell'occhio osservo Jhon. Sta parlando con Marcus e alcuni loro compagni. Dopo poco Marcus si avvicina a Peeta e gli dá una pacca sulla spalla.
-Amico, auguri per domani!- dice Marcus.
-Grazie! Ma domani non vieni?- chiede Peeta.
-No, io, Jhon e alcuni nostri compagni saltiamo la scuola, ci si vede dopo le vacanze!- dice andandosene.
-Auguri? Per cosa?- chiedo a Peeta.
-Domani é il mio compleanno- dice lui alzando le spalle.
-Davvero? Wow! Fai 17 anni, quindi!-
-Già! Ma non è niente di importante- dice lui stringendosi nelle spalle.
-Stai scherzando? É il tuo compleanno é importantissimo!- esclamo.
-Nella mia famiglia il compleanno non é niente di che...-
-Ma nella mia sí! Quindi domani sará un giorno fantastico!- dico, Peeta ridacchia. Mi giro verso Jhon che mi manda l'occhiolino. Esco di fretta.
Quando esco dalla classe Peeta mi raggiunge correndo e prende la mia mano.
-Cosa é successo?- mi chiede preoccupato.
-Ti spiego tutto a casa- affermo.
Il resto del tragitto é silenzioso e penso a come dirglielo e cosa dirgli.
Entriamo in casa e dopo aver pranzato salgo per prepararmi per i boschi. Prendo la giacca e lo zaino da caccia e scendo. In salotto Peeta é seduto sul divano a guardare la tv.
-Ti va di venire?- chiedo dondolandomi sui talloni.
-Certo!- si alza prende il cappotto ed esce con me.
Arriviamo vicino la barriera e la supero. Peeta la guarda con una strana smorfia e non si muove.
-Sú! Passa!- lo incito. Lui prende un bel respiro e la supera senza graffiarsi.
-Bravo! Non ti sei fatto male!- esclamo battendo le mani. Peeta ride.
Arriviamo nel cuore del bosco. A circa 300 metri dalla barriera e 500 dal lago.
Mi siedo e sistemo lo zaino con gli scoiattoli e il coniglio accanto a me.
-Allora, mi spieghi cosa é successo?- chiede Peeta sedendosi accanto a me. Sbuffo.
-Ehm...-
-Katniss!- mi richiama lui.
-Okay! Da quando Madge é stata... mietuta, il sindaco ha smesso di lavorare..- balbetto. Lui annuisce.
-Si, l'ho sentito dire-
-All'inizio non era niente di...grave, ma dalla morte di Madge- mi fermo e prendo un bel respiro -gira voce di una rivolta, una ribellione contro Capitol City e gli Hunger Games-
-Una rivolta? Continua...-
-Jones sta cercando soldati... ribelli-
-E dove li trova?- chiede ridendo.
-Li ha giá trovati un bel pò- dico abbassando lo sguardo.
-Cosa?! Stai scherzando?-
-Le feccie- dico disgustata.
-Oh..- dice Peeta grattandosi la nuca.
-Anche Marcus...Jhon-
-Marcus?!- esclama. Io annuisco.
-Peeta...verrá anche da noi, busserà a casa nostra chiedendoci di diventare soldati- lo guardo. Lui si alzato e sta camminando avanti e indietro.
-Cosa faremo?-
-Diremo di no, ovviamente- dico alzandomi. Peeta si é fermato. Mi sta guardando negli occhi.
-Io dirò sí- dice serio.
Il mondo mi crolla addosso.
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Ecco il primo capitolo!! ❤️
Spero vi piaccia!
Cosa farà Katniss?
Chi cambierá idea? Katniss diventerá un soldato? Peeta deciderà di tenersi fuori?
Cosa pensate di Marcus?
Ciaooo! 👋
-C 💎 (CONTINUO A 9 voti e un bel pò di commenti)
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IL RIBELLE (sequel to "IL RAGAZZO DEL PANE)
FanfictionQUESTA STORIA É UN SEQUEL primo libro: "IL RAGAZZO DEL PANE" secondo libro: "IL RIBELLE" terzo e ultimo libro: "LA FINE"