Capitolo 1328

834 49 19
                                    

E: scusa,ma....tu quando avresti chiesto la mia mano a mio padre?

La domanda di Emma mi fredda subito perché non me l'aspettavo: doveva iniziare proprio adesso a sentirsi a suo agio e a non preoccuparsi di esporre la nostra vita privata?

S: giusto. Ne avete parlato spesso del vostro matrimonio,ma non hai mai parlato di quel momento. Come ha reagito suo padre?

B: beh...

E: mio padre non ha reagito,perché lui non ha chiesto proprio niente.

S: quindi non ha chiesto la benedizione di tuo padre?

E: no.

S: allora non capisco Simone....come puoi pretendere certe cose,se tu per primo non le hai rispettate?

In questo momento vorrei sotterrarmi perché mi sono proprio infilato in un vicolo cieco e il fatto che Emma rincari la dose,mi rende la cosa ancora più difficile.

B: allora la nostra situazione é stata molto particolare. Lo sai anche tu Emma che non avevo programmato di chiederti di sposarti,non così presto almeno,e che comunque tuo padre avrebbe assecondato ogni tua scelta.

E: infatti io lo so,ma é solo per farti capire che magari potrebbe succedere ad Emily o magari anche ad Alex.

B: mi preoccuperó personalmente che non succeda.

S: io sono d'accordo sul fatto che i genitori debbano evitare che i figli facciano i loro stessi errori,se così possiamo definirli,ma anche se voi vi siete sposati e avete avuto un figlio quando ancora non avevate vent'anni,mi sembrate felici.

E: io lo sono e se tornassi indietro non cambierei nulla: forse abbiamo iniziato tutto di corsa,ma i nostri sentimenti erano veri e il tempo ci ha dato ragione.

Emma allunga il braccio,appoggiandolo sul bracciolo della mia poltrona e prendendo poi la mia mano: con delle parole del genere non riuscirei a resisterle nemmeno se lo volessi.

E: se Emily o Alex trovassero qualcuno che li ama tanto quanto Simone ama me,anche se ci fossero delle divergenze,io sarei felice per loro.

S: sono delle parole bellissime Emma. Simone stai riconsiderando la tua posizione?

B: purtroppo Emma ha questo potere su di me. Ovviamente io esagero anche per scherzare,ma ha ragione: se i miei figli fossero felici,lo sarei anche io.

S: quindi possiamo dire che nel giro di...minimo dieci anni,possono iniziare a farsi avanti dei fidanzatini per Emily.

B: no frena,non inizia a farsi avanti proprio nessuno: ora non esageriamo.

Tra dieci anni,Emily ne avrebbe avuti solo quindici e anche se avessi voluto avere una mentalità aperta come ha appena detto Emma,minimo le avrei fatto aspettare i diciotto anni per uscire con qualcuno.

S: ok,allora lasciamo da parte l'argomento figli per un attimo,visto che ti trovo molto toccato Simone. Parliamo di voi: l'anno appena passato non ha rappresentato solo dieci anni di carriera,ma anche di matrimonio.

B: tra meno di un mese sono già undici.

S: e te li sei ricordati tutti?

B: tutti e mi ricordo anche tutti i mesi.

S: sul serio?

E: confermo. Il tredici di tutti i mesi mi ritrovo qualcosa sul comodino: un cioccolatino,un fiore o un bigliettino.

Guardando Emma,riesco a vedere i suoi occhi brillare: non era mai stata una di quelle donne che se non ti ricordi una data,non ti parla per giorni,ma ero io a volerle regalare qualcosa,anche se piccolo.

S: com'é essere sposati da tanti anni? Ovviamente rispetto a coppie che stanno insieme da trenta o quaranta é niente,ma per dei ragazzi giovani significa molto.

E: sinceramente sembrano quasi non essere passati: per me é come se stessimo insieme da sempre e se dovessi immaginarmi la mia vita senza di lui,non saprei nemmeno da dove iniziare.

B: diciamo che con il nostro lavoro e due bambini,il tempo passa molto velocemente. Paradossalmente é stato più lento il periodo da quando ci siamo messi insieme alla nascita di Alex che tutti gli altri nove anni.

Non che il tempo passato con lei avesse perso importanza con gli anni,ma avere due figli davvero aveva reso la nostra vita molto più frenetica.

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 7Where stories live. Discover now