A tutti piace il muro, è ufficiale.

"Hai fatto sesso con Zayn?" Domanda serio.

"Non sarebbe sesso, ma amore perché io lo amo" alle mie ultime parole stringe di più.

"Quindi l'hai fatto sì o no?"

"Mi fai male Harry"

"Rispondi! "Urla talmente forte da farmi sobbalzare..

"N-no" rispondo impaurita.

"Bene, allora vediamo se quello che dici è la pura verità" sorride maliziosamente per poi buttarmi nel materasso ricoperto da lenzuola profumate.

"Harry, smettila per favore" una prima lacrima scende dal mio viso, ma lui me l'asciuga.

"Non piangere, saremmo una cosa sola e ti piacerà" Lo spingo leggermente e cerco di fuggire, però essendo lenta non ce la faccio in tempo.

Anzi, mi strappa immediatamente il costume da bagno che avevo addosso e rimango nuda davanti ai suoi occhi per la prima volta.

Con Harry mi sento più a disagio.

"Non voglio farlo"

Senza darmi ascolto entra in me con una spinta più che decisa che mi fa scoppiare..

Perché deve fare così? Perché? Perché mi sta facendo questo?

Le sue spinte non diminuiscono, ma aumentano sempre ...

sempre....

sempre più velocità e più intensità.

Provo disgusto. Non si è nemmeno messo il preservativo.

Quando raggiunge i punti molto sensibili mette troppa forza. Mi sembra quasi di svenire.

"Harry" Gemo lacrimante.

Per la prima volta da quando è entrato in me mi guarda e si avvicina per darmi un bacio a stampo che però rifiuto e quindi per punirmi tortura anche il mio clitoride violentemente. .

Può sembrare ironico, può sembrare tutto quello che volete, ma lo stupro non è piacevole.

Un conto è sapere di voler fare una cosa, ma se ti obbligano è orribile.

Ed è ancora più orribile se sai di provare ancora dei sentimenti per colui che ti violenta.

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Mi graffia la schiena volendo di più e quindi cerco di aumentare la velocità, finché veniamo e mi tolgo da sopra il suo membro.

Appena mi sto per coricare sfinita, mi prende per i capelli senza farmi troppo male e mi avvicina alla sua erezione. Sapendo cosa sto per subire sospiro e poi apro la bocca per succhiarlelo.

Mi sento usata.

Mi sento schiava.

Mi sento sporca.

Mi sento una prostituta.

Mi sento nulla.

Non mi sento Alex.

Dopo un paio di minuti finisco il mio "capolavoro" e chiedo ad Harry dov'è il bagno. Lui si alza e mi prende per mano e ci dirigiamo alla toilette.

Arrivati apre l acqua della doccia e mi prende in braccio per poi farmi scendere quando siamo dentro..

Inizia a massaggiarmi la schiena mentre la insapona. Stessa cosa fa per le gambe, per la pancia, il seno destro e sinistro, il collo, i piedi, l'intimità, il sedere, il viso e i capelli..

Mi sento di nuovo pulita e mi sento curata dal ragazzo che poco prima mi ha......be si. ...

quello.

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Non ci siamo rivolti la parola dopo che ci siamo lavati. Mi ha solo portato un paio di boxer neri e una maglia larga bianca.

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Arrivata alla sua camera da letto il cuore mi batte all'impazzata.

"Harry, potrei andare a casa ora?" sussurro mordendomi il labbro.

"Tu oggi in questo stato non vai da nessuna parte, rimani qui"

Faccio dei passi verso di lui e lo fisso.

"Cos ' hai da guardare? "

"Zayn si preoccuperà se non vado in Hotel e io non voglio" replico

"Non ti è bastata la lezione di oggi!?" urla prendomi per il braccio e facendo aderire i nostri corpi..

"No, dico solamente che verrebbe tutta la notte a cercarmi inutilmente Quando io sono al s-sicuro" sorrido falsamente.

Mi porge il suo telefono

"Chiamalo"

"Non so il suo numero a memoria" giro i pollici.

"Io ho il suo numero" dice

"Come fai a conoscerlo?" non risponde e quindi ne approfitto per cercarlo nella rubrica.

"Pronto"

"Ciao Zayn, sono Alex"

"Ciao Amore, dove sei finita? È da ore che ti cerco!"

"Scusa non volevo, ma devi stare tranquillo.  Oggi sono stata tutto il giorno con una mia vecchia amica e passerò la notte da lei, scusa ancora" replico con gli occhi lucidi. Non mi piace mentire.

"Tranquilla, ci vediamo domani mattina in spiaggia?" dice speranzoso.

"Siii" salto di gioia. Già mi manca.

"Allora a domani. Ti amo"

"Sì, a domani. Ti amo anch'io " alle mie ultime parole Harry prende il telefono e lo spegne per poi guardarmi infuriato.

"Dormi" ordina e per non farlo arrabbiare ubbidisco.


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