I love you, Alex

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"Entra pure eh" mi giro dall'altra parte, in modo da dargli le spalle.
"Sbaglio o questa è la mia stanza?"
"In realtà è la mia" ridacchia stendendosi vicino a me.
"Sì, ma la casa non è di tua proprietà" faccio la linguaccia.
"Andi ti ha fatto tanto male vero?"
"Nah"
Gli sposto dei ricci situati sulla fronte per poi darci un bacio sopra.
"Ti stanno crescendo eh" sorrido dolcemente.
"Già"
"Andiamo in bagno"
"Andiamo?"
"Andiamo"

"Mi hai portato qui solo per questo?"
Annuisco continuando a disinfettarlo lentamente.
"Sei molto concentrata" annuisco nuovamente. Cerco solo di non fargli male.
So che urlerebbe come una feminuccia e al solo pensiero mi vien da ridere.
No, forse no, però già me lo immagino,mi allontano ridendo come una scema.
"Ma che cavolo!" urlacchia.
Ha urlato!
"Ahhahahahaha"
Mi siedo per terra ormai rossa continuando finchè non ho più fiato e cerco di riprendermi.
Lui mi guarda stupefatto, ma divertito allo stesso tempo.
Dopo poco sbarra gli occhi e si alza per guardarsi allo specchio, sospettando delle mie capacità da "infermiera", penso.
Poi, sospira aggiustandosi il ciuffo e guardando verso di me, intimidendomi.
"Perchè ridevi?" mi tende la mano che afferro per alzarmi.
"Nulla di particolare in realtà" gli do un bacio sulla guancia per poi scappare in camera sua in cui vengo inseguita.
Questa volta ammiro il mio stesso riflesso nello specchio seguita poco dopo da lui che mi abbraccia da dietro, appoggiando la testa sulla mia spalla.
"Scusa" dice abbassando lo sguardo.
"Nulla" so che è dispiaciuto per quello che è successo alla festa.
"I 17 anni non sono poi così importanti, no?"
"Ci avevo messo un po' a organizzare la festa" sbuffa dispiaciuto.
"La festa era molto piacevole, l'unico problema è stato Jace o meglio Anderson che l'ha invitato. Alla fine la colpa non è tua, stai tranquillo" sorrido dolcemente.
"Ti piace?"
"Come?"
"Ti piace Jace?"
"No! E io non piaccio a lui!"
"Se lo dici tu!"
Mi giro verso di lui iniziando a baciarlo amorevolmente.
"L'unica persona" riprendo
"Che mi piace" prendo fiato
"Sei solo tu"
Mi solleva e incrocio le gambe su i suoi fianchi continuando a baciarlo fino a quando mi stende sul morbido letto.
Mi ricopre di mille baci per tutto il collo, cominciando a mordere e succhiare contemporaneamente un pezzo di pelle.
Ho bisogno di lui, di sentirlo vicino, voglio di più.
Gli tiro su la maglietta esplorando con le dita li addominali continuando a baciarlo.
Anche se ha un po' di muscoli non è uno di quei ragazzi con un fisico perfetto, ha i fianchi pronunciati e i suoi non si possono definire proprio pettorali.
Ma lo amo, lo amo nella sua perfetta imperfezione.
Arrivata ai suoi jeans glieli sfilo lentamente, ma quando tocca ai boxer se gli abbassa da solo impaziente.
Sorrido maliziosamente vedendolo così eccitato.
Lo ammiro scioccata, è così fottutamente bello.
"Siediti" eseguo il suo ordine per poi farmi togliere il vestito che ora avrei voglia di bruciare.
Mi stende nuovamente scatenando in me mille brividi.
Nell'esatto momento in cui mi vede in intimo si lecca le labbra per poi sussurare: "Non so dove tu abbia comprato questo reggiseno, ma te lo lascierò. Sei talmente sexy".
Senti chi parla.
"Rilassati" replica lasciando dolci baci dal seno in giù, fino ad arrivare all'interno coscia.
Guarda per un momento ogni punto del mio corpo tranne la faccia, il che mi fa sentire a disagio. Qualcosa non va?
Poi ricomincia facendo scivolare le mutande tra le mie gambe sino a farle ricadere sul pavimento.
D'istinto cerco di coprirmi, ma lui apre le mie gambe dicendomi di non vergognarmi perchè sono fantastica, il che è ancora più imbarazzante.
Divento rossa come un pomodoro quando prende la sua erezione tra le mani per unirci in un solo essere.
Mi toglie le mani dal viso dandomi un bacio a fior di labbra ed entra dentro di me rimanendo fermo per un paio di secondi che sembrano ore per abituarmi alla sua presenza.
In quel momento ci scrutiamo attentamente senza parlare. Le sue iridi luccicano di felicità, ma anche di tristezza, così sembra.
Ho paura che qualcosa non vada veramente, ma sarebbe troppo umiliante smettere adesso e non voglio.
Intreccia le sue mani alle mie per iniziare poi a entrare e uscire ripetutamente da me.
"Come ti senti? Se ti faccio male dimmelo" è da tempo che non facevo sesso e ora mi sento strana, provo un leggero fastidio, ma sto bene.
"Ssst...continua" annuisce obbedendo.
Dopo qualche minuto tolgo "l'intreccio delle dita" per passare ad aggrapparmi alla sua schiena e lo avvicino con le gambe volendo di più.
Ormai sento solo piacere e gemo quando in me si diffonde un magnifico calore.
"Alex..cazzo...sto per venire" alza gli occhi al cielo muovendosi velocemente.
Vorrei rispondergli, ma non ce la faccio.
"Sei...così...cazzo"
"Harry" ansimo.
"Ridillo...ti prego" e solo questione di tempo prima che ripeta il suo nome seguita dall'orgasmo.
Poco dopo viene anche lui esterefatto, appoggiandosi sul letto.
È sudato e respira affannosamente.
"Oh, piccola, è stato..."
"Magico" continuo arrossendo, per quanto mi sia possibile siccome sono già abbastanza calda.
Mi stendo sopra il suo petto sentendo il suo cuore martellare.
"Batte così forte" dico dolcemente baciandolo in quel punto.
"Per te, solo per te" sorrido.

Lo vedo entrare in cucina sorridente con solo i boxer.
"Cos'hai?" ridacchio.
"Nulla, sono felice" aggrotto le sopracciglia.
"Perchè te l'ho data?" ruoto gli occhi al cielo sedendomi per mangiare le patatine fritte.
"Ce ne una porziona sul tavolo, mangia se vuoi"
"Alex"
"Sì?"
"Non sono felice per quello, insomma, sì, lo sono. Per me non è stata una cosa da niente, è stato molto di più, capisci?" replica preoccupato della mia reazione.
Prima che possa rispondere mi squilla il cellulare che Harry prende, ma si rabbuia appena sa chi mi sta chiamando.
"Che vuole?"
"Chi è?"
"Zayn"
"Oh, non lo so. Dammi" mi porge l'aggeggio sbuffando.
"Pronto?"
Harry mi prende di nuovo il cellulare mettendo il vivavoce.
Che cazzo!?
"Ehi, tutto bene lì?"
"Cosa? Eh, sì"
"Emm..."
"Dimmi"
"Be'...insomma io"
"Zayn, dimmi"
"Vorresti uscire con me domani?" dice tutto ad un fiato.
"Sì, perchè no?" sorrido.
"Pensavo non volessi, ma l'altro giorno è andato tutto così bene tra noi che..."
"Sì ho afferrato il concetto, ci sentiamo per messaggio okay? Ciao" chiudo la chiamata velocemente senza aspettare risposta. Harry è talmente infuriato o almeno sembra dalla sua espressione.
"Harry io..."
"È andato tutto così bene tra di voi? Quando scusa?" aggrotta le sopracciglia.
"Sono uscita con lui l'altro giorno" meglio dire la verità e non avere rimorsi.
"Cosa!?"
"Che c'è di male?"
"Tu non puoi uscire con lui!" ribatte sempre più arrabbiato, ma non mi importa. Posso incontrare chi voglio e non ha diritto di decidere per me.
"È solo un mio amico ed esco con chi mi pare e piace!"
"Però a te non piace che io esca con le ragazze!"
"Infatti non ti dico mai nulla ed esci comunque e non alzare la voce con me in quel modo!"
"Tu con lui domani non ci esci"
"Invece sì" lo guardo con aria di sfida.
Si avvicina a passo svelto da me, facendo ritrovare il mio naso attaccato al suo e i fianchi prigionieri a causa delle sue enorme mani, che adoro.
"Lo vuoi capire che sei mia? Solo e soltanto mia?"
"E tu sei solo mio, solo e soltanto mio."
Non risponde.
"Harry..."
"Alex"
"Non puoi impedirmi di uscire con un mio caro amico"
"Ex" tossisce.
"Già, ma ora solo caro amico"
"Non lo so"
"Tanto ci vado lo stesso. Ti devi fidare di me, non potrei mai tradirti, capisci?"
"Non lo so"
"Non ti fidi?"
"Non molto"
"Okay" mi allontano leggermente guardandola sconcertata.
Faccio per andarmene prima di sentire il mio nome.
"Mmm?"
Mi giro per poi trovare le sue soffici labbra sulle mie.
Si stacca leggermente per sussurrarmi quelle parole che mon mi sarei mai aspettata di sentire da lui.
"Ti amo Alex"

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