Capitolo 81✔

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Sofia
Da Leonardo:
<Scendi. Sono giù >

Raccolgo alla velocità della luce lo zaino da terra e mi soffermo per pochi secondi di fronte allo specchio all'ingresso. Lego i capelli in un chignon disordinato con un carino scrunchies giallo che si abbina la camicetta giallo senape. Una volta assicuratomi che in me non ci sia nulla fuori posto, esco fuori casa per raggiungere Leonardo nella sua Microcar.

"Buongiorn.."- non appena prendo posto sul sedile,un forte odore di mela verde invade le mie narici -"No ancora una volta Leonardo? Fa schifo questa fragranza lo vuoi capire?"- dico esasperata riferendomi al deodorante per l'auto.

"Ci siamo svegliati con il piede sbagliato?"
Mi giro verso di lui e gli lancio uno sguardo abbastanza arrabbiata- "Come se avessi dormito..."

Leonardo si unisce al traffico dopodiché non perde tempo a chiedermi di più per quanto riguarda insonnia.

"Cosa c'era che non andava sta notte?"
"All'inizio nulla, calcola che mi ero addormentata dopo un po' di difficoltà. Poi ho ricevuto la chiamata di Benjamin.."-subito dopo aver pronunciato il nome di Benjamin, Leonardo si innervosisce.

L'espressione del suo volto cambia, e non in meglio.

"Spero che ti abbia chiamato per sapere come andato il viaggio e non per quello"- stringe forte il volante

"Mi ha detto che oggi lui e Federico sono a Palermo. Lui vuole parlare con me."- sposto lo sguardo sulla strada.

In macchina scende uno strano silenzio mai successo prima, stringe nervosamente le labbra e con gli occhi puntati sulla strada di fronte a se, sterza nell'altra corsia. Dopodiché lascia cadere la mano destra sulla parte inferiore del volante mentre con l'altra si mette alla ricerca del suo pacchetto di sigarette nel porta oggetti dell'auto. Riesco a vedere il pacchetto azzurro delle sue Camel fuori uscire dalla tasca del suo zaino, cosi mi avvicino ad esso e ne prendo con una insieme all'accendino.

"Cercavi nel posto sbagliato. Tieni"

Leonardo mi guarda senza dire nulla ma poi annuisce ringraziandomi mentalmente. Posa quel cilindro in mezzo alle sue labbra screpolate e lo accende. Aspira e lascia uscire un carino e perfetto anello di fumo dalle sue labbra.

"Non permetterò che ti faccia stare ancora male"- esclama dopo quel silenzio- "Dove è stato in questi anni? Non può tornare e rimettere sottosopra la tua vita."- aggiunge

Gira la sua testa verso il finestrino alla sua sinistra per far uscire il fumo, che precedentemente aveva aperto.

"Mi ero sbagliato quando ti ho portato a Milano. Pensavo che dietro ci fosse sola una paura che ha causato tutto, invece c'è molto di più. E' tutto supera un limite."- borbotta aspirando un ulteriore tiro- "Che intenzioni hai tu?"- mi guarda

Ingoio quel cumolo di saliva creatosi nella mia bocca e nervosamente inizio a mordere l'interno nella mia guancia. Leonardo getta la chicca finita fuori e porta su il finestrino, rilasciando l'ultimo tiro all'interno della macchina. Il fumo si disperde un po' ovunque ma poco dopo svanisce nell'aria presente li dentro.

"Quindi?"-borbotta muovendosi sul sedile per trovare una posizione comoda.

"Ascolterò cosa ha da dirmi"- sussurro vaga

"Non intendo questo "-frena non appena raggiungiamo il semaforo.

Si gira con tutto il corpo verso di me e incrocia le braccia in attesa che io parli. Ma io non rispondo, perché sostanzialmente non so che dire.
Mi limito a sospirare ma a lui sembra proprio non andargli giù-"Dimmi che ti passa per la testa"- dice abbastanza frustato.-"Sofia se lui non è padre, hai intenzione di tornare da lui? Lo perdonerai? "- il suo tono di voce si alza insieme alla sua agitazione.

You & I || Federico RossiWhere stories live. Discover now