Capitolo 62✔

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Sofia
Ore 18:00
Torno a casa, presa da una brusca tristezza.
Sentimento che mi aveva accompagnato per tutto il pomeriggio, sentivo come se nulla stesse andando per il verso giusto e ciò mi faceva sentire spaesata.
Un po' come sono ora, spaesata. So di aver bisogno di lui perché è l'unico a sapersi ingarbugliare tra i miei pensieri e metterli a tacere.

"Sei a casa?"- la testa di mio fratello sbuca dalla cucina.
"Si sono arrivata ora"- poggio le chiavi di casa sul mobiletto e mi avvicino a lui.
Sussurro senza far trasparire alcuna emozione un 'ciao' per poi lasciargli un bacio sulla guancia.
"Salgo su"- continuo

Raggiungo il piano superiore e mi dirigo in camera mia. La stanza è perfettamente sistemata e le finestre socchiuse, come piace a me. È passata mamma?
Prendo un respiro profondo a pieni polmoni e mi distendo sul letto. Una volta che la testa entra a contatto col cuscino, le lacrime trovano strada lungo il mio viso.

Non vorrei piangere, vorrei sembrare forte... ma mi basta un minuto da sola per dar di nuovo vita a quella parte fragile di me. Con la rottura, sono diventata molto più fragile e vulnerabile ecco perché basta un soffio di vento per far cadere la mia grande torre di carte. Federico è l'unico che sa riprendermi e farmi andare avanti, nonostante lui sia stato colui che mi ha uccisa.

"Sofia? Posso entrare?"
Mio fratello si posiziona sulla soglia della porta e mi guarda con i suoi occhi da cerbiatto.

Non rispondo, mi limito a annuire.

"Ne vuoi parlare?"
Mi raggiunge sul letto e siede a gambe incrociate su di esso.

Scuoto la testa e socchiudo gli occhi.

"Che ha fatto Federico?"- stringe le sue mani in due pugni trattenendo la rabbia.
"Come lo sai?"- mormoro
"Sono tuo fratello"

Lo guardo dritto nei suoi occhioni castani e interrotta più di una volta dai miei continui singhiozzi,gli racconto della chiamata.

Mi sta ad ascoltare, attento, un po' come se stesse cercando di capire anche le mie emozioni più nascoste. Stava scavando dentro di me.

"Che la sua è una scenata di gelosia, è sicuro.Ma la tua amica poteva evitare di dire ulteriori dettagli che non servivano"- dice una volta terminato.
Sospiro intristita e mi alzo dal mio letto.
Nervosamente faccio avanti e indietro percorrendo il tragitto tra il letto e la finestra mentre mangiucchio involontariamente le unghie delle mie mani.

"Io..."-inizio a parlare quando vari bip iniziano a sentirsi.

Sposto l'attenzione su mio fratello, il quale però indica il mio computer illuminato. Cammino verso la scrivania dove c'è il computer e sullo schermo vi è un videochiamata in entrata da Federico

Mi giro di scatto e presa un forte attacco di panico, guardo fisso mio fratello. Lui non perde tempo e mi raggiunge.
"Accetta,no?"- dice con noncuranza
Sgrano gli occhi e scuoto la testa -"Non se ne parla"
Mio fratello sbuffa rumorosamente e avvicina il suo indice al pulsante invio.
"Che fai?"- urlo.
"Ho rispondi tu o rispondo io"- dice diretto.
Lo guardo preoccupata ma poco dopo annuisco incerta-"Senti però rimani qui"
"Certamente, non avevo intenzione di andare da nessuna parte"- mi rassicura, accompagnandomi sul letto.

Mi siedo a gambe incrociate al centro del letto e posiziono il computer di fronte a me.
Mio fratello prende posto dietro il computer e sfoggia uno dei suoi sorrisi.

Prendo un respiro e trattenendo il fiato, accetto la chiamata.

"Sofia?"- sussurra meravigliato nel vedermi -" non ci speravo più"- sospira poco dopo.
Accenno un sorriso e sussurro "Sono qui, dimmi"

You & I || Federico RossiWhere stories live. Discover now