Capitolo 43✔

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Sofia
Mi sveglio a causa di versi animaleschi provenienti accanto a me. Apro gli occhi e vedo mio fratello su di me che puzza di alcool.
Sbuffo rumorosamente e lo sposto nell'altra parte del letto, provocando un urlo da parte sua.

Mi metto seduta sul bordo del letto e guardo l'orario.

Le 10:00. Ho saltato scuola,ancora una volta.

Mi alzo e mi incammino verso camera mia dove Corinne però non c'è. Ha lasciato un biglietto sul letto con su scritto :"Sono andata a scuola. Mi ha costretta mia madre.Ti chiamo appena esco."

Sospiro e scendo giù, per preparare la colazione.
Metto sul fornello un pentolino con il latte per i cereali e accendo la macchinetta del caffè per il mio caffè macchiato. Apparecchio la tavola con le tovagliette da colazione in plastica, su i quali posiziono un cucchiaio e un coltello per la marmellata. Al centro metto il pacco di cereali al miele e cioccolato e il succo all'arancia.
Dopodiché, dopo che latte si è ben riscaldato e il caffè è pronto sul tavolo, salgo su.

Entro in camera del mio caro fratello e inizio a chiamarlo.

"Alzati. Prenditi qualcosa su"- lo muovo ma lui sembra non interessargli. Continua a dormire.
"Emanuele, alzati basta."- provo a spingerlo per terra.
Ecco che in quel momento apre velocemente gli occhi.

"Preferivo quando non mi parlavi. Almeno non ci rompi le palle."- si alza lentamente.
"Su scendiamo. C'è il latte caldo. Mangi qualcosa e poi se vuoi dormire fa pure."- gli do la mia mano e lui la afferra per poi scendere insieme.

Entra in cucina e i suoi occhi si illuminano.

"Ti amo"- borbotta per poi sedersi a tavolo prendendo tra le mani il tazzone di latte caldo.
"Mangia i cereali."- sposto i cereali di fronte a lui.
Lui annuisce, così poggia la tazza e versa una quantità enorme di cereali. Veramente troppi.

Ma non dico nulla questa volta.
Lo lascio mangiare tutti quei cereali immersi nel latte. Io bevo il mio caffè macchiato ma la giornata non può iniziare se un messaggio o una chiamata improvvisamente rovini la mia colazione.

La suoneria del mio IPhone rimbomba in salone, così mi alzo e mi avvicino al telefono sperando che sia Federico, invece no...

*inizio chiamata *
Io:"Pronto?"
Asia:"Hey sono io. Tutto bene?"
Io:"Ciao Asia, sto bene. Perché?"
Asia:"No oggi dovevamo organizzarci per la festa. Martino mi ha detto che vieni."
Io:"Non ho dato conferma a Martino ma...si credo di venire"
Asia:"Bene quindi all'uscita di scuola, andiamo?"
Io:"Non sono a scuola. Questo pomeriggio possiamo uscire."
Asia:"Perfetto. A dopo"
Io:"A dopo Asia"
*fine chiamata*

Termino la chiamata e raggiungo mio fratello in cucina.

"Chi era?"- chiede.
"Asia"
Mi guarda per pochi secondi e dopo annuisce.
"Parli con Asia e non ti parli con Alessia?"
"Asia non c'era quella sera. Non sapeva nulla"- puntualizzo.
Lui sospira e fa spallucce.
"Stai attenta"- dice poco dopo.
"Non ho intenzione di andare alle festa per Michele. Lo faccio per svagarmi. La mancanza di Federico mi uccide."- mi alzo dal tavolo e salgo su.

Michele non è più un problema per me.
Sono andata avanti anche grazie a Federico.
Ho riscoperto cosa significa amare, fino alla fine, fino alla follia.
Io e Michele avevamo tutto, eravamo tutto ma lui è riuscito a rompere quel piccolo tutto.
Certe cose non si posso ricostruire facilmente.

Voglio andare a questa festa per dimenticare il dolore. Voglio andare a questa festa sentendomi la più bella di tutte, entrare lì dentro e ballare con una bottiglia di birra in mano, ubriacarmi fino a vomitare l'anima per scordarmi la sua mancanza fino a dentro le ossa, dentro lo stomaco, dentro mia testa. Voglio dare un fine momentanea a tutto.
So che è sbagliato, è la scelta più sbagliata che io possa fare. Ma sento come se è la cosa giusta da fare.
Anche se poi non la sarà.

Apro l'anta dell'armadio alla ricerca di un jeans e una maglietta che in seguito poggio sul letto disfatto.

Fatto ciò, informo mio padre.
*messaggi*
A Papi❤️
<<Papi, oggi posso andare in giro con Asia? Vogliamo comprare qualcosa per la festa>>
<< A proposito, i biglietti?>>

*sta scrivendo*

Aspettiamo i messaggi più lunghi della storia .
******
Da Papi❤️
<<Asia? Sono felice che siete tornate amiche. Va bene per questo pomeriggio>>
<<Il concerto non è un argomento di cui ne possiamo parlare via messaggi.>>

Riguardo diverse volte quei messaggi e sospiro ogni volta. Dopo ieri sera,mamma non dirà mai di sì ed io non posso perdere il concerto di Federico. Non posso.

Il campanello suona. Credo che sia Asia.
Scendo giù e mi avvicino alla porta.

"Ciao Sofia"- Asia è lì davanti.
"Ciao Asia"- la faccio cenno di entrare.
Mette un piede dentro casa e esclama:
"È diverso qui."- si guarda intorno
"Era giusto cambiare tutto"- borbotto.
Annuisce.
Indosso un giacchino nero e una volta pronta, ci dirigiamo fuori.

"Ci sono diverse cose da fare"- porta indietro i suoi capelli lunghi- "e dobbiamo farle tutti"
"Non ci sono problemi. Cerchiamo di fare tutte cose velocemente e bene"

Lei annuisce e iniziamo a camminare lungo la mia strada.

"Sono felice di passare questo pomeriggio con te"- mi sorride
"Anch'io Asia"

******
Hola❤
Spero vi sia piaciuto lo stesso👑

You & I || Federico RossiWhere stories live. Discover now