Capitolo 61✔

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Corinne
"Sofia?"- sussurro con il fiato corto-"Sono stanca"- mi fermo qualche passo dietro di lei.

La mia amica si gira di scatto e porta le mani in aria.

"Ascolta. Abita in quella casa, riesci a fare gli ultimi due passi?"- dice scocciata indicando la casa.
"No"- borbotto esasperata-"Ti avevo detto di prendere l'autobus cazzo"

Sofia rotea gli occhi e incrocia le sue braccia.

"Senti io vado, quando dici tu ti alzi il culo e vieni"
Rimango a fissarla, ferita anche a causa del suo tono di voce. Lei si allontana sempre di più da me e si avvicina a quella grande villetta moderna.

Una di quelle che si vedono nei film americani,di legno chiaro e tetto spiovente. Una villetta da persone con la puzza sotto il naso, infatti ci troviamo in un quartiere di Palermo dove la maggior parte delle persone sono così, semplicemente figli di papà.
Chissà cosa ci trova in Leonardo...

Di punto in bianco il mio telefono inizia a vibrare più di una volta, indicando l'arrivo di diversi messaggi.
Accendo il display e nell'anteprima spicca il nome di Benjamin. Sono quelli che attirano immediatamente la mia attenzione.

*messaggi*
Benjamin: hey, siete stupende.
Benjamin:conferma anche Federico
Benjamin:dove state andando di bello??

Inevitabilmente sento un macigno in gola che mi rende difficile respirare. Ho paura di dire la verità a causa di una loro eventuale reazione. Soprattutto quella di Federico per Sofia.

Alzo lo sguardo alla ricerca di Sofia, ma lei è già entrata all'interno della villetta,il cancello è spalancato.

*bisogno dire la verità. Anche se a volte può fare male*

Abbasso lo sguardo sul telefono e lascio che le mie dita e il mio cuore scrivano per me.

A Benjamin❤️
<<Hey, stiamo andando al mare per festeggiare la fine degli esami. Ci saranno anche i ragazzi, compreso Leo>>
Fisso per pochi secondi il messaggio, incerta se inviarlo o meno, ma poi mi faccio guidare dal buon senso e invio il messaggio.

Sofia
Mi sporgo verso il campanello e suono ben due volte.
Ad aprire la porta è un piccolo esemplare di Leonardo assonato.Come può essere carino in ogni istante, in ogni attimo della sua vita?

"Ti ho svegliato?"- chiedo tenendo lo sguardo basso.
"Mi ero appisolato sul divano"- sussurra con la voce impastata dal sonno.
"Perdonami"- mi mordo l'interno della guancia dispiaciuta.
"No tesoro, sono felice di vederti. Che scherzi"- mi accarezza dolcemente il viso.

In quel momento mi affianca la mia migliore amica, la quale appena vede Leonardo, aggrotta leggermente la fronte.

"Buon pomeriggio Leonardo."- lo scruta -"Possiamo entrare?"- chiede indifferente.
Leonardo si allontana dall'entrata e ci da la possibilità di entrare in casa.

Non era per nulla cambiata. Era sempre la stessa, le pareti bianche e altre in legno chiaro, i mobili super moderni, ampie finestre che illuminano la casa in ogni suo angolo e Haz il suo piccolo cagnolino.

"oh mio dio, Haz?!"- esclamo mentre lui corre verso di me.
Haz era cambiato.
Era molto più grande ma i suoi occhi erano sempre vispi e il suo odore era quello di sempre.
"Nemmeno lui ti ha dimenticato"-sussurra Leo, guardando la scena con gli occhi inteneriti.
Gli sorrido dolcemente e stringo forte a me Haz.

"Che razza di nome è Haz?"- borbotta la mia amica posta dietro di me.
Leo scoppia a ridere e mi guarda cercando il mio sguardo.
"Il nome glielo diede Sofia. La sua fissazione per i One Direction,ai tempi,aveva raggiunto un livello molto alto. Calcola che il mio cane si chiama Haz, la tartaruga Nello e il gatto Tommo"- ride ed io insieme a lui -"Ancora ora?"- mi rivolge la parola.
"Da sempre e per sempre"- gli sorrido

"Siete raccapriccianti"- la mia amica mormora alle mie spalle ma per fortuna l'unica a sentirla sono io, che le lancio uno sguardo confuso.
Qual'è il suo problema??

"Bene, allora mi preparo e andiamo?"- mi chiede.
Annuisco e porto Haz in braccio.
"Io, Haz e Corinne riusciamo a stare senza di te"- dico avvicinandomi al divano.
Corinne mi raggiunge e si siede sul braccio del divano con noncuranza.
"Oh si, vai pure"- Corinne gli fa cenno di salire.

Così Leonardo sale su e nel piano inferiore cala il silenzio.

"Cazzo hai?"- gli rivolgo uno sguardo arrabbiato.
"Ma tu hai visto come ti sta appiccicato?"- indica le scale.
"Siamo amici."-esclamo.
"Gli amici non fanno così"- sospira.
Attorciglio le sopracciglia confusa ma poi decido di lasciar perdere.

Ad un tratto la suoneria del mio cellulare,ovattata in borsa, rimbomba in stanza. Stranita di chi possa essere, rispondo alla chiamata.
*inizio chiamata*
Io:"Pronto?"
Federico:"Sono io"
Io:"Amore, cia..."
Federico mi interrompe
Federico:"Non chiamarmi amore"
A quella parole sento il cuore fermarsi.
Io:"Che ti prende?"
Federico:"Dove sei?"
Ora il cuore sembra riprende i battiti, ma accelerano più del dovuto.
Io:"Da Leonardo"
Federico:"Da quello che era con te no?"
Il tono della sua voce è freddo e distaccato.
Io:"A scuola? Si è lui"
La chiamata sembra interrompersi a causa di alcuni secondi di silenzio e per questo che chiedo..
Io:"Ci sei?"
Federico:"Perché non riesci a capire che quello ti sta addosso?
Io:"Federico siamo amici"
Federico:"Amici? Amici? Secondo me se tu gli daresti la possibilità, ti metterebbe immediatamente le mani addosso"
Io:"Ti rendi conto di cosa stai dicendo?"
Sento la rabbia salire.
Federico:"Ti sto solo mostrando la verità"
Io:"Mi stai facendo una scenata di gelosia a telefono Federico. È questo quello che stai facendo"
Federico:"non dire cazzate"
Io:"Oh no sto dicendo la verità, ma sei troppo impegnato ad urlare per renderti conto di quello che dici. Quindi per favore prima calmati e quando sarai calmo, solo in quel caso, mi chiami. Ciao Federico"
*fine chiamata*

Chiudo la chiamata e rimetto il telefono in borsa.

"Avete litigato?"- mi chiede la mia amica .
"Ha ripetuto le tue stesse parole"- faccio spallucce.
Corinne sospira e mi guarda dispiaciuta.
"Non è colpa tua"- cerco di trovare un modo per scusarmi per la mia freddezza ma non riesco a non essere infuriata con Federico.
"Si invece"- deglutisce-" poco fa mi aveva scritto Benjamin ed io gli ho detto tutto. Senza omettere nulla. Forse dovevo evitare di parlare di Leonardo" abbassa lo sguardo

Guardo Corinne e sospiro cercando di trovare tranquillità.

"In un modo o nell'altro avrebbe saputo."- borbotto

Lo scricchiolio delle scale riporta la mia attenzione su Leonardo che scende le scale.
Indossa una lunga maglietta nera e dei bermuda bianchi che sembrano calzargli a pennino.

"Andiamo?"- sfoggia il suo sorriso.
"Andiamo"- mi alzo in piedi, seguita da Corinne.

Federico 
"Fanculo"- lancio il telefono sul letto.
Sbuffo e do un leggero pugno sulla mia coscia . 

"Che succede?"-mi chiede Ben entrando dentro camera mia con del cibo .
"Abbiamo litigato. Ora sta Leonardo Da Vinci"

Sentendo il nomignolo dispregiativo di Leonardo, Benjamin scoppia a ridere.
Io non bado a lui e mi alzo dalla poltrona in cui ero seduto. Mi avvicino alla finestra e noto solo ora di avere un respiro irregolare. 

"Ma ti posso fare una domanda?"- Benjamin prende posto sulla poltrona in cui ero seduto io.
Mi giro verso di lui e annuisco per farlo parlare.
"Ti fidi di lei?"

Ma che domande sono?

"Si certo che mi fido. Della sanguisuga no"- mi strofino nervosamente le mani sul viso
Ancora una volta Benjamin ride al sentire 'sanguisuga' ma questa volta riceve un mio sguardo minaccioso.
"Ok, ok."- si alza e si avvicina a me. Porta le sue mani sulle mie spalle, crea un contatto visivo tra di noi -"Vi siete promessi un amore eterno e grande, vi siete e vi state amando, nonostante tutto, perché una tua scenata deve rovinare tutto??"
"Me la porterà via"- abbasso la testa.
"Sei Federico Rossi, nessuno ti ha mai portato via nulla. Hai sempre vinto tu, anche questa volta sarà così"- detto ciò mi stringe forte nelle sue braccia.

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Heii
Spero vi sia piaciuto 🌷

You & I || Federico RossiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora