Capitolo 71✔

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Sofia
Ogni minuto che passa da quando Federico ha lasciato la camera di hotel sembra essere infinito, precisamente 25 minuti sono trascorsi ed io non ho smesso nemmeno un secondo di fissare il display del mio cellulare, aspettando una sua chiamata.

Trattengo il fiato da 25 minuti e mi chiedo io faccia ancora ad essere viva. Giuro, dalle mie narici non passa nulla. Io non riesco a percepire l'aria entrare nei miei polmoni.

Tutto ciò termina quando una chiave ruota nella serratura della camera. Velocemente mi metto a sedere sul divanetto e incrocio le mie gambe, dando l'impressione che per tutto il tempo io sia stata così, quando in verità gironzolavo nel terrazzo, mangiucchiando le unghie nervosamente.

Federico rientra in camera e poggia chiavi, telefono e portafoglio sul comodino. Dopodiché mi raggiunge fuori e poggia i sacchetti sul tavolino di legno nel completo silenzio.

Speravo in un bacio, ma nulla. Si mette a sedere di fronte a me, sulle poltroncine, senza badare al mio sguardo che è fisso su di lui.

Mi bagno le labbra e tiro verso di me il sacchetto con all'interno il vario cibo. Esco fuori i due panini e le diverse porzioni di patatine. Sulla carta che circonda i nostri panini vi sono delle iniziali,credo per distinguerli. Così io prendo il mio.
Lo scarto e sorrido appena noto che aveva azzeccato il mio panino preferito.
Lo guardo sorridente ma lui, ancora una volta, sembra non interessargli. È nei suoi pensieri.

Prende il suo panino tra le mani e lo addentata mentre io mangio inizialmente un patatina accompagnata  alle diverse salse.

Sposto lo sguardo sul panorama e noto che molte persone sono dirette tutte nello stesso posto.
Chissà perché? Non faccio tanto caso e concentro la mia attenzione sul panino.

Federico non ha intenzione di parlare quindi lo faccio io, molto preoccupata delle conseguenze.

"Federico" -sussurro timidamente.
Poggio il panino sul tavolo, accanto alle mie patatine e pulisco la bocca prima di continuare a parlare.
"Va tutto bene?" -continuo

Sposta lo sguardo su di me e invece di rispondere poggia il suo panino e porta alla bocca la bottiglia di birra. Ancora una volta non risponde.
"Non rispondere è diventata  una moda?"- la mia voce si alza e la mia faccia sembra andare a fuoco.

Mi alzo,frustata dalla situazione, e inizio a fare avanti e indietro.

"Mi fai venire il mal di mare"-mormora spostando la bottiglia dalla sua bocca.
"Guarda quanto me ne importa"- spunto acida.

Continuo il mio tragitto e sbuffo rumorosamente.
Federico, con la sua aria di menefreghista, continua a sorseggiare la sua birra, cosa che in quel momento mi da tremendamente fastidio. Ecco perché mi avvicino a lui e gli strappo la bottiglia dalle mani.
L'espressione sul suo viso è un misto di confusione e rabbia, e la racchiude in uno enorme sbuffo.
Ma io questa volta, come lui, me ne frego.

Poggio la bottiglia sul davanzale e in seguito, dandomi una leggera spinta,mi siedo su quel bordo che divide noi da fuori.

Ma appena faccio ciò, sento Federico tossire bruscamente e correre verso di me.

"Scendi"-mi ordina.
Lo ignoro e continuo a guardare le strade che da qui sopra sono minuscole.
"Ti ho detto scendi"-continua ma io faccio finta di niente-"Hey, mi ascolti?"- il suo tono di voce si fa più duro e freddo.
Ecco che in quel momento, mi giro di scatto verso di lui e rispondo a tono.
"Come ci si sente eh? Tu parli ma l'unica cosa che ricevi sono le spalle o quando sei fortunato uno sbuffo. Come ci si sente?"- alzo le mani in alto, ormai urlando.

You & I || Federico RossiWhere stories live. Discover now