Capitolo 66✔

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Sofia
Durante la notte mi sveglio più volte, riprendendo il sonno in seguito. Tranne quest'ultima volta.
Mi sveglio di soprassalto a causa di intense vampate di calore, scrollo le coperte da dosso ma non trovo sollievo. Mi agito nel letto ma solo appena incontro il piede di Giulia, ricordo che accanto a me c'è anche lei. Decido di non muovermi ulteriormente per non svegliarla e alzarmi dal letto.

La sveglia sul comò segna solo le 4:00 del mattino.
Sospiro rassegnata all'idea di dormire e mi incammino verso la porta, la quale è chiusa.

Porto la mano sulla maniglia e cercando di non far rumore, apro la porta che però scricchiola in una maniera assurda. Mi maledico mentalmente e mi fermo a metà, ecco che sono costretta ad attraversare un minima fessura. Allungo la gamba come se ci fosse un ostacolo e cerco di uscire dalla stanza.
Una volta raggiunto il corridoio, mi affretto a scendere le scale. 

Arrivata al piano inferiore,noto che la porta scorrevole della veranda della cucina è aperta del tutto e le tende sono chiuse. Era una cosa che faceva mio fratello, quando a tempi per andare alle feste scappava dalla porta della cucina dato che non aveva mai provato la brezza di buttarsi dalla finestra di camera sua. Un pazzo, si, lo pensato anch'io. Lo penso tutto ora quando questo ricordo mi riaffiora.

Afferro un cuscino dal divano e decido di portarlo fuori con me.

Appena metto piede fuori, un venticello freddo mi scompiglia i capelli e mi accarezza il viso. Accenno un sorriso a causa di quella sensazione unica e prendo posto su una delle sdraio nere e bianche di mamma. Prendo il telefono e imposto una canzone della mia playlist per farmi compagnia al sorge dell'alba. Fatto ciò, lascio il telefono sulle mie gambe scoperte che però rimane accesso lasciando visibile la mia schermata di blocco.

Una cosa che attira la mia attenzione però è la data.
Oggi è la data del concerto. Non ci posso credere che già siamo arrivati. Ne parlavamo tanto e abbiamo progettato tante cose per questo giorno, ora ci ritroviamo a viverlo. È un emozione unica.

Trasportata da queste 'vibrazioni positive', socchiudo gli occhi in cerca di pace.

Mi rannicchio su me stessa e poggio la testa sullo schienale.
Mi faccio trasportare dai rumori strani della natura che sembrano conciliare i miei pensieri e permettermi di ritrovare il sonno perduto.

******
"Ehi,piccola?"

Sento una mano sul mio viso per poi delle labbre appoggiarsi sulle mie.
Sussulto ma non appena vedo Federico mi rilasso così da ricambiare il bacio.
Ci allontaniamo e finalmente incontro i suoi occhi.

Sono cosi belli!
La luce del sole fa si che brillano e lo stesso tempo intensificare il colore.

Gli sorrido e noto che sono ancora fuori al balcone rannicchiata sulla sdraio.

Mi stroppiccio gli occhi e poso lo guardo su Federico seduto vicino a me con un sacchetto e due tazze.

"Amore che ci fai qui?"-dico con un filo di imbarazzo dato il nomignolo.
"Volevo fare la colazione insieme a te dato che ieri sei scappata da me"- sventola il sacchetto delle brioche.

Scuoto la testa ridacchiando per poi appoggiare le mie labbra sulle sue.
Appoggia una mano sulla mia guancia così da farsi che il bacio si approfondi.

Ci allontaniamo quando il fiato ci viene a mancare e appoggio la testa sulla sua spalla .
"Vorrei avere questi buongiorni più spesso..."-sospiro.

Mi guarda per pochi secondi come se stesse preparando la risposta da darmi ma preferisce annuire sfoggiando il suo magnifico sorriso

"Hai ragione, ma purtroppo non è facile"- abbassa lo sguardo sentendo un po' come se fosse colpa sua.
Appoggio la mia mano sul suo viso e accarezzo con l'indice la sua guancia.
"Non importa, non è colpa tua. A me basta stare con te e viverci"- lo rassicuro.
Sforza un sorriso e mi consegna la mia tazza e la mia brioche per poi addentare la sua.

Io mi decido di bere inizialmente la mia tazza di tè caldo, così poggio il sacchetto sulle mie gambe scoperte e porto alle labbra la tazza bollente.

Un silenzio più tosto strano cala tra di noi e da modo ai nostri pensieri di riaffiorare. Federico dopo essere stato sulle sue, si decide di parlare.

"Mi sono assicurato di avere le prove di pomeriggio tardi, così da poter stare tutto il giorno insieme. A te va bene?"- mi rivolge lo sguardo.

Resto immobile inizialmente ma poi decido anch'io di guardarlo.

"Io oggi devo incontrare il gruppo. Non possiamo stare insieme Fè"- lo guardo rattristita.
"Cosa?"
Il suo tono di voce è del tutto diverso, più duro. Sposto l'attenzione altrove ma il suo sguardo è sempre fisso su di me.
"Tu vuoi stare con loro, invece con me?"- alza la voce.
"Non è una scelta. Abbiamo programmato questo incontro da molto"- uso il suo stesso tono di voce.
"Si ma si direbbe che sono il tuo ragazzo e non ci vediamo da settimane."- si alza dalla sedia, tenendo sempre lo sguardo fisso su di me.
"Lo so Federico, ma possiamo stare insieme dopo."

Dalla sua bocca esce una risata ironica e scuote la testa.

Fa per andarsene ma io lo fermo..

"Federico ti prego"-dico.
"Sofia.."-sussurra liberandosi dalla mia presa che evidentemente non era forte.

Entra dentro casa lasciandomi li,sola.

Sento il portoncino chiudersi e la sua macchina mettersi in moto e sfrecciare via.

Rimango immobile su quella sedia a sdraio mentre i miei occhi si riempiono di lacrime rendendomi difficile vedere.
Sento dei passi sempre più vicini e in seguito la voce assonnata di Giulia dire:"Vieni qui"

Si china verso di me e mi avvolge tra le sue braccia.

"Ma cosa ho sbagliato?"- urlo contro la spalla della mia amica.
"Nulla nulla. Capirà vedrai"- mi rassicura.
******
Heilà gente !
Oggi voglio fare un spazio autrice un po più grande .Ho voglia di parlare con voi.

Il tour estivo è finito e ci ha lasciato un sacco di ricordi stupendi a tutti noi .
Ora inizierà un nuovo capitolo,pieno di altre emozioni. Io sono pronta voi?

[Spazio capitolo]
Allora...
Sofia e Federico hanno avuto un altra discussione.
Secondo voi chi ha ragione? Federico o Sofia?
Nel prossimo capitolo finalmente ci sarà il famosissimo giorno del concerto.
State attive vi raccomando!!🌹

-Sofia💘

You & I || Federico RossiOù les histoires vivent. Découvrez maintenant