Capitolo 37✔

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Sofia
Sono le 6:30,mi sono appena svegliata.
Federico dorme ancora,spero di non svegliarlo.

Mi alzo dal letto cercando di non fare alcun rumore.
Ieri ho messo alcuni indumenti dentro la borsa ma solo ora mi accorgo di aver portato quasi tutto il mio armadio nello zaino!
Dopo la mia solita doccia mattiniera prendo le prime cose dallo zaino e mi vesto.
Mi do una leggera truccata e prendo il tutto che mi serve.

Sposto lo sguardo sulla sveglia che c'è sul comodino e noto che sono le 7:30.

Ho ancora una mezz'oretta da perdere,tanto l'autobus prima delle 8 non arriva.

Prendo le chiavi della camera e le metto in tasca.
Apro piano piano la porta e la richiudo alla mie spalle dopo essere uscita.
Prendo l'ascensore che c'è proprio di fronte la stanza e scendo giù. Esco fuori dal hotel e vado verso il famoso bar nell'altra parte della strada.

Entro e mi dirigo al bancone.

"Prego?"- il ragazzo dell'altra volta è di fronte a me.
"Ehm,due cornetti al cioccolato e due cappuccini"
"Arrivano subito"- sorride.

Si avvicina a una ragazza alta,mora,occhi azzurri, le chiede di preparare ciò che ho chiesto e torna da me.

"Bene, l'altra volta sei scappata"- dice timidamente asciugando i bicchieri.
"Si, non era una bella giornata"- mi dondolo su me stessa.
"Uhm, può succedere"- fa spallucce.-" Non ti ho mai vista a questa fermata dell'autobus"-continua
"Si, abito dall'altra parte della città. Oggi è solo pura casualità"- rido.
Lui annuisce e con un espressione abbastanza triste dice:"quindi non ti vedrò spesso?"
Scuoto la testa ma per rassicurarlo gli dico:" Ma sicuramente quando sarò qui in giro, verrò a prendere qualcosa da bere qui."
Lui sorride dolcemente e si gratta nervosamente i capelli.
"Piacere Lorenzo"- porge la sua mano.
"Sono Sofia"- gliela stringo.

La ragazza in quel momento arriva con il mio vassoio, me lo porge ed io le lascio i soldi sul palmo della mano.

"Bene io vado. Ciao Lorenzo, è stato un piacere"- sventolo la mia mano in aria.
"Ciao"- mi sorride salutandomi anche lui con la mano.

Esco dal locale e ritorno in hotel.
Salgo le scale, dimenticandomi completamente dell'esistenza dell'ascensore, e mi dirigo in camera.

Inserisco la chiave nella serratura e entro dentro.
Sento i suoi respiri e capisco che ancora dorme.
Chiudo la porta alla mie spalle e entro in camera.
Poggio il vassoio sul comodino e accanto gli lascio un bigliettino:

Buongiorno. Sono uscita molto presto sta mattina, ma ti ho portato comunque la colazione. Appena ti svegli, scrivimi.
P.s  sono a scuola.
P.s.s Sei super carino quando dormi.

Lascio tutto là,compreso le chiavi e corro verso la ferma dell'autobus.  Arrivo appena in tempo e salgo sull'autobus.

Prendo il cellulare e lo accendo.
Ho quattro messaggi da mio fratello.

*messaggi'
Emanuele:Ok
Emanuele:Scusami per come mi sono comportato
Emanuele:Sono un coglione
Emanuele: Ma non pretendere che io lasci Melissa.
Visualizzo e rispondo:

Io:Forse non hai capito, che io non pretendo niente da nessuno.

Invio e lancio il telefono nella tasca dei pantaloni.

Arrivo a scuola e vedo Corinne davanti alla porta che mi ha aspetta.

"Ehi"

"Ehi"

Entriamo dentro e facciamo le nostre sei ore di tortura pura.

******
Siamo a terza ora e c'è ricreazione.

Tutti escono fuori tranne io che rimango a guardare fuori della finestra.

Faccio un profondo respiro e continuo ad amminare il paesaggio.

Ad un tratto sento qualcuno avvicinarsi al mio orecchio e sussurrarmi:

"Sono il lupo"

Mi giro e trovo il migliore amico che ride.

"Ma sei impazzito?"

Incrociando le braccia.

"Nah..."

Sbuffo e mi siedo sulla sedia.

La stessa cosa fa Renato.

Mi guarda e io lo guardo.

"Hai bisogno di un abbraccio?"-dice

"Si"-sussurro

Si avvicina e mi avvolge tra le sue braccia.

"Stai meglio?"

"Si grazie"

Ad un tratto,mi vibra il telefono due volte...

<<Da Papino
Siamo appena arrivati all'aeroporto.
Ti vengo a prendere io se a te va bene>>

Tiro un sospiro di sollievo e rispondo.

<<A Papino
Va benissimo papi, a dopo>>

Esco dalla chat e vedo l'altro messaggio.

<<Da Federico
Buongiorno! Grazie per la colazione, ti amo. A dopo>>

Sorrido come un ebete infatti Renato se ne accorge e mi leva il telefono da tra le mani.

"Oh,Rossi!"

Dice per niente stupito.

Annuisco e mi appoggio sulla spalla del mio migliore amico.
*****
Suona l'ultima ora e finalmente usciamo.

Saluto Renato e Corinne e corro verso l'altra parte della strada dove c'è mio padre.

Entro dentro la macchina e lo abbraccio.

"Ciao papà"

"Ciao anche a te"

Gli sorrido e andiamo verso casa.

Mio padre infila le chiavi nella serratura e entro dentro casa.

Un fantastico odore si sente in tutta la casa.

Lascio lo zaino e il giubbotto nero in salone e vado verso la cucina.

"Ehi mamma"

"Amore di mamma"-dice abbracciandomi forte.

"Uhm...che odorino"-dico sbirciando dentro la padella.

"Già,sicuramente non mangi da tre giorni"

"No ma che dici mamma?!"-dico grattandomi il collo.

Alza gli occhi al cielo e ridacchia.

Sento il portocino aprirsi e spunta Emanuele.

Mando giù quel poco di saliva che ho in bocca e cercare di non far capire a mia madre quello che è successo.

Lo vedo fissarmi così alzo gli occhi e gli lancio un occhiataccia per poi sbuffare.

Mia madre mette a tavola i piatti,così iniziamo a pranzare.
*******
Heii
Spero vi sia piaciuto 🌹

You & I || Federico RossiWhere stories live. Discover now