Capitolo 48✔

250 10 0
                                    

Sofia
Il tragitto verso casa è stato molto lento.. Non era una delle mie priorità arrivare a casa presto. Ma anche i tragitti più lunghi, terminano.

Arrivo davanti al portone di casa, poggio lo zaino per terra e dalla tasca posteriore tiro fuori il mio mazzo di chiavi. Inserisco la più grande nella serratura ed entro dentro casa.

Sposto lo zaino all'interno e lo posiziono accanto alla poltrona di papà. Tolgo il giubbotto di jeans e appendo il mazzo di chiavi insieme agli altri.

Mi incammino verso la cucina, supero l'arco ma appena entro in stanza noto di non essere sola.

Ci sono due ragazzi. Emanuele e...Federico?
Rimango ferma, immobile. Non riesco a muovermi. Entrambi si girano verso di me e si alzano dal divano dove era seduti.

"Che ci fai qui?"- la mia voce è spezzata a causa delle lacrime che piano piano scendendo giù
"L'ho chiamato io. Dovreste parlare"- dice timoroso mio fratello.
"Non abbiamo nulla da dirci""- sospiro.
"Tu. Lui ha tanto da dirti, tutte le cose che tu gli hai proibito di dirti in queste settimane"- controbatte
"Si ma io non le voglio sentire"- la mia voce si alza.

Mio fratello sospira e si avvicina a me.
Ma io indietreggio.

"Sono io, non indietreggiare"- porta le mani avanti per fermarmi.
"Voglio stare sola"- borbotto
"Ho capito ma.."- tenta di parlare ma io lo fermo-"Per favore"- con la mano scaccio via le lacrime.

Mio fratello non dice altro. Resta fermo al suo posto.

Il mio sguardo si sposta su Federico ed ecco che i nostri occhi si incontrano. Le mie gambe iniziano a tremare e il cuore a battere come se fosse la prima volta. Avanzando lentamente, si avvicina a me tenendo i suoi occhi fissi sui miei.

La distanza tra di noi è minima.
Ci fissiamo negli occhi senza aggiungere parole. Nel mio petto nasce uno ciclone, i battiti sono irregolari che rimbombano nelle orecchie, respiro a fatica e ansimo in cerca di aria pulita.

Allunga il suo braccio e apre la sua mano in attesa della mia, che però non arriva. Sposto la sua mano e scuoto la testa.

"Non è così semplice"- sussurro
"Noi non lo stiamo rendendo semplice"- si avvicina ancora più.
I nostri corpi si incontrano. Posso sentire il suo cuore battere velocemente contro gabbia toracica, in unisono con il mio. Anche i nostri respiri si fondono in uno solo, diventando unica cosa.

Poggia la sua mano fredda sulla mia guancia, sulla quale le lacrime scendono fino al limite del viso. Mi accarezza il viso e i suoi occhi si addolciscono. Stava percependo il mio dolore. Io stavo percependo il suo.

"Non riesco a cancellarti dal mio cuore"- sospiro
"Non farlo, ti prego"
Porta l'altra mano sul mio viso e si avvicina ancora di più. Ci ritroviamo fronte con fronte entrambi immersi tra le lacrime. Chiudo gli occhi e istintivamente stringo il mio labbro inferiore tra i denti. Non posso. Non posso baciarlo.

"Va via Federico"- sussurro.
"Baciami"- si allontana dal mio viso.
"Scusami ma non so dimenticare"- distolgo lo sguardo da lui.
"Io ti amo, amo solo te"- i suoi occhi si riempirono di lacrime.
"Non riesco a fidarmi"- mi scanso e mi avvicino alle scale.

Lui mi segue.

"Ho sbagliato,sono un disastro. Però credi al mio amore"- porta le sue mani sul cuore.
"Federico..."- deglutisco- "Ti prego vai via."

Fa un passo indietro e mi guarda dritto negli occhi.

"È quello che vuoi?"- mi chiede asciugando le sue lacrime
"Ho bisogno di tempo"- tiro su col naso.

Lui non dice nient'altro, mi guarda un'ultima volta per poi andare via da casa mia.

Rimango lì a guardare la porta oramai chiusa mentre mio fratello non perde tempo a raggiungermi.

Mi stringe tra le sue braccia e finalmente caccio già tutte le lacrime, nonostante quelle versate prima.

"Mi odio"- urlo.
"Non devi"- mi consola
"Invece si, cazzo"- urlo tirando dei leggeri pugni contro il suo petto-" Per quanto lo possa odiare io non smetterò mai di amarlo e questa cosa mi fa andare fuori"
"Avete entrambi il potere di farvi male e ne siete consapevoli ma vi basta solo scegliere di amarvi. Basta solo questo"

Come posso scegliere di amarlo, se non riesco a fidarmi?
******
Ore 17:30
Apro lentamente gli occhi e noto di essere distesa sul divano del salone. Ho una coperta rossa lungo il mio corpo e la stanza è buia a causa delle finestre oscurate dalle tende.

Mi sa che mi sono addormentata e credo che mio fratello sia andato via.

Inevitabilmente sento la tristezza scorrere dentro.
Volevo che rimanesse. Mi rimane lui.

Mi metto seduta e stropiccio gli occhi. Prendo un respiro profondo e mi alzo per poi dirigermi in cucina. Ecco che ai fornelli trovo Corinne, alle prese con un pentolino d'acqua.

"Hei"-sbadiglio
"Ben svegliata"- mi sorride
"Che ci fai qui?"-mi strofino gli occhi.

Abbassa lo sguardo e spegne il fornello.
Prende il pentolino e versa l'acqua contenente in due tazze. Probabilmente all'interno c'è la tisana anche perché a casa c'è solo questo.

"Hai intenzione di rispondermi?"- mi avvicino al frigo per prendere una bottiglietta d'acqua.
"Mi trovavo qui in giro..."- inizia a parlare senza incrociare il mio sguardo.
La conosco fin troppo bene per sapere che mi sta mentendo.

La guardo dubbiosa.
Sicuramente sapeva di Federico, e sicuramente sapeva anche quello che era successo.

"Sapevi tutto vero?"- chiedo

Annuisce e prendere in mano la sua tazza, lasciando la mia sul tavolo.

"Si, ma gli avevo detto di non venire."- porta la sua mano sul cuore come se mi stesse giurando ciò che sta dicendo.
"Non importa"- borbotto.

Prendo anch'io la mia tazza. Ci soffio su per far raffreddare il liquido al suo interno mentre lo sguardo di Corinne è fisso su di me.

"Il gioco a cui state giocando, non durerà"- dice ad un tratto-" Tu non riuscirai mai ad allontanarti da Federico"- afferma sicura di se.

Sbuffo e vado verso la finestra.

"Che ne sai?"- guardo fuori, ammirando il panorama.
"Gli anni che ci conosciamo, già è un buon motivo"

Mi giro verso di lei.

"Capisci che io non ci riesco. Non riesco a far tornare tutto come prima"- sento gli occhi lucidi
"L'hai detto tu che hai bisogno di tempo no?"- alza un sopracciglio.

Gli aveva detto proprio tutto Federico.

"Si"- rispondo
"Allora prenditi questo tempo"- mi sorride.

Annuisco e entrambe torniamo sulla nostra tisana.

"Ehm dovrei studiare per domani, ti va?"- chiedo timidamente dopo aver bevuto un sorso.

Credo che sia tisana ai frutti di bosco.
Odio questo liquido. Sembra acqua sporca. Non so se rendo l'idea

"Si, nessun problema"- soffia sulla sua tazza per poi allungare il braccio. Apre la mano ed io velocemente gliela stringo.

"Non mi allontanare. Sono la tua migliore amica, starò sempre dalla tua parte e ti difenderò sempre anche se lui è il migliore amico del mio fidanzato e un mio amico stretto"- mi sorride.

Annuisco leggermente e bevo un sorso di tisana.

*****
Hola chicas 👑
Spero vi sia piaciuto !!!

You & I || Federico RossiМесто, где живут истории. Откройте их для себя