Capitolo 14✔

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Sofia
Mi sveglio piena di energie.
Mi alzo e scendo giù, vedo una scena al quanto carina, c'è Giulia distesa sul divano con mio fratello dietro che la abbraccia.

Prendo il telefono di mio fratello e scatto qualche foto! Dopodiché la metto come immagine di sblocco e Home ad entrambi.

Alzo lo sguardo verso l'orologio appeso alla parete, segna le 7:00. Non voglio andare a scuola.
Devo organizzarmi per stasera. Sono certa che uscirò. Non so con chi, non so come, ma uscirò. Non posso passare ogni serata chiusa a casa.

Poggio entrambi i telefoni sul piano di colazione e ritorno su, in camera mia.
Tiro fuori dall'armadio dei leggings neri con felpa Adidas. Fatto ciò porto il mio outfit e il porta trucchi in bagno, dove mi lavo e vesto.

Non c'ho sbatti di truccarmi, sinceramente non ce l'ho da tanto. Penso che il trucco sia diventato superfluo su di me perché con la nuova crema che mi ha porta la zia, l'acne sembra scomparsa e la mia pelle nuova. Quindi sbatterci del fondotinta e cose varie non mi sembra il caso.

Esco dal bagno, una volta ultimato il mio lavaggio e vestimento, passo dalla mia camera, raccolgo il necessario e torno giù.

Stanno ancora dormendo.

Metto lo zaino in spalla e prima di andare, per rassicurare il mio fratellino, lascio un pezzo di carta accanto ai telefoni.

---Buongiorno raggio di sole, sono andata a scuola.Mi vieni a prendere tu con il motore? Thanks. A dopo ---

Li guardò un'ultima volta per poi andar via.
Mi incammino verso la fermata dell'autobus, non lontana da casa mia, mentre ascolto un po' di musica.

"Hei hei" - sento una voce dietro di me così mi giro.

Salvo.

"Dimmi tutto"- stacco la musica.
"Nulla, ti volevo chiedere se ti andava di venire alla festa di Gabriele.Organizza a casa sua, al mare"

Sorrido entusiasta dell'idea ma poco dopo quel nome barcolla nella mia testa.

"Gabriele? Suo fratello?" - domando, sperando di ricordarmi male.

"Si ma lei non ci sarà"—appoggia la sua mano sulla mia spalla, mi svincolo dalla sua presa e inizio camminare con un passo veloce, verso il gruppetto di ragazzi alla fermata.

"Io non ci metto piede, tu stai fuori!."- alzo la voce per poi salire sull'autobus, appena arrivato.

**********
La campanella della terza ora suona ed attendo un messaggio da mio fratello.

Gli ho chiesto se può anticipare e venirmi a prendere prima, dato che un'ora di Francese con madre lingua io non posso supportare, ma non ho ricevuto risposta.

Sbuffo ogni due per tre attirando spesso l'attenzione dalla prof ma la mia fine arriva quando il mio sbuffo e accompagnato da un "Fanculo"

"Si può alzare e venire qui"- toglie i suoi occhiali da vista.
Annuisco e mi avvicino alla cattedra.
"Mi parli della lezione di oggi?"
"Mi sta interrogando prof?"- sussurro impaurita.
"Proprio così."- risponde.

Deglutisco e con lo sguardo cerco Giorgia , la quale mi mostra il suo diario senza compiti di Francese.

Sospiro oramai consapevole del mio 4 che abbasserà la mia media e tento di dire di essere impreparata ma in quel momento il bidello entra in classe:
"Falsitta Sofia, uscita anticipata. C'è il fratello."

Tiro un sospiro di sollievo mentre la prof mi guarda attentamente:" Bene Falsitta, la prossima volta voglio tutto il nuovo argomento più una ricerca sulla scheda"

Annuisco e, dopo aver preso lo zaino, esco sotto lo sguardo attento della prof.

Appena esco dalla stanza, sul mio volto spunta un sorriso, un enorme sorriso e presa da quella felicità corro giù verso mio fratello.

"Ciaoo"- mi dondolo su me stessa, un po' come una bambina.

"Che succede?" -ride.
Tolgo lo zaino dalle spalle e lo do a lui.

"Mi hai salvato da un interrogazione"
"Oh prego allora" - mi da in cambio il casco.

Saltello finché non arriviamo davanti la moto, ci saliamo su e sfrecciamo verso casa.
*****
Inserisco le chiavi nella serratura del portone e lo apro. Le luci sono accese e le finestre aperte.

"Ema i ladri?" -borbotto

Lui non risponde, rimane immobile accanto a me.
Non c'è nessuno rumore, nessun sospiro solo una pentola che bolle.
Io e mio fratello entriamo mano nella mano in cucina. Superiamo l'arco e in quel momento spunta mamma da dietro di noi.

"Buongiorno"- sorride.
"Mamma"- urliamo io e mio fratello per poi abbracciarla.
"Mi hai spaventato"- borbotta mio fratello.

Lei se la ride per poi avvicinarsi ai fornelli.

"Sono tornata prima,quindi ho preparato un pranzetto con i fiocchi" - dice fiera del lavoro fatto.

"Grazie mamma"- le sorrido per poi mettermi seduta sul divano.

Poco dopo accanto a me si siede anche Emanuele.
Tira fuori dalla tasca dei suoi jeans il telefono.
Smanetta per un po' quell'aggeggio per poi risponde ai suoi messaggi su Whatsapp.

Con la coda dell'occhio noto che l'argomento è stasera,quindi ne approfitto per creare un piano con mio fratello.

"Ema" - sussurro stando attenta che mamma non mi sente
"Che c'è?"
"Stasera..."-inizio il discorso, cambiando il mio tono di voce -"Posso venire con te?"-assumo un atteggiamento da bambina
"Volevamo andare al pub."
Sospiro e appoggio la testa sul cavo del suo collo.
"Io starò zitta, zitta in un angolino. Non fiato. Giuro"- continuo la mia scenata da bimba.

Fa spallucce e annuisce.

"Acqua in bocca con mamma"- diventa serio.
"Certo"
*****
Hei
Quattordicesimo capitolo 💘
Spero vi è piaciuto 👑

You & I || Federico RossiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora