Danilo D'Ambrosio;

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Danilo D'Ambrosio, Inter

Adele venne verso di te, mentre stavi stirando le sue magliette, dato che si sporcava sempre. Aveva ancora la bocca sporca di latte e cacao, quello che aveva voluto per merenda e sorrideva facendoti intravedere la finestrella che il suo dente, ormai caduto, aveva lasciato.

"Dimmi, amore." Le dicesti quanto si sedette sul divano, intenta a guardare la tv che trasmetteva una puntata di Greys Anatomy, la tua serie tv preferita.

"Mami, oggi la maestra stava andando a casa con un ragazzo e ci ha detto che era il suo ragazzo, allora ho pensato che io non so come vi siete conosciuti tu e papà!" Sorridesti, guardandola. La piccola si sistemò più comoda e ti guardava con sufficienza, come a dire sono pronta, racconta. Danilo avrebbe sicuramente detto che in quel momento ti assomigliava. Pensasti a come raccontare la vostra storia ad Adele, come spiegargli in che modo il papà ti aveva fatta innamorare. Raccontare tutta la vicenda sarebbe stato troppo lungo, ti saresti dovuta prendere una giornata di pausa, in quanto grande chiacchierona e amante del raccontare, quindi stavi pensando a come spiegarle l'amore dalla quale era nata lei.

"Vedi amore, questa storia..." E iniziasti a parlare, senza sosta.

Tu e Danilo vi conoscevate da dodici anni, tu avevi solamente diciassette anni quando lo avevi incontrato per la prima volta, e lui diciotto. Lui era più grande e anche fidanzato da due anni, tu single e con la voglia di rimanere libera ancora per un bel po', chi te lo faceva fare, legarti a una persona con la quale avresti litigato e che ti avrebbe guastato la giornata? Ne avresti avuto di tempo per vivere una storia d'amore, in quel momento eri nel pieno della tua adolescenza.

Fatto sta che con il tempo, iniziaste a far parte della stessa compagnia di amici, per uscire tutti insieme a divertirsi. Inutile dire che notasti subito come ti guardava, con quegli occhioni blu, ma a te non faceva nessun effetto. Inoltre, era fidanzato. Vedevi però che lui e la sua ragazza iniziavano ad avere sempre più problemi, spesso quando andavate al pub si sedevano lontani, se avevano litigato si mandavano frecciatine e infine, un mese dopo, si lasciarono. Lei si allontanò dal gruppo e soltanto due settimane dopo, Danilo ci stava già provando con te. Tu non lo consideravi così tanto, anzi ti chiedevi come faceva a rivolgerti ancora la parola, ogni tanto risultavi anche un po' scorbutica, ma era solo per fargli capire che a te non interessava avere nulla.

"Non dev'essere una cosa seria, eh... Perchè mi sembra che il fatto di avere un fidanzato ti faccia schifo." Ti disse una sera, mentre ti accompagnava sotto casa. Si stava impegnando, dovevi ammetterlo.

"E che senso ha? Poi va a finire che uno dei due si innamora e rimane fregato. Una relazione o è seria o non ha senso di essere vissuta. Bisogna essere innamorati per stare insieme. Non mi voglio appunto impegnare perchè credo che a quest'età non potrà mai essere una cosa seria, ma ho molto rispetto dell'amore e mi metterò con qualcuno solamente se sarò innamorata. Può sembrare un discorso un po' confuso, però è quello che penso. Se vai in cerca di una botta ogni tanto, puoi anche lasciar perdere." Ammettesti, per poi mettere i capelli dietro le orecchie. Non lo avevi mai detto ad alta voce a nessuno, quindi poteva risultare anche un po' incasinato, ma Danilo non sembrava farci caso. Sorrise sornione e si avvicinò di un passo verso di te.

"Se volevi cercare di allontanarmi hai fatto l'esatto opposto, sei ancora più interessante ora." Ti diede un bacio sulla guancia e tu lo salutasti scuotendo il capo. Era da lì che aveva iniziato a farti innamorare. Dopo avergli detto quella frase faceva di tutto per apparire 'quello giusto' ai tuoi occhi. Ti portava a scuola in auto, vi vedevate nelle pause, ti portava a pranzo, delle volte i vostri amici uscivano e tu e lui uscivate da soli, oppure se stavate tutti insieme era sempre vicino e vi scambiate sguardi. Era stato davvero bravo a farti innamorare e oramai il tuo pensiero era cambiato. Ora valeva la pena vivere una storia d'amore, a patto che fosse stata con lui.

In quattro mesi, senza neppure un bacio, era riuscito a farti cambiare opinione sull'amore: quando si è innamorati, si vede tutto diversamente.

Arrivò la sera del tuo diciottesimo e avevi organizzato una festa in una sala eventi. Era tutto come volevi te, c'era chi volevi te e ne eri molto soddisfatta.

Quella sera indossavi un vestito, formato da una gonna di seta lunga fino alle caviglia e un corpetto che partiva poco sopra i fianchi, in pizzo, che copriva interamente le tue braccia, di colore bianco. Contrastava con la tua carnagione piuttosto scura e il rossetto rosso, come i tacchi.

Amavi come ti guardava Danilo quella sera, non lo avevi mai visto guardare nessuno in quel modo, nemmeno la sua ex e ne eri felice. I tuoi capelli erano piastrati e stavi attenta a non rovinarli, quando una te li scombinò e tu ti voltasti per vedere chi fosse stato, ti ritrovasti Danilo, che ti prese subito per i fianchi, facendoti sorridere.

"Come ci si sente da diciottenne?" Domandò divertito.

"Non cambia nulla, alla fine." Facesti spallucce, riducendo le labbra a una linea, non era abituata a portare il rossetto.

"Stasera sei davvero bellissima." Si complimentò, facendoti fare una giravolta. Tu ridacchiasti e lo ringraziasti, finendo di nuovo tra le sue braccia.

"È finita la vodka red!" Nella sala si sentì questo urlo, facendoci ridere. Erano solo le 22.30 ma qualcuno era già andato.

"Devo andare a prenderla." Dicesti, scostandoti da lui.

"Ci vado io, tu sei la festeggiata." Disse, fermandoti per il polso.

"Andiamo, lo sai che non so stare ferma, vieni con me." Guardasti lui e poi la sua mano e lo strascinasti con te, lui ti seguì senza dire nulla e in un attimo vi ritrovaste in cucina.

Il vostro primo bacio non te lo saresti mai dimenticata, nella cucina del locale dove stavi festeggiando i tuoi diciotto anni. Ti stava scoppiando il cuore, da quanto eri felice. In quel momento proprio non ti interessava del fatto che ti stava scompigliando i capelli, eri troppo impegnata a stringerti a lui e cercare le sue labbra quando si staccavano per riprendere fiato. Il bacio più bello di tutta la tua vita.

Da quel bacio vi metteste insieme e anche dopo dodici anni, eravate ancora una coppia. Dopo alti e bassi, crisi e litigate, eravate ancora là. Tu non ci avresti scommesso mai poi mai, invece avevate persino una bimba di sei anni. Era la tua famiglia ed era la più bella che avresti mai potuto desiderare.

"Ecco amore, questa è la storia di mamma e papà." Terminasti, sorridente. Lei ti guardava con occhi sognanti, ma il momento fu interrotto da Danilo, che rientrava dagli allenamenti. Venne verso di voi e vi diede un bacio ciascuno, per salutarvi.

"Ho appena raccontato ad Adele la nostra storia." Lo fermasti, facendolo ridere.

"Ah si? Mamma ti ha raccontato come faceva la difficile." Ti prese in girò, rivolgendosi ad Adele che stava ridendo come una pazza.

"Scemo." Gli facesti la linguaccia,a mentre ti accarezzava i capelli.

"Ti amo." Disse sporgendosi per baciarti.

"Anche io." Mormorasti, sorridendogli e baciandolo.

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Dedicato a LindaJFC1897

Spero ti piaccia!
(da due giorni wattpad fa il cazzo che vuole e non ho idea di quando si pubblicherà questo capitolo)

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