Dries Mertens;

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Dries Mertens, Napoli

"Basta Dries, dobbiamo arrivare ad una conclusione." Le tue unghie picchiettavano una dopo l'altra sul tavolo in vetro, producendo un suono melodico. Avevi lo sguardo fisso sul vaso in ceramica posto proprio di fronte a te, mentre lui sedeva sul divano, intento a guardare una partita di calcio.

"Dobbiamo proprio?" Chiese con non calanche, stendendosi meglio e appoggiando una guancia sul cuscino. Era fatto così. C'era un problema? Lui non voleva mai risolverlo, ma solo archiviarlo, così che in seguito si sarebbe riproposto altre volte. A te, per dei mesi, era anche andato bene così, ma ora non più, anzi desideravi un chiarimento.

"Beh, io non ho intenzione di continuare in questo modo, quindi direi proprio di si!" Affermasti con voce tagliente e portando finalmente lo sguardo su di lui. Lo fissasti insistentemente finché non capì che la situazione quella volta non l'avrebbe potuta scansare, bensì vi sareste dovuti confrontare come due persone avrebbero dovuto fare, forse fin da subito.

Quelli con Dries erano stati dei mesi intensi. Non vi eravate mai fermati, sempre a vivere come se qualcuno vi stesse correndo dietro. Vissuti un po' per caso, un po' per voglia, un po' per attrazione e un po' per affetto. Tutto sommato erano stati dei mesi belli, pieni di attenzioni e divertimento. Ora però era giunta l'ora di parlarne, sia per il tuo bene che per il suo.

"Sono stanca di questa situazione. All'inizio non era così, non mi trattavi come una cosa tua e io non come una cosa mia, per questo è iniziato questo rapporto. Ora però dobbiamo mettere in chiaro cosa vogliamo essere e dopo aver preso la scelta, essere coerenti. È inutile che dici che non sono la tua ragazza, che svii sempre il discorso, se poi ti ingelosisci quando mi vedi con un compagno di università. Tu cosa ne pensi?" Spiegasti sospirando infine, raggiungendolo sul divano di fianco, mentre lui, quando capì che stavi facendo sul serio, si mise seduto e ti ascoltò con attenzione. Da parte tua c'era moltissima agitazione, non sapevi dove avrebbe portato quel discorso.

"Penso che sia normale che dopo cinque mesi teniamo di più uno all'altro. Non c'è bisogno di farsi tutte queste paranoie." Fece spallucce, passando una mano tra i capelli leggermente mossi. Amavi accarezzarglieli quando guardavate un film tranquillamente.
Ti morsicasti un labbro in difficoltà. Esprimere tutto era più complicato di quel che pensavi.

"Le paranoie me le faccio perché da un po' di tempo tutto questo non mi fa dormire la notte, litighiamo sempre e il rapporto si sta rovinando. O rendiamo la cosa seria e ufficiale o le nostre strade di separano." Dicesti poi chiaramente, mettendolo di fronte a un bivio. Certo, era una proposta estrema, ma altrimenti lui non si sarebbe deciso e non sareste giunti ad una conclusione, come al solito.

"Vorresti che il nostro rapporto diventi serio, cioè vorresti diventare qualcosa di simile alla mia ragazza?" Domandò, alzando un sopracciglio sorpreso.

Annuisti, scoraggiata dal tono che aveva usato. A te non sarebbe dispiaciuto. Tutti i vostri litigi erano dovuti al fatto che non stavate insieme, altrimenti non sarebbero neanche esistiti. Quindi tu avresti voluto provare. Sarebbe stato bello poter uscire con il proprio ragazzo, mano nella mano, senza stare continuamente chiusi in casa, come facevano le tue amiche, come facevano tutte le ragazze che provavano qualcosa per un ragazzo.

"Beh, io non mi voglio impegnare seriamente." Asserrì. Sembrava così assente quel giorno, non sembrava neppure il vero Dries: era freddo e distaccato, probabilmente anche per questo ti sembrava difficile affrontare quel discorso. Aveva preso la sua scelta senza tentennare, senza prendersi dei minuti per pensare. D'altronde il vostro rapporto non era nato per diventare qualcosa di serio.

"Va bene." Morsicasti un labbro dal nervosismo, continuando a guardarlo negli occhi. "Allora io vado." Non c'era neppure bisogno di chiedergli se era davvero questa la sua decisione. Il suo comportamento parlava da sé.

Ti alzasti dal divano, mettesti la giacca e infilasti le converse, facesti tutto molto velocemente perché il tuo unico desiderio in quel momento era andartene da quella casa. Lui era intento a guardare la televisione, così impassibile da farti spezzare il cuore.

"Ciao Dries." Ti chinasti per baciargli la guancia e inspirasti ancora una volta il suo profumo.

Lo avresti baciato con più sentimento quella mattina appena arrivata, se solo avessi saputo come sarebbe andata a finire quella giornata. Il vostro ultimo bacio era stato semplicemente un bacio a stampo. Portasti la mano al pomello della porta, ma lui la bloccò, facendoti voltare verso di sé. I vostri petti si erano scontrati e quasi ti sentisti sollevata nel vedere la sua mano stretta al tuo polso.

Lui non dissi nulla, ti diede solo un bacio, lento e passionale. Quando vi staccaste, appoggiasti la fronte sulla sua e ti mordesti il labbro, stringendo forte le palpebre. Stavi impazzendo per le mille emozioni che stavi provando.

"Vieni." Disse piano, trascinandoti di nuovo in salotto. Si sedette sul divano e fece sedere te a cavalcioni su di lui, mentre ti accarezzava le gambe. Sospirò, in evidente difficoltà. Ti mise un ciuffo di capelli dietro l'orecchio e finalmente iniziò a parlare.

"Io non voglio perderti. Solo che non ho più avuto una relazione seria dopo Kate e..." Non finì, non trovando le parole, ma tu avevi già capito. Kate era la sua ex ragazza, lo aveva tradito con un compagno di nazionale dopo molti anni di fidanzamento.

"E non sai se te la senti." Terminasti tu per lui, guardandolo dolcemente, mentre gli accarezzavi una guancia con le mani fredde.

"Esattamente. Ma tu sei fantastica e io sono così combattuto tra la paura di quello che potrebbe succedere e la voglia di provare a viverti come vorrei." Affermò, facendoti sorridere, appoggiando le mani sui tuoi fianchi.

"Io non sono lei, io ci tengo a te." Sussurrasti, avvicinando il viso al suo e baciandogli la guancia.

"Non vale la pena perderti senza nemmeno provarci." Sorrise, accarezzandoti la schiena per far aderire i vostri busti. Il suo nasò sfregò con il tuo, prima di baciarvi. Eri passata da un cuore quasi spezzato a un cuore che batteva all'impazzata. Spinse il tuo corpo sotto il suo, tu aggrovigliasti le braccia al suo collo e continuasti a baciarlo.

"Ti prego non illudermi." Mormorò insicuro sulle tue labbra. I vostri respiri si stavano mischiando e il colore delle sue iridi era l'unica cosa che vedevi a causa della vicinanza.

"Mi sono innamorata di te." Rivelasti, facendoti stringere ancor di più e sperando di avergli fatto capire che non stavi scherzando per niente. Ma probabilmente gli bastava sentire il tuo cuore quando andava veloce, grazie a lui.

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Dedicato a MrsMertens

Spero ti piaccia!

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