Federico Berardeschi {3};

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Federico Bernardeschi, Juventus

Uscisti dalla doccia con un'asciugamano legata al petto e il turbante in testa, per raccogliere i tuoi capelli bagnati. Avevi fatto una lunga doccia calda, ti ci voleva in giorni come quelli. Infilasti l'intimo e un attimo dopo stavi pettinando i capelli, cercando di snodarli. Non ci mettesti molto, anche perché era tardi e volevi sbrigarti. Li asciugati approssimativamente con il phon e andasti in camera, dove Fede stava guardando un film sul tablet. Sorridesti a vederlo concentrato e con i ciuffi che gli ricadevano sulle fronte.

Finalmente, infilasti il pigiama e ti mettesti sotto le coperte. Desti un bacio a Federico, il quale appoggiò poi il capo sulla tua spalla. Tu intanto scorrevi la home di instagram, prima di metterti a dormire perché al lavoro era stata una giornata dura. Lui intanto spese l'iPad, dedicando a te tutta la sua attenzione. Gli baciasti la fronte e, proprio mentre stavi per mettere via il telefono, ti arrivò un messaggio. La persona sbagliata durante il momento sbagliato. Il tuo ex, Samuel, ti aveva semplicemente scritto come stavi. Fede subito si irrigidì, e si tirò su, guardandoti negli occhi.

"Ti senti ancora con il tuo ex?" Ti chiese, alzando un sopracciglio, interdetto. I telefoni avrebbero rovinato la vita delle persone, ma lui era esagerato come al solito.

"Io non mi sto sentendo con il mio ex." Marcasti per bene il verbo con la voce. "Qualche volta ci scriviamo per sapere come stiamo, dato che siamo rimasti in buoni rapporti." Rispondesti semplicemente, slegando i capelli dalla coda che avevi precedentemente fatto per non farli diventare troppo vaporosi.

"E per quale motivo non me lo hai detto?" Continuò, con tono evidentemente infastidito. Quella discussione non aveva senso. Lui sapeva chi era Samuel per te e non si sarebbe dovuto innervosire.

"Perché non è un fatto così importante." Facesti spallucce, girandoti a supina e sistemando un braccio sotto il capo.

"Ah, io pensavo di si." Disse ironico. "Cosa faresti se mi sentissi con Veronica?" Domandò allora. Quella era tutta un'altra cosa e si ostinava a non capirlo.

"È una situazione diversa. Al contrario di Veronica per te, lui è stato il mio primo amore e la nostra storia è durata quattro anni. Scusa se credo che io mi possa sentire con lui senza dirtelo." Spiegasti, mettendoti seduta proprio di fronte a lui.

"Ma non mi interessa chi è lui per te, io so che è un tuo ex e sono geloso, va bene?" Appoggiò una mano sulla tua gamba e ti fece questa predica. Tu roteasti gli occhi, non lo avrebbe mai capito.

"No, perché non ha senso! Non hai motivo di essere geloso." Riproponesti la tua idea con voce calma, accarezzandogli i capelli. Non volevi che il tutto sfociasse in una grande litigio.

"Anche se lui è stato il tuo primo tutto? Primo bacio, prima volta, prime litigate, primo viaggio. È normale che mi preoccupo. E poi che ne so cosa vi scrivete, potresti mentirmi." Ti disse, finendo la frase in modo tagliente. Era vero, era stata una relazione importante per te. Ma da lì, a dire che non si fidava di te, ... Spalancasti gli occhi, alzando le sopracciglia.

"Grazie per la fiducia, mi colpisce quanto tu creda nella nostra relazione." Annuisti amareggiata, alzandoti e dirigendoti in salotto, avresti dormito lì per quella notte.

"Non è che io non creda in te, io mi fido. Non so cosa ti scrive lui, magari ci prova ancora!" Alzò la voce, per farti fermare. Ti voltasti guardandolo contrariata. A volte non sapeva proprio spiegarsi.

"Ma anche se lo facesse io non starei mai al suo gioco, Fede." Tu sbuffasti, facendo pendere il capo verso destra. Rientrasti in stanza, ma rimanesti in piedi, con le braccia incrociate sotto il seno.

"Lo so, ma anche solo pensare che lui ti voglia ancora per sé mi fa incazzare." Mormorò, guardandoti negli occhi. Morsicasti il labbro per reprimere un piccolo sorriso.

"E tu non ci pensare." Facesti spallucce, mettendo i capelli dietro le orecchie. Ci fu un attimo di silenzio, in cui lui mi scombinò il ciuffo nervosamente. Dopodiché ti guardò di nuovo.

"Finisci di scrivergli?" Chiese, con espressione seria. Era incredibile che ti chiedesse una cosa simile, ti conosceva e quella cosa non avrebbe nemmeno dovuto chiedertela.

"No Fede! Lo sai che non lo farò mai e poi mai, solo per un tuo capriccio." Asseristi seria, senza scomporti.

"Non si tratta di un capriccio, ma della nostra relazione!" Alzò la voce, sbattendo una mano sul materasso.

"No è una capriccio, perché noi siamo stati benissimo insieme fino ad ora." Ti impuntasti.

"Sarà che non ci tieni." Mormorò, senza guardarti. Ti stavano deludendo le cose che stava dicendo. Davvero credeva questo? Tu lo amavi da impazzire, Samuel era passato e lui presente e futuro. Un'espressione delusa si fece spazio sul tuo viso, mentre scuotevi il capo.

"Infatti è perché non ci tengo che vengo ad ogni partita, ti preparo la cena dopo le partite serali, mi preoccupo anche solo quando hai un po' di raffreddore e al supermercato penso prima a cosa piace a te e poi a me. È proprio perché non ci tengo, Fede." Fu l'ultima cosa che dicesti, prima di andare a sdraiarti sul divano. Eri esausta e non ce la facevi più. Le preoccupazioni di Fede in parte le capivi, benché avessi cercato di chiarire con lui più e più volte la faccenda, ma aveva detto delle cose che ti avevano deluso.

Dopo non aver chiuso occhio per quattro ore, sentisti i suoi passi che si avvicinavano, lentamente. Si abbassò al tuo livello e ti accarezzò il viso.

"Non so mai cosa fare con te. Sono così innamorato che ho paura di perderti." Sussurrò, per poi lasciarti un bacio a fior di labbra.

"Fede..." Mormorasti, trattenendo il suo viso vicino al tuo.

"Sei sveglia..." Soffiò sul tuo viso, leggermente imbarazzato. L'unica luce che illuminava il suo viso era quella dell'acquario, posto vicino alla televisione.

"Io ti amo, lo sai vero?" Chiedesti retorica, e lui rispose annuendo.

"Amore, il fatto è che lui è stato il primo in tutto con te e per me sarà sempre un passo avanti." Ammise sospirando, facendoti sorridere.

"E invece no, perché se io sto con te e non con lui significa che lui sta parecchi passi indietro." Sussurrasti sulle sue labbra. "Non ti preoccupare, amore." Concludesti. Lo baciasti finalmente con passione. Le tue mani scorrevano sulla sua schiena e le sue accarezzavano il tuo ventre, pochi secondi dopo erano appoggiate sulle cosce, mentre ti portava in stanza.

"Ti amo, tanto." Disse, appena vi staccaste per riprendere fiato. Sorridesti, stringendolo a te ancor più forte. Era lui il tuo amore e non avrebbe dovuto dubitarne più.

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Dedicato a KatyaHemmo

Spero ti piaccia!

Allora ragazze, compresa questa mi sono arrivate 21 richieste! Grazie tante perchè significa che vi piace la raccolta, ma la parola d'ordine è PAZIENZA 🌟
Detto questo, buona serata!

One shots; immagina » Footballers'Where stories live. Discover now