Capitolo 2- Si parte!

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Finalmente si parte, sono davvero emozionata, devo dire che questo è il primo viaggio che faccio da sola, forse è per questo che i miei genitori sono così impanicati da chiamarmi ogni mezz'ora. Al momento sono sul treno con Isabel, lei sta ascoltando la musica, come al solito, io invece sto leggendo un libro di Stephen King, devo dire che mi piacciono molto i thriller mentre da piccola li detestavo, ricordo che costringevo sempre mio padre e Luke a cambiare canale quando mi rendevo conto che ne stavano guardando uno. Nel ricordare questo mi spunta un sorriso da ebete, sarà per questo che Isabel mi rivolge uno sguardo confuso. Dopo due ore di treno arriviamo, finalmente. Staremo qui in vacanza tutta l'estate dal momento che i miei genitori non possono permettersi di prendere una pausa dal lavoro; ovviamente Isabel è venuta con me, non avrebbe avuto molto di meglio da fare, dato che se non fosse venuta con me avrebbe dovuto passare l'estate a casa di sua nonna circondata dai suoi cuginetti che, a giudicare dai suoi racconti, detesta.
Uscite dalla stazione prendiamo un taxi che ci porta fino a casa. È un paesino molto piccolo, per molti potrebbe essere noioso ma io lo adoro, ci ho passato gran parte delle mie vacanze estive sin da quando ero piccola, ormai ci sono affezionata.
Scese dal taxi, questo riparte e noi ci ritroviamo davanti al piccolo cancello che permette di accedere al giardino. Tiro fuori le chiavi dalla borsa e, dopo circa 10 tentativi e qualche imprecazione, riesco ad aprire il lucchetto, avrà circa 80 anni, dovrei farlo presente a mia madre. Entriamo nel giardino e mi tocca aprire la porta di casa, anch'essa abbastanza vecchia da dare problemi. Appena riesco ad aprire la porta riesco a scorgere il divanetto del soggiorno sul quale ho passato molte delle mie giornate in passato. "Andiamo di sopra, è lì che sono le camere da letto" dico ad Isabel, la quale mostra un'espressione alquanto contrariata al pensiero di salire le scale con le valigie, dopo aver sbuffato si convince e saliamo. La prima cosa che faccio e aprire tutte le finestre, c'è una terribile puzza di chiuso, dopodiché cambiamo le lenzuola e cominciamo a sistemare i nostri indumenti nei vari cassetti. Dato che è quasi ora di pranzo decidiamo di andare al supermercato per comprare un po' di pasta e del sugo. "sto morendo di fame" dice Isabel mentre camminiamo "Tu? Da quando hai fame?" le rispondo ridendo. In effetti è vero, è una tipa abbastanza complicata, non mangia molto, come può confermare il suo esile corpo, al contrario a me piace sfondarmi di cibo. "Beh, da oggi" dice con un tono da superiore, ma facendo spuntare subito dopo un sorriso. Arrivate al supermercato prendiamo un carrello, io, bambina come sono, mi propongo di spingerlo, non so per quale motivo ma mi sono sempre divertita nel farlo, mentre Is prende la roba e la mette al suo interno. "Is, prendi la crostata all'albicocca" le dico mentre cerco del succo di frutta "nah, non mi piace" dice con un sorriso strafottente. "Isabel. Prendi quella crostata." la ammonisco "non mi fai paura nana" dice ridendo, mi viene voglia di strangolarla quando lo dice, non che lei sia tanto più alta di me. "non sono un na-" non finisco in tempo la frase che il carrello va a finire contro uno scaffale, e, nel tentativo di raddrizzarlo, lo passo sopra il piede di un ragazzo, il quale caccia un urletto per il dolore. "Oddio scusami scusami scusami" dico lasciando il carrello e correndo verso di lui, il quale si sta chinando per riprendere alcuni pacchi di patatine che ha fatto cadere a terra. "sei la solita stupida" mi prende in giro Is, la quale provoca una piccola risata da parte del ragazzo. Ha i capelli castani e gli occhi blu con appena un accenno di barba, è veramente bello. "Non ti preoccupare" dice rassicurandomi con un sorriso. "Ho la delicatezza di un elefante" rispondo mortificata "Questo lo avevamo capito" dice Isabel indicando alcuni pacchi di biscotti caduti a terra a causa dell'urto, e facendo spuntare, nuovamente, un sorriso da parte del ragazzo. La fulmino con lo sguardo, mi scuso nuovamente con il ragazzo e mi dirigo verso la cassa con lo sguardo rivolto verso il basso per l'imbarazzo, mentre mi allontano il ragazzo si presenta ad Isabel, ma non ho capito bene il suo nome. Spero non se la sia presa, anche se penso che fosse più occupato a guardare la bionda al mio fianco, non c'è niente di cui sorprendersi, alle medie i ragazzi mi si avvicinavano solo affinché potessi aiutarli nei compiti in classe, dopodiché cominciavano a ignorarmi come sempre, Isabel invece è sempre stata bellissima, piace molto ai ragazzi, non che io non sia mai stata corteggiata, ma non quanto lei. Dopo poco mi raggiunge e torniamo insieme a casa, per poi preparare una buonissima pasta al sugo. Forse non era così buona, ma la fame ha contribuito nel renderla meravigliosa.
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Ecco qui il secondo capitolo, ditemi cosa ne pensate! :)

Summer Love||Shawn MendesTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon