Capitolo 66- "Sono patetica"

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Mi sorride. Non era uno di quei semplici sorrisi di cortesia che le persone fanno quando si rivedono dopo tanto tempo, il suo era un sorriso nostalgico, come se stesse rivivendo tutto in pochi secondi.

"Ehy" la sua voce riempie il silenzio che si era creato e mi provoca brividi per tutto il corpo.

"Ehy" lo imito sorridendo per poi mordermi il labbro inferiore cercando di reprimere le lacrime che minacciano di uscire.

Odio essere cosi vulnerabile, non lo sopporto. Perche continua a farmi il solito effetto? Ci ho messo 6 mesi a cercare di stare meglio, di non pensare a lui e al suo maledetto sorriso, occhi cosi sinceri e trasparenti, capelli perfettamente disordinati, al suo inconfondibile profumo, le sue mani, capaci di far sembrare le mie microscopiche. Tutto mi riconduceva a lui. Guardavo gli occhi azzurri di Tyler, che risultavano niente rispetto all'effetto che mi facevano quelli di Shawn, l'aula di musica mi ricordava la sua bellissima voce e il suo nascosto talento nel suonare la chitarra, il cibo della mensa mi ricordava i disgustosi panini che mi preparava.

Jason, mi ricordava che tutto cio che volevo non era lui. Lo so, è orribile sia da dire che da pensare.

Porto una mano al viso quando sento una lacrima scorrervi sopra, non voglio mostrarmi debole. Odio piangere avanti alla gente. So che non dovrebbe essere considerato un atto di debolezza ma mi sento cosi al momento.

Lascia cadere le valigie che stava tenendo in mano e prima che possa rendermene conto mi ritrovo avvolta fra le sue braccia e un'emozione fin troppo familiare mi fa contorcere lo stomaco.

"Sono qui Em" sussurra poggiando la guancia sulla mia testa e lasciandovi un bacio. Perche continua a essere l'unico capace di calmarmi anche se è lui la causa del mio dolore?

                        ***

"Avete fame?" Chiedo aprendo la dispensa e tirando fuori di tutto e di piu.

"Sempre al cibo pensi" scuote la testa Louis appogiandosi alla sedia. Mi metto in punta di piedi quando noto che la mia statura non mi permette di raggiungere la Nutella, odio essere bassa.

Una mano mi si poggia sul fianco sinistro e trattengo il respiro per qualche secondo quando riconosco la persona che ha compiuto quel gesto.

"Grazie" sussurro afferrando il barattolo che mi sta porgendo, sorridendo imbarazzata.
Sono ridicola.
Rimaniamo a guardarci per qualche secondo mentre il mio cuore continua ad accelerare e ho paura che possa scoppiare da un momento all'altro.

Isabel simula un colpo di tosse attirando la nostra attenzione. Deglutisco e prendo un cucchiaino, cominciando cosi a mangiare la crema alla nocciola direttamente dal barattolo.

Lo so faccio schifo, ma è un droga per me, probabilmente il mio fegato implora pietà.

Isabel mugola di piacere nel mangiare la cioccolata fondente di mia madre, quelle due sono davvero particolari.

"Posso assaggiare?" Chiede Shawn allungando il braccio sperando di ottenerne un quadratino. Lo fermo poggiando una mano sul suo braccio, contatto che mi blocca il respiro per un istante. Ma che problemi ho?

"Sa di olive" lo informo e lui scoppia a ridere mentre Isabel mi scimmiotta.

"Solo tu senti il retrogusto di olive nel cioccolato" alza gli occhi al cielo la bionda e io scrollo le spalle

"cioccolato fondente" puntualizzo puntandole l'indice contro.

"Comunque, a te la scelta" borbotto leccandomi le labbra sporche di Nutella. Ovviamente Shawn non mi ascolta e assaggia la cioccolata di Isabel.

Summer Love||Shawn MendesWhere stories live. Discover now