Capitolo 36- 'viaggio in macchina'

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La risata di Isabel riecchieggia nell'aria del parcheggio, stiamo tornando a casa. "Tu sei un mito" dice, battendo le mani per il troppo ridere. Sinceramente, non ci sto trovando nulla di divertente al momento, sto ribollendo di rabbia. Penso che se dovessi rincontrarla le staccherei uno ad uno tutti i capelli per poi farci una parrucca da regalare ad Hannah Montana. "Proprio stronza Miranda" dice Louis a Shawn. Per una volta sono d'accordo con il castano. Il mio ragazzo annuisce, sposta lo sguardo su di me sforzando un sorriso. "Mi dispiace" sussurra guardando verso il basso. "Di che?" Chiedo confusa, lui non ha fatto assolutamente niente. "Che ti abbia detto quelle cose solo perché era interessata a me" scrolla le spalle, tirando un calcio ad un sassolino lungo la strada. "È per questo che mi sono arrabbiata, non perché mi abbia insultata" spiego. Ci sono state veramente troppe persone nella mia vita che hanno parlato male di me e hanno detto cose brutte, se le avessi ascoltate tutte a quest'ora avrei fatto la fine di Hannah Baker, il che non era esattamente nei miei piani. Lui sorride e mi lascia un bacio sulla guancia. "Sei gelosa, piccola?" Sussurra compiaciuto al mio orecchio, causandomi brividi. Annuisco, è inutile negarlo. Sono incredibilmente gelosa che qualcuna possa portarmelo via. Allarga il suo sorriso. "Perché me lo chiedi sempre se già sai la risposta?" Chiedo divertita, prendendogli la mano. "Perché quando smetterai di esserlo vorrà dire che non provi più niente per me" scrolla le spalle con aria malinconica. Non pensavo che dietro quella domanda così sfacciata si nascondesse tutta questa insicurezza. Tengo a lui in una maniera incredibile e sto cominciando ad avere paura dei sentimenti che inizio a provare. Paura che lui non posso provare la stessa cosa e possa stufarsi di me. Scruta il mio sguardo. "Che c'è?" Chiede confuso. "Ho paura" scrollo le spalle, non guardandolo in faccia. Lui blocca il mio percorso, posizionandosi difronte a me. "Di cosa hai paura?" Chiede premuroso, facendomi alzare lo sguardo verso di lui. "Che possa stancarti di me. Non dire che è impossibile, perché può succedere" spiego il motivo della mia paura. Mi abbraccia poggiando il mento sulla mia testa. "anche se per qualche motivo non dovessi più provare questi sentimenti, starei al tuo fianco ugualmente, perché sei importante. Non mi stancherò di te, comunque" confessa lui, accarezzandomi la schiena. "E quali sarebbero 'questi sentimenti'?" Sorrido divertita. Mi guarda con aria di sfida, successivamente divertita. "Non lo so. Ho seriamente paura di provare quello che penso di provare". Cosa è? Uno scioglilingua? Sorrido abbracciandolo più forte.
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A guidare per tornare a casa è Louis, Shawn è seduto sul sedile anteriore accanto a lui ed io e Isabel siamo dietro a bisticciare per chi sta occupando più spazio. Più che bisticciare ci molliamo pizze e schicchere a vicenda. Le braccia mi si riempiono di segni rossi, a lei non succede nulla. Ricordo che ad una cena di classe mi ha dato così tante pizze che poi nella foto avevo mezzo braccio rosso e mezzo bianco, un Ringo. "Guarda cosa mi hai fatto!" Urlo indicandomi il braccio, ormai quasi completamente rosso. "Non è colpa mia se sei delicata" si difende con un sorriso da stronza. Shawn si gira nello nostra direzione, per poi scoppiare a ridere nel vedere il mio braccio. "Stronzo" urlo divertita. "Noo, non si dicono queste parole" fa finta di sgridarmi alzando il dito. "Paparino faccio quello che voglio" lo prendo in giro. "No piccola" ammicca. Antipatico. "Non ti parlo più" faccio la finta offesa incrociando le braccia al petto. "Lo stai facendo" mi fa notare divertito. Mollo un calcio al suo sedile. "Ehi!" Urla sporgendosi e dandomi un pizzico sul fianco. "La smettete? Rischio di finire contro un albero" sbraita Louis. Shawn si siede composto sul sedile e mi lancia un'occhiata divertita. Durante il viaggio di ritorno continuiamo a bisbigliarci cattiverie con aggiunta di qualche dito medio ogni tanto. Finalmente Louis parcheggia e scendiamo dalla macchina. "Puzzi di capra ammuffita" insulto Shawn, il quale qualche secondo prima mi ha bisbigliato un 'puzzi di feto di balena', facendomi sbottare a ridere per la cavolata detta. Sgrana gli occhi divertito. "Cosa hai detto?" Urla divertito mentre Louis e Is entrano in casa. "Che puzzi di capra ammuffita" ripeto stronza. "Mmh" replica poco convinto e divertito allo stesso tempo. "Cattiva ragazza" sorride malizioso avvicinandosi a me, io riporto la distanza uguale a prima indietreggiando. "Che fai? Scappi?" Chiede divertito, continuando ad avanzare. Annuisco sorridente. "Dai vieni qua" ride quando vede che continuo a indietreggiare. "Puzzi di montone affumicato" rido per la scemenza appena detta, mi diverto con poco. "E tu sei un farfalla" mi guarda strafottente, sapendo che odio le farfalle e mi fanno ribrezzo. "Brutto schifoso" dico quando tocco un muro con la schiena. Shawn si sfrega le mani teatralmente. "Vieni qui bella bambina" dice con voce da maniaco. "No, mi fai paura" rido per la voce che ha utilizzato e per lo sguardo da pazzo. Riprende la sua espressione naturale. "No amore" ride fragorosamente. Adoro la sua risata e il nomignolo che ha usato. "Da quando usi questo nomignolo?" Chiedo, ricordandomi che lo aveva già utilizzato il giorno prima. Scrolla le spalle. "Da quando stiamo insieme" risponde normalmente. Che piccolo. Gli do un bacio sulla guancia. Lo prendo per mano e lo faccio entrare dentro casa, anche perche sicuramente quella stupida vecchia sarà lì a guardarci, pervertita. "Is, dove sei?" Chiedo quando non la vedo in salone. "In camera con Louis, non venite a rompere" ci informa lei. A seguire c'è il suono della porta che sbatte, segno che l'ha chiusa per la 'privacy'. Saliamo al piano di sopra e entriamo nella camera di fronte a quella che dovrebbe essere mia.

Summer Love||Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora