Capitolo 4- Shawn

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Mentre Isabel si fa una doccia, cosa normale dopo quello sclero, mi cambio. Mi metto un paio di shorts di jeans e una canottiera bianca che, essendo troppo lunga, metto dentro i pantaloncini. Dopodiché mi metto un po' di mascara e del lucidalabbra. Non mi è mai piaciuto strafare con il trucco, preferisco piacere per quello che sono e non grazie ad una maschera. Questi miei pensieri filosofici vengono interrotti da un urlo maschile "GOOOOOOAAL! beccati questa perdente!". Perché i vicini sono così fastidiosi? O meglio, perché i maschi sono così scemi? Mi maledico mentalmente per non aver ancora chiamato mia madre, starà per chiamare l'FBI, così mi riprometto di richiamarla stasera prima di andare a dormire. Mentre cerco di mettermi una collana con un ciondolo a forma di cuore regalatomi dai miei genitori, Is esce dal bagno vestita e asciutta. Indossa dei pantaloncini neri è una maglietta bordeaux e come scarpe le adidas superstar, come me. Devo dire che abbiamo gusti molto simili, una volta ci siamo vestite praticamente uguali, peccato che il colore del maglioncino fosse diverso. "Sono pronta" dice pettinandosi i lunghi capelli biondi e lasciandoli sciolti. Lei ha dei capelli molto più gestibili dei miei, non sono liscissimi ma con delle leggere onde, mi piacciono molto. I miei sono ingestibili, ogni tanto stanno bene, altre volte non hanno proprio una forma e sono costretta a piastrarli. Oggi fortunatamente non hanno bisogno di essere piastrati. Devo ammettere che rispetto a quando ero più piccola si sono allisciati leggermente. Non ho mai avuto quel tipo di capelli ricci che non si riescono a pettinare, avevo piuttosto dei boccoli naturali che, riguardando le foto, erano molto belli. Non ho mai capito perché le ragazze con i capelli ricci vogliano i capelli lisci e viceversa, per qualche motivo le persone tendono ad andare alla ricerca di cose che probabilmente non avranno mai. Dopo essermi pettinata i capelli prendo la borsa e il cellulare e mi avvio insieme a Isabel verso il ristorante. Ad accoglierci arriva un ragazzo alto, castano è assolutamente stupendo. Che costa stai dicendo Emily. "Un tavolo per due o state aspettando qualcuno?" chiede rivolgendosi a me. È veramente bello, ma come possono esistere ragazzi così? Mi rivolge uno sguardo divertito vedendo che non rispondo e io abbasso lo sguardo per l'imbarazzo pregando mentalmente Isabel di salvarmi da questa figura di merda. "Ehm no, un tavolo per due" dice sorridente, come se non fosse successo nulla. Che sia benedetta. Il ragazzo le sorride di rimando e ci mostra un tavolino all'aperto proprio accanto ad una siepe. Leggo il menù e decido di prendere una margherita e da bere della fanta, non mi piace la coca cola. Isabel prende lo stesso, però al posta della fanta prende una pepsi. "ma guarda chi si rivede, la massacratrice di piedi" rimango immobilizzata vedendo Louis, accompagnato da un ragazzo, avvicinarsi al tavolo. Isabel, che gli da le spalle, spalanca gli occhi e mi guarda impanicata. "Ehi" gli dico, non sapendo cosa rispondergli. "Guarda caso abbiamo proprio il tavolo accanto al vostro" dice con fare strafottente. L'ha fatto apposta, piccolo bastardo. Isabel nel frattempo sta entrando in crisi, ma che le prende? "Ciao Isabel" la saluta sorridendole. Lei si limita solo a sorridergli imbarazzata. I due ragazzi prendono posto al tavolo alla nostra destra. "Io sono Shawn" dice l'amico del bastardo. Soffermo il mio sguardo su di lui. È davvero stupendo. Ma da quando questo posto è diventato un raduno per modelli? santo cielo perché penso queste cose. Ha i capelli castani portati in maniera scompigliata verso l'indietro. Perché ho questa infrenabile voglia di affondarci le mani? Dio santissimo Emily. Ha gli occhi castani, più scuri dei miei, i quali hanno delle sfumature di verde. Dopo averlo analizzato per bene gli rispondo di rimando con un "piacere", stessa cosa fa Isabel. I due ragazzi si accomodano al tavolo esattamente alla nostra destra. Poco dopo arriva il bellissimo cameriere che prende le ordinazioni. Inutile dire che quei due ordinano mezzo menù. "Scusi, possiamo unire i tavoli?" Chiede Louis al cameriere, il quale stava raccogliendo i vari menù per disporli su altri tavoli. Il cameriere scruta il mio sguardo, forse per capire se fossi d'accordo o meno, a quel punto gli faccio un sorriso rassicurante e lui risponde in modo positivo al ragazzo alla mia destra, provocando un colpo di tosse da parte di Isabel. Dopo aver unito i tavoli Louis riprende il discorso, santo cielo quanto parla. "Come mai siete scappate oggi in paese?" chiede Louis con un sorriso strafottente. Isabel si sbatte una mano sulla faccia provocando la mia risata, che termina immediatamente quando mi rivolge uno sguardo assassino. "Beh, mi sono resa conto di aver dimenticato di chiudere a chiave la porta di casa" rispondo con nonchalance. "Ah" risponde Louis, come se si aspettasse una risposta diversa. "Come mai sei così silenziosa stasera Isabel?" Adesso gli tiro un pugno che non si dimenticherá facilmente. "Sono solo un po' stanca" dice passandosi un mano tra i lunghi capelli biondi con fare nervoso. "E tu come mai parli così tanto?" Sbotto irritata. Mi guarda stupito, okay forse ho esagerato. "La ragazza ti tiene testa Tomlinson" ride Shawn, coglione. "Non mi fa paura questa nanetta" dice scherzando e provocando una risata da parte di Isabel. Ma da che parte sta? Io le sto evitando il terzo grado di papà Louis e lei mi ringrazia così? Ora uccido tutti. "Non sono bassa" lo guardo irritata. "Oh sì che lo sei" ride rumorosamente Louis, "alzati in piedi, Shawn non ti ha ancora vista, almeno potrà giudicare anche lui." Dice mordendosi il labbro inferiore per evitare di sbottare in una rumorosa risata. "No che non mi alzo" lo fulmino con lo sguardo. "Perché sai di essere bassa" dice con aria vittoriosa, gli mollo un calcio da sotto il tavolo provocando un urletto da parte sua e la risata di Shawn e Isabel. "Ma cosa hai contro i miei piedi?" Dice con il fiato corto ma ridendo allo stesso tempo. A questa affermazioni non posso fare a meno di ridere anche io. "Puzzano" rispondo ridendo. "Parla la ragazza con la voce da gallina" dice Louis facendo sputare l'acqua a Shawn, il quale subito dopo si pulice con un tovagliolo. "Si beh, vi abbiamo sentito cantare prima" rivela quest'ultimo cercando di trattenere una risata, ma invano. "Siamo i vostri vicini" dice Louis appoggiandosi con lo schiena sullo schienale della sedia e mettendo il braccio sinistro sullo mio schienale, il tutto accompagnato da un fastidioso sorrisetto. A questa affermazione io e Isabel sgraniamo gli occhi e ci guardiamo imbarazzate. "Voi siete i gridatori seriali" dice Isabel, con aria di sfida. "Si, oggi ho vinto contro Lou a FIFA" dice Shawn tutto fiero. "Wow, questo fa di te un vero uomo" dico sfottendolo "ehi i tornei FIFA sono importanti" lo difende Louis. "FIFA è un gioco per idioti" dice Isabel scherzando "mi sto offendendo, me ne vado" dice Shawn facendo il finto offeso "nessuno ti ha invitato, infatti" gli rispondo stuzzicandolo. Mi guarda con aria di sfida "attenta a quello che dici, piccoletta" dice con un sorriso pervertito. Proprio in quel momento arriva il cameriere con le nostre pizze. "Margherite, non saranno troppo grasse?" Domanda Shawn a Louis. "Ci sono due margherite?" Chiede Louis con un tono da finto attore, non so a cosa voglia arrivare. "La mia e la sua" afferma in maniera ovvia Isabel, indicandomi. "Oh. Non ti avevo vista scusa, la tua voce non arriva fin quassù" dice riferendosi, ovviamente, a me e ridendo a questa sua pessima battuta. "Se non la finisci ti ritroverai senza genitali prima ancora che tu possa finire tutta quella roba che hai ordinato." Rispondo con tono minaccioso. "E come si fa senza baby Lou?" Scherza Shawn. Isabel diventa rossa come un pomodoro seguita da Louis e io rido alla sua frase. "Se vuoi castro anche te Shawn" gli rispondo con falso sorriso. "Ti stai mettendo contro di me?" Domanda alzando un sopracciglio, cosa che mi mette, per qualche strano motivo, agitazione. "Forse." Rispondo ferma sulla mia posizione. Purtroppo la mia credibilità viene distrutta quando una di quelle schifose farfalle notturne si posa sulla mia maglietta. Ho la fobia, non posso farci assolutamente niente, farfalle e piccioni non fanno per me. Mi alzo di scatto dalla sedia facendo un rumore che fa girare tutti verso di me. "Emily calmati" dice Isabel alzandosi lentamente e venendo verso di me per cercare di togliermi quell'essere disgustoso dalla maglietta. "Ah, ti chiami Emily?" Chiede Louis, non curandosi minimamente della mia crisi di panico. "Ti sembra il momento, stupido coglione?" Sbotto irritata cercando di non guardare quella bestia di Satana sulla mia maglietta. Con un gesto Isabel fa volare la farfalla, la quale comincia a svolazzarmi intorno e facendomi correre da quella che era stata la mia postazione per svariati minuti. In tutto questo Shawn ride, vi giuro che gli staccherò un ad uno tutti i capelli che ha in testa. Finalmente la farfalla va a posarsi su uno di quei lampioni che ci sono nel giardino, non capisco perché siano così attratte dalla luce, beh meglio dalla luce che da me. Dopo essermi ripresa mi siedo nuovamente al tavolo, notando che Shawn ride ancora con le lacrime agli occhi accompagnato da Isabel e Louis. "Cosa cazzo vi ridete?" Chiedo visibilmente nervosa. "hai seriamente paura di una farfalla?" Chiede Shawn non smettendo di battere le mani dal ridere "ah e, si, sei bassa" continua, affermando la teoria di Louis e aumentando il rumore della sua risata. Lo fulmino con lo sguardo, dopodiché continuo a mangiare la mia pizza.
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Summer Love||Shawn MendesWhere stories live. Discover now