Capitolo 63- "..."

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"Come vuoi che stia? Sta male"
Sento Isabel parlare fuori dalla stanza, pensa che mi sia addormentata ma non ci sono riuscita.
Sono ore che sono chiusa nella mia stanza ignorando qualsiasi persona entri. "Vabbe, a dopo, ciao amore"

Sentirle dire quelle parole mi fanno nuovamente scoppiare in un pianto disperato che cerco di soffocare inutilmente quando ritorna in camera mia.

"No Em, non fare cosi" dice raggiungendomi sul letto e abbracciandomi, sono nella stessa posizione da tutto il giorno: distesa sul fianco destro abbracciando il cuscino e con tutti i capelli sulla faccia, ormai non mi danno neanche piu fastidio.

"Dimmi perche? Perche lo ha fatto?" Chiedo, sorprendendomi al suono della mia voce roca.
Ormai non sono neanche piu arrabbiata, riesco solo a piangere.

"Anche lui sta male, Louis dice che si è chiuso in camera e non esce da ore"

"mi ha lasciata lui" possibile che dopo tutto il male che mi ha fatto comincio a piangere sapendo che anche lui sta male? Lei sospira non sapendo, evidentemente, cosa dirmi.

Dopo poco entra mia mamma e Is le lascia il posto uscendo dalla stanza. Rischia di cadere dato che la stanza è nella penombra, vano tentativo di farmi dormire.

"Tesoro" dice accarezzandomi i capelli, rispondo con un singhiozzo, non riesco a trattenermi.
Lei mi abbraccia e mi lascia un bacio sulla testa.

"Emily lui ti ama, sapevi anche tu che non sarebbe stato facile. Evidentemente non ce la faceva piu" dice continuando ad accarezzarmi. Non aiuti cosi madre.

"Non mi ama mamma, non riduci cosi le persone che ami" rispondo voltandomi di scatto e indicando teatralmente il mio volto, disgustata.

"Emily prova solo per un momento a metterti nei suoi panni. Questa storia di Cameron non ha fatto altro che dargli il colpo di grazia, lui stava gia soffrendo da prima"

"ci stavo male anche io" scrollo le spalle non capendo dove voglia arrivare.

"e pensa se tu avessi visto un video in cui lui si comportava con una ragazza nello stesso modo in cui Cameron si comportava con te." Il mio cuore perde un battito all'immagine che prende forma nella mia mente, al solo pensiero mi viene da strappare tutta la carta da parati.

"Noi stavamo scherzando" cerco di giustificarmi.

"Questo io lo so tesoro, ma immagina come puo essersi sentito"

Ci sarei stata di merda, ha ragione, però la sua gelosia era diventata eccessiva.

Dopo essere stata un altro po con me mi lascia sola e convinco Isabel a tornare a casa nonostante non ne fosse convinta. Ho bisogno di parlare con lui, so che non dovrei ma non ce la faccio.
Prendo il telefono e con mia grande sorpresa trovo alcune chiamate perse da lui di qualche minuto fa. Mi maledico per aver messo il silenzioso. Anzi no, brava Emily.....giusto?

Lo richiamo con mani tremanti, cazzo cosa mi ha fatto.

"Emily" risponde non appena lo chiamo. Sentire la sua voce mi fa venire un nodo in gola. Sto usando tutte le mie forze per non piangere ma quando pronuncio il suo nome la mia voce mi tradisce.
Sapevo che chiamarlo sarebbe stato uno sbaglio.

È circa mezzanotte e noi stiamo qui a piangere senza dirci niente. "Sto venendo da te" dice dopo qualche minuto di silenzio.
Il mio cuore perde un battito alla sola idea di rivederlo. È fottutamente pazzo?!

"Shawn perche mi fai questo? Mi lasci poi torni, non ti capisco" chiedo prendendo un cuscino a stringendolo con forza nel pugno destro.

"se ti lascio voglio farlo di persona, anche se vorrei non doverlo fare..."

Perche sta facendo cosi?

"Non giocare con me Shawn, ti prego" rispondo in.un sussurro.
Lui non risponde e si limita a dirmi di aprirgli la porta.

"Ma da quando sei partito?" Chiedo sconvolta

"un'ora fa"rispondo ridicendomi di aprirgli.

Scendo silenziosamente le scale per non svegliare mezzo vicinato. Apro la porta e appena lo vedo, vedo quel viso angelico, rimango a contemplarlo per poi scoppiare a piangere.
Lui mi abbraccia forte, pensavo che non lo avrei piu riabbracciato, pensavo fosse finita.

"Perche mi fai questo?" Chiedo continuando a piangere e battendogli, con scarsi risultati, un pugno sul petto. La scena dev'essere ridicola, uno scoiattolo contro un alligatore.

Sospira poggiando la sua fronte alla mia, d'istinto mi alzo in punta di piedi per baciarlo ma non appena sfioro quelle labbra perfette e lo sento stringermi di piu a sé, riporto i talloni a terra.

"Em non ce la faccio a starti lontano, voglio stare con te sempre" confessa dopo un iniziale stupore delle mie azioni.

"Lo sai che non è possibile" dico alzando lo sguardo ma pentendomene non appena incontro il suo. Lo vorrei tanto anche io, ma sappiamo che non si può.

"Per favore non piangere, non voglio vederti cosi" dice poggiando le mani sulle mie guance e asciugandomi le lacrime con il pollice, scuoto la testa per fargli capire che non ci riesco.

"Mi ero ripromesso che nessuno ti avrebbe mai fatto del male se ci fossi stato io a proteggerti e guarda come ti ho ridotto" dice passandosi una mano fra i capelli, frustrato.

Porto impulsivamente una mano sulla sua guancia sinistra e lui riporta immediatamente lo sguardo fisso nel mio. Porta la sua enorme mano su essa e con l'altra prende la mia, facendo intrecciare le dita.
Sento lo stomaco trasformarsi in un serpente e attorcigliarsi su se stesso non trovando pace, torturandosi.

Summer Love||Shawn MendesWhere stories live. Discover now