Capitolo 6- Una giornata in spiaggia

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Appena tornata a casa, la prima cosa che faccio è chiamare mia madre. Dopo due squilli nemmeno, risponde. "Adesso mi spieghi" dice rigida. Gli spiego tutta la situazione, a partire dal supermercato fino a quello successo circa 10 minuti prima. Dopo un cazziatone da parte sua per aver dimenticato di chiamarla, ci diamo la buonanotte e vado in bagno. Isabel già si è preparata per la notte mentre ero al telefono con mia madre, adesso era lei a parlare con la sua. Entro nel bagno e dopo essermi struccata e messa il fantastico pigiama con i gattini regalatomi da mia madre, mi lavo la faccia e i denti. Esco dal bagno e vado da Isabel, la quale è stesa sul letto a digitare qualcosa sul suo cellulare. "Che fai?" Le chiedo stendendomi accanto a lei e affondando la faccia nel cuscino. "Sto al telefono" risponde ovvia, beccandosi un'alzata di occhi e uno sbuffo da parte mia. Dopo poco cede "Chatto con Louis" dice sorridendo innamorata, che schifo. "E quando gli hai dato il tuo numero?" Chiedo confusa "mentre flirtavi con il cameriere" dice con nonchalance. "Non stavo flirtando con il cameriere!" Squittisco con una voce acutissima. "Come vuoi tu. Domani ci ha invitate a casa sua, comunque" dice continuando a digitare qualcosa. "Ci, o ti ha invitata? Non penso che mi voglia" dico guardando le notifiche su Instagram, un tipo continua a inviarmi una richiesta d'amicizia, non so chi sia. "Forse lui no, magari Shawn si" dice alzando le sopracciglia con sguardo pervertito. "Smettila" le rispondo fulminandola con lo sguardo. "Comunque dovresti andarci piano, non lo conosci nemmeno" "lo so, ma è carino. Voglio conoscerlo meglio" dice sorridendo "è una testa bacata, non c'è niente da conoscere" rispondo scherzando. Risponde alla mia battuta scimmiottandomi, antipatica. Dopo un'oretta di chiacchiere vado nel mio letto piantandoci le radici.
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A svegliarmi sono le urla di Isabel. "Emily svegliati, ho caldo, quando andiamo al mare? Uffa Emily, non trovo le merendine al cioccolato, c'è solo la tua stupida crostata all'albicocca." È inutile, appena sveglia, comprendo solo lo 0% di quello che mi viene detto, in più il fatto che urli mi irrita. Vedendo che non rispondo urla ancora più forte "Emilyyyy" "Cosa diamine vuoi?!" Sbotto nervosa. "le merendine" dice, continuando a urlare, stando al piano di sotto. "Non lo so, cercale" dico infilando la testa sotto al cuscino. Dopo 10 minuti mi decido ad alzarmi, scendo le scale rischiando di cadere, ho un equilibrio penoso. "Finalmente, mi prendi le merendine?" chiede Is con tono assillante. "Questa è l'ultima volta che vengo in vacanza con te" dico ancora con gli occhi mezzi chiusi e aprendo una dispensa dalla quale tiro fuori quelle maledette merendine. "Grazie" dice togliendomele di mano e sedendosi al tavolo, scartando una di quelle tortine al cioccolato. "Mh, non mi piacciono" dice al primo boccone. "Dio santissimo Isabel, ci sarà qualcosa a questo mondo che ti piace?" Rispondo esasperata. "Gli oreo" dice "questa invece è una versione uscita male dei Kinder fettalatte, che neanche mi piacciono" continua, disgustata. "Le hai scelte tu eh" "e che ne sapevo io che facevano così schifo?" Dice alzando le mani, indicando la sua innocenza. "Mangiale" "preferisco vomitare" "allora mangia la crostata" "peggio mi sento" "hai rotto i coglioni" dico, continuando a battibeccare con lei. Dopo averla convinta a finire la merendina ci mettiamo il costume, degli shorts e una canottiera per scendere in spiaggia. Usciamo di casa e ci dirigiamo verso il molo, li ogni ora vi è una barca che ci porta in varie spiaggie, e noi possiamo scegliere in quale passare la giornata. Scegliamo la prima, tanto sono tutte uguali, in fin dei conti. Prendiamo un ombrellone e un paio di sdraio, e, dopo esserci spogliate e messe la crema, stendiamo i teli sulle sdraio e ci posizioniamo su di esse. Osservo i vari tipi di gente: bambini che schizzano la gente e urlano, donne anziane che si lamentano degli schizzi, ragazzi che giocano a beach volley e infine, coloro che passano la giornata sotto l'ombrellone a mangiare o ascoltare musica, più o meno come me. I miei pensieri vengono interrotti da una palla arancione da beach volley che mi finisce addosso. Cerco di individuare a chi appartiene, e noto un biondino venire verso di me. "Scusami" dice imbarazzato. Ovviamente è bellissimo, non riesco a capire cosa sia successo in un solo anno in questo paese. "Non ti preoccupare" dico sorridendogli. "Vieni Niall" dice una voce maschile. Cazzo. Poco dopo spunta Louis nella mia visuale. "Oh, ma ciao" dice con un sorriso da stronzo "Ehi" dice Isabel "sparisci" dico io nello stesso istante. "Sempre acida eh, volete venire a giocare con noi?" Guardo la mia amica, sperando che, leggendo il mio sguardo, dica di no. "Certo" dice entusiasta. 1-1, bastardino. Sono costretta ad alzarmi, seguendo, insieme ad Isabel, Louis che raggiunge un gruppo di ragazzi. "Ciao piccoletta isterica" dice una voce alle mie spalle. Mi giro e, come avevo immaginato, dietro di me trovo uno Shawn in costume che sorride, oh santo patrono.
"Isterica a chi, scusa?" Chiedo scherzando. "Non eri tu, quella che stamattina urlava come una pazza contro Isabel?" Chiede lui ridendo. "Beh ma è colpa sua. Una cosa che assolutamente non mi si deve fare è parlarmi quando sono appena sveglia" dico informandolo. "Me lo ricorderò" sorride "anche perché sennò finisce male" dico continuando la sua frase. "Vi va di giocare a torello?" Propone il più alto di tutti. Ha capelli castani e occhi verdi, a dir poco stupendo. "Sarebbe?" Chiede un ragazzo dai particolari lineamenti. "In pratica uno di noi sta al centro ed il resto del gruppo deve passarsi la palla senza farla prendere allo sfigato che si trova, appunto, al centro" risponde, soddisfatto della sua spiegazione, il biondino. "Proporrei di far mettere Emily al centro" dice con un sorriso strafottente Louis. Sto per ribattere ma il ragazzo, che da quanto ho capito si chiama Zayn, esclama un "è arrivato Liam" guardando verso un punto indefinito e facendo gesti con le braccia per farsi vedere dall'amico. A quel nome mi giro, scoprendo che è proprio il ragazzo che ci ha servito la sera prima. "Il cameriere?" Chiede Louis confuso. "Problemi?" Chiedo sfidandolo. "Tu pensa alle farfalle, che è meglio" sputa velenoso. Non lo sopporto. Appena ci raggiunge, Liam mi sorride, segno che mi ha riconosciuta, che carino che è. Gli sorrido di rimando. "Chi vota per Emily al centro?" Propone Louis. Ad alzare la mano sono Louis stesso, Shawn (e ti pareva), Isabel, la ammazzo prima o poi, e..Liam. lo guardo confusa. "Mi piace vincere facile" dice motivando la sua scelta. Socchiudo gli occhi con sguardo di sfida. "Bene." Sputo, irritata. Mi metto al centro, e ovviamente, tutti tirano la palla troppo in alto per far si che io non riesca a prenderla. Niall, il biondo, tira la palla a Shawn, il quale prova a prenderla ma la palla è troppo alta anche per lui. Guarda la palla che si trova alle sue spalle, poi guarda me. Ci scambiamo uno sguardo di guerra. Che gli Hunger Games abbiano inizio. Comincio a nuotare creando un sacco di schiuma, preceduta da Shawn. Nel momento in cui sta per prendere la palla gli salto addosso facendolo affogare e, prendendo, così, la palla. "Presa" dico portandola in alto con le mani come se fosse un trofeo da mostrare. Shawn mi scimmiotta, dopodiché si posiziona lui al centro. Dopo qualche ora, tra giochi e scherzi arriva la barca che ci passa a riprendere. Volendo potevamo rimanere anche a pranzo, solo che non avevamo comprato nulla, così ci imbarchiamo tutti sulla piccola barca, la quale ci riporta in paese.

Summer Love||Shawn MendesWhere stories live. Discover now