Capitolo 52- 'La pizza'

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"Impasta" dico cercando la mozzarella nel frigo e ripetendo nuovamente l'ordine quando Shawn continua a ridere. "Sh" mi zittisce per poi riprendere a sghignazzare. "Ora ti apro la mozzarella sulla testa" lo minaccio continuando a cercare in quel frigo che sembra contenere di tutto meno quello che sto cercando. Possibile che abbiano circa 10 carote e nemmeno una mozzarella? Cosa sono, conigli travestiti da umani? "Ma se neanche la trovi" mi stuzzica. Okay, forse quella di fare la pizza non è stata una buona idea. "Mendes" lo ammonisco chiudendo l'anta del frigo, mi sono arresa, non c'è. "Tesoro" mi imita con un sorriso strafottente. "Dio quanto ti odio" gli do una schicchera sul braccio facendolo lamentare. "Hai le mani più grosse del piatto, possibile che non sai stendere della pasta?" osservo stizzita. "Scusa se non sono Ratatouille" si lamenta mettendo più forza nei suoi movimenti rischiando di rompere il piatto. "Questa cazzo di pasta si restringe" risponde arrendendosi e togliendo le mani dall'impasto. "Su che pappamolle" lo prendo in giro, beccandomi uno sguardo assassino. "Sei irritante" dice pizzicandomi un fianco e facendomi contorcere per il solletico, per poi lasciarmi un bacio sulla guancia. "Mi hai sporcato la maglietta" mi lamento portando lo sguardo sulla macchia bianca sopra il tessuto della mia maglietta. Lui non sembra fregarsene dato che poggia entrambe le mani sui miei fianchi e mi bacia. "Ops" dice fingendosi dispiaciuto e mostrando un bellissimo sorriso. "Ti meno" lo ammonisco non potendo fare a meno di sorridere anche io. Finirá per farmi impazzire. "No, mi ami" ammicca compiaciuto. "E che ne sai, potrei essere solo fisicamente attratta" lo prendo in giro con fare strafottente, incrociando le braccia al petto. "Mi trovi attraente?" Chiede con tono malizioso e un'alzata di sopracciglia. Mi porto una mano sulla fronte "Era un'ipotesi" rido sapendo di essermi incastrata da sola. "Non ti farebbe differenza quindi se girassi così come mamma mi ha fatto?" Chiede sciacquandosi le mani e liberandosi dall'impasto appiccicoso, dopodiché si passa una mano fra i capelli, come suo solito. Scuoto la testa sapendo che adesso comincerà a fare lo stupido fino a quando non ammetterò a verità. "Meglio così, sto sentendo caldo" dice per poi togliersi la maglietta. Non vorrà davvero togliersi i vestiti, vero? Sgrano gli occhi al vedere i suoi addominali, ma quanti ne farà al giorno? Io neanche mezzo. Lo fermo quando si sta tirando giù i pantaloncini, ma è serio? "Che c'è?" Mi chiede divertito quando gli prendo il braccio per bloccarlo. "C'è che no" ride per la mia risposta senza senso. "Ti scandalizzi per così poco" dice continuando a ridere e spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. "Sta zitto" rispondo colpendogli la spalla con un 'pugno', se così possiamo definirlo, alla quale risponde con un finto gemito di dolore. Mi sono fatta più male io che lui, no davvero, ma quando trova il tempo di allenarsi? Stiamo tutto il giorno insieme. "Ma è vero, è solo un po' di pelle scoperta" afferma cercando di trattenere una risata, sapendo perfettamente che è una cosa che mi manda in tilt. "Vogliamo fare questa pizza o no?" Chiedo cercando di cambiare argomento. "Non abbiamo la mozzarella ciccina" mi ricorda indicando il frigo e toccandomi la punta del naso con il dito, ridacchiando. "Ma che cazzo comprate al supermercato voi?" Chiedo stizzita dopo aver sorriso a quel suo gesto innaspettato. "I biscotti che piacciono tanto a te" mi sorride per poi prendere il pacco di questi ultimi e iniziando a mangiarli. Allungo il braccio per prenderne uno ma lui allontana il pacco. Lo guardo scioccata, sa che privandomi del cibo è come se si mettesse contro di me. "Dammi i biscotti" ordino, ma tutto ciò che ottengo è un'alzata di sopracciglia come a dire 'tutto qui? Pensi di farmi paura?'. "Babbuino" aggiungo sperando di ottenere cio che voglio. "Non mi fai paura" ride. Gli do una schicchera aspettando una reazione. "Ora?" "No" continua a ridere. Alzo una mano per colpirlo sulla spalla ma mi blocca il polso, istintivamente, faccio la stessa cosa con l'altra che, purtroppo, non riesce a sfuggirgli. Mi guarda soddisfatto facendo un sorrisetto stronzo. Alzo un sopracciglio, pensa di fare paura? "Pensi di farmi paura?" Lo guardo con aria di sfida, imitando la sua frase di pochi secondi prima. "Tu hai paura" mi corregge calcando sull' ‘hai’. "Dovrei avere paura di uno che non sa mangiare neanche mezzo biscotto? Sei tutto sporco" rido facendo un cenno con la testa verso sinistra per indicargli l'angolo della bocca sporco di cioccolato, dal momento che le mie mani sono bloccate dalle sue. Si passa la lingua sul lato della bocca indicatogli, ma non migliora di molto la situazione e io continuo a ridere. Sbuffa per poi lasciarmi le mani per farsi aiutare. "Dammi un tovagliolo" ordino "che c'è ti faccio schifo?" Chiede ironicamente con una finta espressione offesa. "Mi fa schifo il cioccolato misto alla tua saliva sulla bocca" rispondo stronza. "Ma hai a che fare con la mia saliva tutto il-" "evita" rido. Lui fa spallucce. Provo a pulirlo passandoci il pollice sopra, alla fine, dopo un paio di volte, la macchia si toglie. Incrocio lo sguardo col suo, che mi fissa intensamente. Com'è possibile che dopo piu di 1 mese che stiamo insieme ancora ci sono questi momenti in cui ci fissiamo e basta? Solitamente non avviene quando due persone devono ancora mettersi insieme e vorrebbero baciarsi ma non possono perché è tutto un casino? Alla fine mi bacia, sia lodato il cielo.
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Ciaaaaao, scusate l'assenza, spero che il capitolo ci piaccia, bacinii

Summer Love||Shawn MendesWhere stories live. Discover now