Capitolo 59- "Kate"

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Un rumore strano mi sveglia, apro lentamente gli occhi cercando di realizzare di cosa si tratti.
Tutto cio che vedo è buio piu totale e tutto cio che sento è il respiro di Shawn, accompagnato dall'abbassarsi e alzarsi del suo petto che fa muovere leggermente anche la mia testa, appoggiata su quest'ultimo.

Rimango per un minuto guardandomi intorno, ma appena sto richiudendo gli occhi, quel rumore si risente e io non posso fare a meno che desiderare di sbattere la testa al muro.

È il mio stomaco, e chi altro altrimenti?

Sbuffo rumorosamente. È normale che alle tre di notte, o qualunque ora sia, mi venga fame? I miei pensieri vengono interroti nuovamente da un verso del mio stomaco, piu forte dei precedenti.

"Ma che diamine..?" Sussurro.

"Ma sei tu che fai questi rumori?" Chiede con voce roca Shawn, bene, ho svegliato anche lui.

"Si, alle tre di notte mi piace cominciare a imitare i furetti affamati" lo prendo in giro.

"Acida" risponde mettendosi disteso su un fianco e circondando la mia vita con il braccio.

Un altro lamento rieccheggia nella stanza. Shawn ride, ma cosa ride?! Mi sto innervosendo, questo stupido stomaco mi ha svegliato.

"E va bene, vado a prendere da mangiare" dico seccata guardandomi lo stomaco, come se potesse capire. Provo ad alzarmi ma il braccio del castano me lo impedisce.

"Shawn?"
"Mmh?" Mugola infastidito.
"Mi fai alzare?" chiedo divertita da quel verso.
"No" risponde quando provo a mettermi seduta, stringendomi ancora di piu a lui e circondando le mie gambe con una sua, a mo di koala.
"Ma la smetti?" Rido.
"Non te ne andare" supplica con la voce ancora impastata dal sonno.
"Un minuto e torno" prometto accarezzandogli il viso.
"E va bene" sbuffa staccandosi da me e lasciandomi un bacio sulla mano che era precedentemente appoggiata sulla sua guancia.

Scendo attentamente le scale per evitare di fare un capitombolo e arrivata in cucina accendo la luce, che mi fa chiudere gli occhi.

Prendo in fretta e furia due merendine al cioccolato, nel caso tra un paio d'ore dovesse ricominciare a fare storie, spengo la luce e risalgo.

Chiudo piano la porta della mia camera per evitare di svegliare anche i miei e mi rimetto a letto.

Shawn accende la luce della lampada sul comodino.

"Ma no, tu dormi" lo tranquillizzo.

"Tanto ormai quel motorino mi ha svegliato" spiega indicando il mio stomaco con un cenno della testa.

"Vuoi?" Chiedo finendo di masticare il primo morso della merendina.
Dopo averci pensato qualche secondo annuisce, mi giudica tanto ma alla fine è come me.

Gli avvicino la merendina a cui da un morso enorme.

"E meno male che ero io che avevo fame" dico impressionata osservando quel che è rimasto della merendina.

"Buona" afferma con la bocca piena, mentre io finisco di mangiare.

"Sei proprio piccolo" lo prendo in giro scuotendo la testa.

"Non sono piccolo" afferma mentre io mi alzo per buttare la carta nel cestino accanto la mia scrivania.

Quando mi giro verso di lui mi sta guardando con un ghigno, è pazzo.

"Se lo dici tu.." rispondo poco convinta alla sua affermazione

"i piccoli non fanno pensieri poco casti" dice lui mordendosi il labbro e squadrandomi.
Solo ora mi rendo conto di essere con la sua maglietta, mi ero dimenticata di aver accettato quella stupida condizione, una delle tante sfide che accetto e che perdo puntualmente, ritrovandomi a dormire mezza nuda in pieno inverno come penitenza.

Summer Love||Shawn MendesWhere stories live. Discover now