what could have been

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•Shailene•
Guardo fuori dal finestrino e mi sento persa. Questo posto mi ricorda un sacco casa, tutta la campagna attorno alla mia città, ma allo stesso tempo mi sento una totale estranea. Non solo a questo. Al mondo, alla felicità, alla preoccupazione. Mi sembra di stare in una bolla, dove niente stare a parte la tristezza. Avrebbe potuto essere tutto migliore, se mio padre fosse rimasto forse ora non starei compiendo questo viaggio. Sicuramente non lo starei facendo. Sarei a casa ad aspettare Theo, per poi ridere con lui e andare fuori a cena. E invece sono qui, seduta in uno scompartimento di un treno, da sola a guardare I paesaggi scorrere davanti a me. Theo non mi avrebbe mai lasciata andare da sola, ma non capiva che dovevo farlo. Dovevo parlare io, con mio padre, non potevo avere dietro anche il mio fidanzato. So I rischi che sto correndo, so che potrebbe non essere la persona che credo, ma in ogni caso è troppo tardi per tornare indietro.
Non ha risposto subito al mio messaggio. Ci sono voluti giorni, ma proprio quando avevo perso le speranze e me ne ero fatta una ragione ecco che arriva la risposta. Niente che mi potesse dimostrare che tiene ancora a me, ma pur sempre meglio di nulla.
Gli ho chiesto se potevamo incontrarci ed ha accettato. Sto male sapendo che Theo si preoccuperà e forse poi si arrabbierà, ma non ci potevo fare niente. Di solito non gli nascondo le cose, ma ho dovuto. Sono già pronta a scusarmi per quando tornerò a casa. La prossima fermata è la mia. Il treno è praticamente deserto e la cosa non mi dispiace, a dire la verità. Meno gente c'è, meno possibilità che mi riconoscano. È un'ora e mezza che sono qui sopra, sono stanca. Pensavo che avrebbe accettato di incontrarci a New York, la mia città, invece no. Ha insistito, dicendo che non poteva venire, non so perchè. Così ci siamo dati appuntamento in un bar in questo piccolo paesino in periferia. Non so se dovrei fidarmi, in ogni caso terrò gli occhi aperti.
Ecco la stazione. Ci siamo, ormai non si torna più indietro. Scendo e cammino, mi sono memorizzata il percorso a memoria, non ho paura di sbagliare. È come quando devo recitare: mi memorizzo ciò che devo fare e poi mi viene naturale, senza nemmeno dovermi sforzare. Non so cosa aspettarmi da mio padre. Di certo non baci e abbracci, non da me di sicuro. Non penso nemmeno che mi riconoscerà, se non mi ha visto su qualche rivista, nè io lo riconoscerò. Intanto cammino e cammino, finchè non vedo l'insegna del bar e il battito del mio cuore accelera. Spingo piano la maniglia della porta, come per non fare rumore. È totalmente deserto, a parte due ragazze al bancone e qualcuno seduto ad un tavolo. È un uomo non troppo vecchio, porta gli occhiali e ha barba e capelli scuri. Non me lo ricordavo nemmeno, eppure lo riconosco dai tratti del viso. Mio padre. Come spinto da qualche tipo di telepatia, alza la testa e mi vede. Lentamente mi avvicino, sempre fissandolo.
-Ciao, Shailene.- dice senza nessuna particolare inflessione. Sono come ibernata e non riesco a rispondergli.
-Prego, siediti.-mi invita. Prendo posto e poi finalmente ritrovo la voce.
-Ciao. È tanto che non ci si vede...-
-Hai intenzione di farmi pesare questa cosa per tutta la giornata?-domanda.
-Tu me l'hai fatta pesare tutta la vita, quindi si.- ribatto.
No, no, no. Non è così che deve andare. Sono stata io a chiedergli di venire, dopotutto.
-Ti ho vista in televisione. Con quello che presumo sia il tuo fidanzato.-dice.
-E...?-
-E niente. Sembrate una di quelle classiche coppiette da film di Hollywood.-
Mi sta sul serio facendo innervosire.
-Io e Theo non abbiamo niente delle "classiche coppiette", se vuoi saperlo.-
Si limita a ridacchiare, ignorando il mio sarcasmo.
-E lui quanti anni avrebbe?-domanda con un sorrisetto sbilenco che gli attraversa la faccia.
-Ventinove- rispondo.
-Ahahah. Quindi avreste sei anni di differenza? Wow.-
-Sette. Anni. Di. Differenza. Ho ventidue anni, ma a quanto pare ti sei dimenticato anche quando sono nata.-
Fa una pausa di qualche secondo, poi appoggia I gomiti sul tavolo.
-Ti aspetti che ti dica che sono fiero di te? Alla fine è quello che vuoi, no?-
-ADESSO BASTA.-grido.- Ti ho chiesto di venire qui perchè pensavo che fossi almeno un pochino umano da voler prendere parte ad uno dei passi più importanti della vita di tua figlia, dato che ti sei perso tutti quelli precedenti. A quanto pare mi sono sbagliata di grosso. Colpa mia, tolgo il disturbo adesso.- mi alzo trattenendo le lacrime.
-Non mi pento delle scelte che ho fatto. Ti sarebbe piaciuto crescere con un padre di merda?- esclama.
-MEGLIO DI NIENTE. AVRESTI POTUTO ANCHE SOLO FARE FINTA DI TENERE A ME O ALLA MAMMA, CAZZO.-ho voglia di tirargli una sberla, ora che ce l'ho qui davanti. Sta sparando un mucchio di cazzate ed io non lo sopporto più.
-Non era così, perchè avrei dovuto? Mica tutte le coppie sono perfette- risponde riferendosi palesemente all'idea che si è fatto di me e Theo.
-Fottiti.- sibilo tra I denti. -A mai più, papà.-
Prendo la mia borsa ed esco sotto lo sguardo stupite delle due bariste. Lascio uscire le lacrime, non me ne frega più un cazzo di chi mi vede,voglio solo arrivare a casa e abbracciare Theo. A proposito... raggiungo la stazione e mentre aspetto il treno tiro fuori il telefono. Lo sapevo. Quattro chiamate perse dal mio fidanzato. È arrabbiato, lo so, ma avrò bisogno di lui. Gli scrivo un messaggio:
"So che sei incazzato, ma ti prego dimentica tutto per un attimo e prepara qualche abbraccio.Sto arrivando."
La risposta non tarda ad arrivare.
"Qualsiasi cosa per farti stare meglio."
E mi rendo conto di quanto a volte io dia per scontato l'amore. L'ho fatto preoccupare, magari aveva paura che mi accadesse qualcosa, ma è pronto a tirarmi su. Lo amo.
Per un secondo smetto di preoccuparmi di cosa avrebbe potuto essere e penso a ciò che è. Non ho intenzione di sprecare la mia vita cercando qualcuno che ha scelto di andarsene. E non lo farò.

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Buona Pasquaaaaa babbani.
Ho cercato di fare un capitolo decente ma ho fallito quindi accontentatevi♡
Comunque
Comunque
Non ricordo più cosa dovevo dire yeee
Non magiate troppa cioccolatah (piuttosto datela a me mlmlml)

Sheo-la coppia perfetta.Where stories live. Discover now