Un paio di occhi marroni.

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•Shailene•
Ora ne sono convinta: non sono morta.
Ma nemmeno viva.
Non so cosa preferirei essere.
Forse morta, piuttosto che rimanere in questo stato per il resto della mia vita.
Non sento il mio corpo ma so che c'è.
Sto respirando anche se non so come.
So che c'è qualcuno qui, ovunque sia questo 'qui' ma non riesco a vedere chi sia.

•Theo•
È mattina ed io non ho ancora chiuso occhio.
E come potrei?
Le infermiere sono passate a controllare quasi ogni ora ma non hanno mai detto nulla, nè a me, nè tra di loro.
Zoë ha detto che avrebbe preso il primo aereo per venire qui, ma se va bene arriverà stanotte o domani. Fino ad allora sarò solo.
Vado in bagno e mi guardo allo specchio. Avrei veramente bisogno di dormire.
Ho gli occhi rossi, delle occhiaie terribili e si capisce anche solo guardandomi che sono distrutto.
Forse è per questo che mi hanno fatto restare: gli ho fatto pietà.
O forse hanno capito che sarei rimasto nella sala d'aspetto finchè non si fosse svegliata.
Avranno pensato che tanto valeva farmi stare con lei.
Mi trascino di nuovo alla poltrona accanto al suo letto.
Le prendo la mano che è fredda come ieri sera e la stringo.
Mi chiedo se almeno sentirà la mia presenza. Probabilmente no.
Alla fine la stanchezza ha la meglio e mi addormento con la sua mano stretta tra la mia.

•Zoë•
Il primo volo che siamo riusciti a trovare parte domani mattina.
Cazzo. Questo significa che arriveremo là più o meno di pomeriggio.
Non ho badato a spese, darei qualsiasi cosa per poter partire anche ora. Sono finalmente riuscita a raccontare a Miles quello che è successo e si è messo a piangere pure lui.
L'avevo visto piangere solo un paio di volte, ma non era mai stato così distrutto.
Conosce Shai da quando erano alle medie. Erano migliori amici e poi hanno anche fatto un film insieme. Hanno un legame molto forte.
Mi rendo conto che un'altra cosa che ci accomuna è proprio lei.
È grazie a lei se ho conosciuto Miles e all'inizio non mi piaceva.
Odiavo il fatto che fosse così legata a lui finchè non lo sono diventata anche io.
Dovremmo preparare le valigie, invece siamo seduti sul divano, entrambi fissando un punto indefinito della stanza.
Gli prendo la mano e la stringo. Lui ricambia la stretta.
Nessuno di noi parla.
E non ce n'è nemmeno bisogno.

•Shailene•
Ora sento le cose con più chiarezza.
Sento una mano che stringe la mia, o almeno credo.
Sento una voce profonda che mi dice qualcosa con un tono rassicurante.
Ma non quel tono che usano i dottori.
Sembra, non so, disperato.
Delle immagini lampeggiano nella mia mente, ma non abbastanza a lungo perchè io possa vederle.
Però sono piuttosto sicura che siano della persona che mi sta tenendo la mano.
Eccone un'altra.
Stavolta riesco a vedere e ricordare qualcosa.
Un paio di occhi marroni. Niente di speciale, eppure mi sembrano un dettaglio importantissimo.

•Theo•
Non ho idea di quanto tempo ho dormito, so solo che la mia mano non è più dov'era prima.
Shailene è ancora immobile.
Nella stanza c'è un uomo, presumo un dottore.
-Che...che ore sono? - riesco miracolosamente a chiedere.
-Oh, si è svegliato. Mmm..sono le 18.
Ho dormito qualcosa come 12 ore. Oddio. È quasi passato un giorno da quando è successo.
Non ho idea di quando (se) Shai si sveglierà, ma so che non posso vivere per sempre in questo ospedale.
Ma adesso come adesso non ho nessun posto dove andare. O dive vorrei andare.
Voglio semplicemente stare qui.
Finchè ce ne sarà bisogno. Sono sicuro che capirò quando sarà il momento di rinunciare, di lasciar perdere.
Se mai sarò pronto per farlo.

•Zoë•
Le ore scorrono inesorabilmente lente.
Conto ogni minuto, ogni secondo sull'orologio e sono quasi convinta che il tempo abbia rallentato solo per prendersi gioco di me.
Le valigie sono pronte, l'hotel prenotato, il biglietto pure.
Non resta più niente da fare se non aspettare domani mattina.
Miles si è addormentato poco tempo fa, non so di preciso quando. Dovrei dormire un po' anche io, è quasi mezzanotte.
Eppure non riesco. Sarà il viaggio più stressante di sempre, consapevole che ogni minuto Shai potrebbe svegliarsi o...o...non voglio nemmeno pensarci.
Pensare che meno di due settimane fa ero là da lei e mi stava facendo visitare la città. Era felice, nonostante Ansel continuasse a perseguitarla.
Perchè lei è così. Qualsiasi ostacolo si trova davanti lo supera e poi trova ancora la forza di sorridere.
Non riesco a pensare a lei al passato, ne mai ci riuscirò.
Per me rimarrà sempre la mia migliore amica, quella che mi fa sempre sorridere.
Qualsiasi cosa accada lei sarà con me. Per sempre.

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Riassunto di questo capitolo:
Gente che capisce di non essere morta, gente che dorme e gente che fa pensieri profondi.
Ci manca solo gente che balla il valzer.
Olè.

•••••in caso non abbiate capito, la storia la continuo anche quando inizia la scuola. Ci metterò di più a pubblicare ma continuo.•••••

Sheo-la coppia perfetta.Where stories live. Discover now