It wasn't even her fault

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•Theo•

È una di quelle giornate stupende, che cominciano con Shai accanto a me. Siamo ad Atlanta e abbiamo il giorno libero. Siamo seduti sul divano insieme a Zoë e Miles e discutiamo su cosa fare. Spiaggia? Troppo lontana. Giro per la città? I paparazzi. Ma anche non far nulla sembra una brutta cosa, con un giorno così bello. Poi mi ricordo qualcosa che Zoë aveva detto riguardo ad un luna park. Propongo la mia idea. Perchè no? Adoro le montagne russe e lo zucchero filato, mi ricordano la mia infanzia, quando mia mamma mi portava la domenica a fare un giro sui giochi. Così ci cambiamo e andiamo. È un luna park di quelle provvisori, che rimangono solo d'estate, ma ha delle montagne russe terribilmente alte. Cominciamo proprio da quelle. Saliamo e saliamo, finchè non vediamo quasi tutta la città dall'alto. È così bella. Ora si avvicina la salita. Shai caccia un urletto e afferra la mia mano. Stringe forte e ci prepariamo alla discesa. È la parte più bella, secondo me. Ti senti come se potessi prendere il volo da un momento all'altro, I polmoni si svuotano e non riesci a pensare a niente. Urli, o ridi. È semplicemente stupendo.

È settembre. Siamo al comic con, San Diego. Non siamo ancora famosi per divergent, il film ovviamente non è ancora uscito, ma hanno comunque voluto che fossimo ospiti. Per raccontargli qualche dettaglio delle riprese, del film, per farci conoscere. Io, Shai e Neil, il regista. Ora siamo in una stanza dove ci stanno intervistando. Non sono vicino a Shai, tra di noi c'è Neil. Poi lei si fa passare da qualcuno dietro le telecamere una coroncina, di quelle che usano le bambine per vestirsi da principesse. Mi dice di spostarmi un po' indietro e allunga le braccia per appoggiarmela sulla testa, scavalcando Neil. Quella coroncina che poi finirà in un cassetto, dove verrà custodita per molto tempo, come un bel ricordo.

Ora siamo in una strada di New York poco trafficata, cerchiamo di nasconderci da chi vuole fotografarci. Non vogliamo che sappiano tutto di noi, che scoprano che siamo insieme, non per adesso, almeno. Prima o poi potrebbe venire a saperlo tutto il mondo, ma ora è troppo presto. Sono solo due mesi che stiamo insieme, anche se sembra molto di più. Fa davvero caldo, insolito per questa stagione. Shailene ha in mano un frullato e ne beve qualche sorso ogni tanto mentre camminiamo. Le chiedo se me ne dà un sorso e me lo porge. Quello che non sappiamo è che qualcuno ci stava osservando, pronto con le telecamere, ed ha immortalato il momento. Lei che mi passa il frullato, io che lo bevo e poi lei che lo riprende. Niente di che, per noi. Molto di più per qualcun'altro.

Una delle nostre prime interviste, ancora niente di importante. Una stanza d'hotel non troppo grande, un'intervistatrice e un ragazzo che riprende. Entrambi sono molto gentili e la donna non fa domande a cui sa che non possiamo rispondere, come accade nella maggior parte dei casi. Quasi sempre ci tocca fare qualche battuta per evitare di dare una risposta o per rilassare l'atmosfera. Stavolta no, è tutto molto rilassato, mi piace. C'è una grande finestra nella stanza ed il sole illumina I capelli di Shai, che prendono mille riflessi più chiari, rendendola simile ad un angelo che brilla nel cielo. Ci chiedono di fare delle foto. Normale. Shai si avvicina a me, sempre di più, sorridendo. Le nostre vraccia si sfiorano e mi viene voglia di abbracciarla o accarezzarla. Ma lei decide che così non siamo abbastanza carini e lascia da parte la sedia per sedersi sulla mia gamba, sotto lo sguardo leggermente stupito, ma non troppo, dell'intervistatrice. Le metto un braccio attorno alle spalle e sorridiamo. Mi guarda e il suo sguardo sembra dire che adesso ce ne vorrà per batterci, perchè riguardando le foto, più tardi, ci renderemo conto che sembravamo davvero belli insieme.

Mi sveglio e mi manca il respiro. In qualche modo mentre dormivo ho rivissuto alcuni dei momenti più belli passati con Shai ed è stato incredibile. Sembrava...beh, sembrava così fottutamente vero. Sto piangendo? Può darsi. Ma mi è servito. Eccome se mi è servito. Ero arrabbiato con Shai per una cosa di cui la colpa non era nemmeno sua. Perchè posso girarci attorno quanto voglio, posso dare la colpa ad Ashley, ma alla fine sono io che continuavo a pensarci, lei è morta. E ero quasi disposto a perdere Shailene perchè ero arrabbiato per il mio passato. La ragazza di cui mi sono perdutamente innamorato. Ma cosa importa ora? Il passato o il presente? Forse è la volta buona in cui riuscirò a superare questa cosa. Ora sto davvero piangendo, ma so cosa fare. Mi alzo da quel divano e raggiungo la camera della mia fidanzata. No, camera nostra, e busso. Temo per un attimo che non mi aprirà, l'ho trattata come una merda, ne avrebbe il diritto. Invece sento il rimore di passi e poi apre, pronta a dire qualcosa, a scusarsi, forse. Ma non lo fa, perchè prima che possa anche solo aprire bocca la abbraccio forte, abbastanza a lungo da fare sembrare che quell'abbraccio duri giorni.

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Il titolo in inglese perchè si blblbl

E adesso...
Perchè su wattpad non si trova una fanfiction joshifer decente?
Perchè?!
Piango.

Sheo-la coppia perfetta.Where stories live. Discover now