Prima intervista.

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•Shailene•
È il primo giorno di Marzo, siamo tornati in America ormai da una settimana. E fra un paio di giorni si parte con interviste e premiere. Io e Theo saremo costretti a nascondere la nostra relazione, o almeno abbiamo deciso di fare così per un po'. Non vogliamo che la gente sappia tutto della nostra vita, vogliamo almeno un po' di privacy, per quanto sia possibile in questo ambiente.
Abbiamo finito le risprese di 'Colpa delle stelle' e fortunatamente erano tutte scene in cui il personaggio di Ansel era già morto. Non l'ho più rivisto da quella sera, ma il problema sarà fra qualche giorno, quando dovrò sopportare di averlo accanto e fingere di essere sua amica. Non ne ho la minima voglia.
Devo dire che mi era mancato il nostro appartamento qui a New York. È molto diverso dallo stare in una stanza d'hotel.
Proprio quando sto pensando che ho voglia di fare yoga il mio cellulare inizia a suonare. È Jane, la donna che gestirà tutte le interviste e premiere di Divergent. Cosa può volere?
-Pronto?
-Ciao Shailene. Scusa ma sono molto di fretta, la prima intervista è stata spostata a stasera alle 21:00. Solo tu e Theo,ti comunico il luogo appena ne sono sicura.
-Stasera?- le chiedo. Avevamo programmato di andare a cena fuori. Uff.
-Si. Ora devo andare. Ciaoo.- e chiude cosi la telefonata, lasciandomi a pensare che ora sono le 18 e che devo avvisare Theo.

•Theo•
Shailene non aveva voglia di uscire, cosi sono andato a fare la spesa da solo. Quando vedo che mi sta chiamando penso subito al peggio. È più forte di me.
-Che succede?
-La prima intervista è stasera alle 21. Hanno rovinato i nostri piani.- dice, infastidita.
-Oh. Torno subito.
Pensavo che avessimo ancora qualche giorno di libertà. E invece mi sbagliavo. Sinceramente non ho proprio voglia di fare l'intervista. Non sono in vena di far finta di divertirmi, ma soprattutto di fingere che io e Shai non stiamo insieme. È difficilissimo per me, dopo tutto ciò che è successo. I giornalisti non avevano scoperto che io ero lì, che sono rimasto tutto il tempo accanto a lei, per fortuna. Ma sanno che c'entro qualcosa con quella storia. E credo proprio che mi faranno delle domande, cercheranno di farmi cedere. Sia me che la mia fidanzata.
All'improvviso torno alla realtà. La cassiera mi ha appena chiesto qualcosa, ma non ho idea di cosa.
-Vuole. Una. Borsa?- ripete infastidita scandendo bene le parole.
-Oh, si. Grazie.
Proprio quando sto per uscire la ragazza che era in fila dietro di me mi ferma.
-Scusa, tu sei...Theo James?- sembra imbarazzata. Non so cosa fare. Dovrei dirle di no?
-Ehm...può darsi.- rispondo incerto.
La sua bocca si spalanca dalla sorpresa e lancia un urletto.
-Ti adoro- mi dice. Poi mi abbraccia e scappa via di corsa.
Sto lì per un attimo a fissarla. Sarà così che mi vedranno tutti? Come una specie di creatura fantastica? Non so cosa pensare.

•Shailene•
-Theo, ci sei? Dobbiamo essere là almeno mezz'ora prima, devono prepararci, truccarci e tutte quelle altre noiosissime cose.-urlo per farmi sentire da lui al piano di sopra.
Solo che non è al piano di sopra. Mi mette le braccia attorno alla vita da dietro e appoggia la testa sulla mia spalla.
-Sono qui.- dice.
-Mi stai facendo passare la voglia di andare.-gli rispondo chiudendo gli occhi e rilassandomi.
-Io non ce l'ho mai avuta se è per questo.
-Idem. Andiamo, siamo già in ritardo.
Sto per uscire quando mi ricordo di una cosa importante.
-Aspetta, l'anello.-gli dico togliendomi l'anello e appoggiandolo sul tavolo.
E così usciamo e chiamiamo un taxi. Se non c'è traffico, cosa relativamente impossibile a New York, dovremmo essere là in 10 minuti. Sono nervosa all'idea che dovrò cercare di sembrare simpatica. Ma perchè dovrei? Sarò semplicemente me stessa, se non gli piacerò me ne farò una ragione. Tanto non potrò mai andare bene a tutti.
Per fortuna non c'è molto traffico e arriviamo ancora prima del previsto. Ora sono molto nervosa, e posso dire che anche Theo lo è. Vedo che stringe la mascella e si irrigidisce, così gli prendo la mano e lo guardo negli occhi. Scendiamo dal taxi e ci fermiamo davanti all'entrata dell'edificio.
-Possiamo farcela.- cerco di convincerlo.- O almeno proviamoci. Dobbiamo sopportare questo solo per un paio di mesi. Poi potremmo iniziare a programmare il matrimonio. Ci sposeremo. Un paio di mesi, solo quelli. Non è poi così tanto se ci pensi.
Sospira,non convinto.
-È questo che mi preoccupa. E se non fosse così? E se d'ora in poi non potessimo più avere neanche un momento per noi? Ho paura, Shai.
Mi fa male vederlo così. Faccio la prima cosa che mi viene in mente:lo bacio. Non mi interessa se qualcuno ci sta guardando, o se ci sono paparazzi in giro. Ho bisogno di dimostrargli che io ci sono, e ci sarò sempre e comunque.

•Theo•
Non dovrei essere nervoso. Sapevo a cosa stavo andando incontro quando ho accettato il ruolo, eppure sono comunque spaventato. Non so neanche di preciso perchè. Neanche Shai riesce a tranquillizzarmi, e questo mi preoccupa. Di solito ha un effetto calmante su di me.
-Ci sei? Prima entriamo, prima finiamo.-mi dice, sorridendo.
-Andiamo.
Lascio andare la sua mano non appena entriamo, nonostante questo mi faccia sentire ancora peggio. Jane, la nostra agente, è lì che ci aspetta, emozionata.
-Oh, siete arrivati finalmente. Shailene vieni con me. Theo, tu vai pure con Nash-mi dice indicando un uomo poco lontano.
Non vorrei separarmi da lei, ma mi tocca. Raggiungo l'uomo che mi guida senza dire una parola verso una stanza dove sono già posizionate telecamere e sedie.
-L'intervista di stasera sarà proprio una cosa informale,niente di elegante. Ti sistemiamo solo un attimo i capelli e sei pronto.
Annuisco, prestando poca attenzione alle sue parole. Come può essere informale con due telecamere puntate addosso? Lui sembra esserne convinto e non discuto.
Due minuti dopo sono seduto sulla sedia e aspetto Shai. Sono ancora più nervoso e mi scappa quasi un urlo quando la porta si apre ed entra un uomo sulla trentina, presumo l'intervistatore.
Sorride quando mi vede e mi tende la mano.
-Piacere, io sono Josh. Pronto?
Faccio un sorriso falso, spero abbastanza convincente mentre gli stringo la mano. E proprio in quel momento entra Shailene.

•Shailene•
Non dev'essere una cosa molto importante questa intervista, non mi fanno nemmeno cambiare, mi pettinano e mi truccano solo un po', niente di particolare. Poi finalmente mi accompagnano nella stanza dove trovo Theo seduto che si contorce le mani, nervoso.
Vicino a lui c'è una sedia vuota per me, proprio di fronte a dov'è seduto l'uomo che ci intervisterà. L'ho già visto prima, ha già intervistato parecchia gente prima di noi.
Respiro e mi siedo sorridendo e guardando Theo preoccupata. Sembra che in mia presenza si rilassi almeno un pochino, ma è comunque teso.
-Bene.- dice l'uomo tendendomi la mano. -Io sono Josh. Pronti per iniziare?

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Sorry, Wattpad era andato a puttane (non in senso letterario lal)
Coomunque...volete sapere una cosa divertente (o forse no)?
Una mia amica legge questa storia ma non sa che la scrivo io.
Rido.

Sheo-la coppia perfetta.Where stories live. Discover now