Ci puoi scommettere

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•Shailene•
Lungo la strada verso casa mi sembra di aver perso l'udito. Le urla dei fan mi eccheggiano nelle orecchie e non riesco a tornare completamente alla realtà. È stata una cosa pazzesca, la più incredibile di tutta la mia vita. Sul serio, penso che non riuscirò mai ad abituarmi a questa cosa. Ma è una bella sensazione. Anche Theo sembra davvero felice, continua a sorridere mentre guida e ogni tanto dice qualcosa, che però non sento. Non credo neanche che volesse essere sentito. E di queste premiere ce ne aspettano ancora quattro: Berlino, Londra, Parigi e Los Angeles. Non so se ne usciremo vivi. Già dopodomani partiremo, quindi domani mattina dobbiamo preparare le valigie e tutto quanto. Non mi dispiace dover tornare in Europa, nonostante I miei ricordi di Amsterdam non siano tra I migliori. Ma stavolta non ho nulla di cui preoccuparmi perchè anche Theo sarà con me. Sarà bello poter passeggiare a Parigi, per quel poco tempo libero che ci lasceranno.
Entriamo in casa e ci buttiamo sul letto, stanchi morti. È l'una, ci siamo fermati un po' anche dopo che l'evento era finito, per festeggiare e cercare di assimilare tutta la serata. Abbiamo parlato un po' tutti insieme e l'unica persona che non si è mai fatta viva è stato Ansel. Non ho idea di dove fosse andato, ma è meglio così. Non ho dovuto parlarci neanche una volta e non ne avevo la minima intenzione. È stato un sollievo.
Ho giusto il tempo di appoggiare la testa al cuscino che mi addormento all'istante.

•Theo•
Non so se sogno qualcosa, non credo, perchè quando mi sveglio la mattina ho ancora tutte le immagini di ieri sera impresse nella mente. Mi sveglio sorridendo. Forse dopo un po' mi stuferò di queste premiere e diventeranno un peso, ma per ora sono felicissimo di doverle fare. E poi non vedo l'ora di andare in Europa. Stavolta ci sarò anche io con Shai, e niente potrà andare storto. Qualche secondo dopo che ho aperto gli occhi li apre anche Shailene. E anche lei sorride.
-Buongiornoo-mi dice e poi scoppia a ridere.-Diciamo che ieri è stata una serata piuttosto pazzesca, eh?
-Puoi dirlo forte-annuisco.-Aspetta...che ore sono?-domando rendendomi conto all'improvviso che dalle finestre entra un sole incredibile.
Lei guarda l'orologio e poi si rimette a ridere.
-Abbiamo dormito giusto un pochino...è mezzogiorno- risponde.
-Se non altro ci stiamo già preparando al fuso orario, no?-cerco di vederla in questo modo. Shai sorride e poi si incupisce un attimo.
-Quando saremo in Europa...-inizia- credo che tu ti ricordi una certa esperienza che abbiamo avuto. Non voglio che mi perdi di vista, specialmente con Ansel in giro per il nostro stesso hotel. Non voglio averci a che fare di nuovo. Okay?
Mi avvicino a lei e la stringo forte. È una promessa.
-Non lascerò che ti succeda niente. Niente. Ci puoi scommettere-le sussurro e sorride dolcemente. Non era comunque mia intenzione lasciare che le accadesse qualcosa. Ha rischiato già una volta e penso che le basterà, ci basterà, per tutta la vita. Mi viene in mente che è un po' che non accenna a suo padre, ma non credo che abbia rinunciato. Penso che si stia solo prendendo una pausa, e non sarò di certo io a ricordarglielo. Sembra così serena, e se lo è lei lo sono anche io.

•Shailene•
Mi accorgo di avere lasciato il telefono acceso e c'è una chiamata persa da parte di Zoë. Dormivamo così tanto che non l'abbiamo nemmeno sentita. Sto per richiamarla quando suona il campanello. Magari è proprio lei. Theo si è alzato, ma lo precedo.
-Penso sia Zoë. Vado io.-scendo di corsa le scale. Il campanello non suona una seconda volta, il che non è da lei. Zoë suona sempre almeno quattro volte, impaziente com'è.
Ma guardando dal citofono capisco definitivamente che non è lei. È molto peggio. Potrei fingere di non essere in casa. Magari dopo un po' se ne andrebbe. E poi come fa a sapere dove abito? Mi passano per la testa almeno un milione di modi in cui potrebbe averlo scoperto, uno peggiore dell'altro. In qualche modo riesco a chiamare Theo, che arriva di corsa.
-Che c'è? Chi è lì fuori?-domanda,preoccupato dal mio sguardo.
-È...è...Ansel.-rispondo con un filo di voce e si avvicina per guardare dal citofono.
-Cazzo. Cosa ci fa qui lui?- Impreca Theo.-Ascolta, vai di là. Io vado fuori a parlarci e se prova a fare qualcosa lo faccio andare via a calci nel culo. D'accordo?
Non trovo nemmeno la forza di volontà di rifiutare e me ne vado silenziosamente, mentre il mio fidanzato scivola fuori e chiude la porta.

•Theo•
Pensavo che avesse imparato la lezione, invece a quanto pare non l'ha fatto. Quando esco mi guarda di striscio, non negli occhi. Mi farebbe quasi pietà. Se non fosse davanti a casa mia, dopo aver quasi ucciso la mia fidanzata due mesi fa. Tutto quello che provo è rabbia. E indifferenza, allo stesso tempo.
-Che cazzo ci fai qui e cosa vuoi?-lo aggredisco. È inutile fare tanti giri di parole. Le cose stanno così e devo farglielo capire. Non mi fido di lui.
La mia aggressività non lo coglie impreparato. Se l'aspettava.
-Voglio parlare. Con Shailene. Le devo delle scuse. Tante di quelle scuse.-risponde.
-Oh, giusto, adesso ti aspetti che ti accogliamo in casa nostra, magari anche che ti offriamo the e biscotti. Giusto.-ribatto sarcastico.
-Senti, non voglio neanche entrare. Falla venire qui fuori. Non oserei nemmeno avvicinarmi. Ma non possiamo continuare così. Devo scusarmi.
Non ho il tempo di ribattere che mi ritrovo Shailene accanto, con una mano sul mio braccio, come una bambina timida che si nasconde.
-Hai qualcosa da dirmi? Prego, ti ascolto.-mi viene quasi da ridere per il tono di voce che usa. Quasi, sono troppo attento ad osservare ogni mossa di Ansel.
-Si, ho decisamente qualcosa da dirti. Sono un bastardo. Sino un idiota, un cretino, sono la cosa peggiore che si possa immaginare. Ti ho quasi uccisa cazzo. E non me lo perdonerò mai. Volevo solo che sapessi quanto mi odio e che un giorno forse riuscirai ad odiarmi un po' meno, spero. Quindi niente, scusami. Non proverò nemmeno più ad avvicinarmi a te, se non lo vorrai. Lo giuro. Scusa.
Entrambi lo guardiamo andare via, pensando quanto sia strana la vita e come le persone possano veramente cambiare, se lo vogliono. O se ci sono costrette.

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SHOULD'VE KNOWN YOUR LOVE WAS A GAME
NOW I CAN'T GET YOU OUT OF MY BRAIN
OOOH THAT'S SUCH A SHAME
THAT WE DON'T TALK ANYMORE
LIKE WE USED TO DOOO
Toglietemi questa canzone dalle testa.
Questa e the feeling.
Sto impazzendo.

Sheo-la coppia perfetta.Where stories live. Discover now