Nuovo taglio.

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•Shailene•
È il primo giorno, che sarà probabilmente anche il più difficile.
I miei capelli. Devo dire che mi dispiace parecchio tagliarli, ma non posso decidere.
Non ho detto niente a Theo.
Chissà quando mi vedrà che faccia farà.
Ma conoscendolo è probabile che il nuovo taglio piaccia più a lui che a me.
Arrivo e subito John mi saluta.
Da quanto ha detto nel film ci saremo praticamente solo io, Ansel e Nat e poche comparse.
-Pronta?-mi chiede.
Non so se intenda per iniziare a girare o per farmi tagliare i capelli.
Comunque annuisco e mi porta in una specie di camerino dove c'è già una ragazza.
-Lei è Amanda, la parrucchiera. Sei in buone mani. Ci vediamo dopo.
Amanda sorride.
-È un peccato doverti tagliare e tingere questi stupendi capelli, ma farò quello che mi hanno detto.
Tingere. Mi era sfuggito questo particolare, ma ormai è tardi per tirarmi indietro.
Tengo gli occhi chiusi mentre sento le ciocche di capelli che mi scivolano sulle spalle.
Dopo parecchio tempo chiama John e gli altri per un parere. Non apro ancora gli occhi.
Non so nemmeno se sono entrati perchè nessuno parla. Posso scommettere che Ansel sta sorridendo.
-Perfetto. Perfetto.-dice John entusiasta.- Okay, puoi aprire gli occhi.
Non sono nemmeno sicura di volerlo, ma con un grande sforzo riesco.
Rimango stupita. Sto veramente bene. Sembro...non saprei...più grande.
-Hai fatto veramente un fantastico lavoro, Amanda.
Per il resto della giornata discutiamo di qualche dettaglio ma non giriamo niente.
Andremo ad Amsterdam a inizio febbraio, fra un mese.
Arriva la sera e nonostante non abbiamo fatto niente sono comunque stanca.
Ora devo farmi vedere da Theo.
Spero proprio di piacergli.
Nascondo i capelli nella cuffia e torno a casa.

•Theo•
È strano essere a casa da solo, senza Shai che fa yoga, mi abbraccia, semplicemente c'è.
Ma mi dovrò abituare. Dopotutto non possiamo lavorare sempre insieme.
Dovrebbe arrivare da...oh ecco, sento che parcheggia la macchina, così vado ad aprirle.
-Ciaoo- le dico sorridendo.
Mi risponde con un sorriso non troppo convinto.
Spero non le sia successo niente.
Entra in casa e toglie il giubbino,ma non la cuffia.
-Che c'è? Mi stai facendo preoccupare.
Si mordicchia il labbro, come fa quando è nervosa, poi toglie la cuffia.
Per un attimo non noto niente di strano, poi capisco.
Faccio un sorriso probabilmente più grande della mia faccia e tento di dire qualcosa ma non ci arrivo.
Sembra sollevata vedendo il mio sorriso.
Mi avvicino e la abbraccio.
-Sei fottutamente perfetta- le dico nell'orecchio.
Le passo una mano tra i capelli. Le stanno benissimo. La lunghezza, il colore, tutto.
Mi verrebbe quasi voglia di dirle di tenerli sempre così.
-Allora ti piacciono? -chiede con un sorrisetto malizioso.
La bacio.
-Non sai quanto.

•Shailene•
Per fortuna gli sono piaciuta.
O magari no, ma sembrava sincero.
Ceniamo velocemente poi andiamo a dormire. Non credo che lui abbia sonno, ma viene comunque nel letto.
Mi addormento subito e faccio un sogno terribile, anzi, un incubo.
Sogno di essere ad Amsterdam, ma non in un hotel o sul set,in ospedale.
Theo è accanto a me e piange, spezzandomi il cuore. Non capisco il motivo per cui mi trovo lì.
Mi agito. Sembra tutto così realistico. Una macchina attaccata alla mia testa inizia a suonare. È un suono veramente fastidioso.
Arrivano dei medici di corsa e ordinano a Theo di uscire, ma lui si rifiuta.
Allora arrivano due uomini della sicurezza e lo trascinano via, lontano da me.
Poi la macchina smette di fare rumore e tutto diventa buio.
Lasciandomi con la terribile sensazione di essere morta sul serio.
Mi risveglio piangendo con Theo che mi guarda preoccupato.
-Shai?
Vedendo che non dico niente mi abbraccia.
Dopo un po' riesco finalmente a raccontargli l'incubo.
-Theo, e se...se accadesse davvero mentre sono ad Amsterdam?
-Tranquilla. Non ti succederà niente.-dice continuando ad abbracciarmi.
Presto mi riaddormento, per poco, finchè non suona la sveglia.
Theo dorme ancora profondamente, così decido di non svegliarlo.
Arrivo sul set alle 8 in punto e ci sono solo John e Ansel che parlando.
Appena mi vedono mi salutano e Ansel sorride in modo strano.
-Stavo giusto dicendo ad Ansel che fra tre settimane si va ad Amsterdam. E ci staremo per qualcosa come due mesi- mi dice subito John.
-Perfetto. Non vedo già l'ora di partire.-rispondo sorridente.
-E ora, al lavoro!

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Capitolo un po' più cortino ma il meglio (o peggio?) deve ancora arrivare.
Vero Vale?
Io e Valentina abbiamo di quelle idee per questa storia che se fossi in voi mi preoccuperei.
Tanto.

Sheo-la coppia perfetta.Där berättelser lever. Upptäck nu