Di male in peggio.

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•Shailene•
Sono passati quasi dieci minuti da quando Theo è andato in bagno e inizio a preoccuparmi.
Decido di andare a cercarlo. Il bagno dovrebbe essere in fondo al locale.
Mi faccio largo fra la folla.
Poi lo vedo. La musica sembra provenire da un altro pianeta, il caldo che prima sentivo improvvisamente scompare, lasciando il posto a brividi di rabbia.
Lui è lì, seduto, quasi sdraiato su un divanetto. Ma non è questa la parte orribile.
Sta baciando una ragazza. La bacia e una mano è posata sul suo fondoschiena.
Poi mi viene quasi da svenire quando la ragazza si gira, lasciando vedere gli spessi capelli neri, ondulati, e il vestito a righe verdi e bianche.
Zoë.
Barcollo all'indietro, stordita.
Provo a ripetermi che è solo un brutto sogno, mi pizzico per svegliarmi, ma sono ancora qui.
Con loro, le uniche persone di cui mi fidavo veramente, mi stanno tradendo entrambe.
Spinta da una rabbia che non mi appartiene mi lancio addosso a loro e li separo con violenza.
Le lacrime mi bagnano il viso, rovinando anche quel poco trucco che avevo messo.
Mi guardano un attimo, sorpresi.
-Che c'è, Shai?-mi chiede Theo facendomi incazzare ancora di più.
-COSA C'È?!? CAZZO, ME LO CHIEDI ANCHE. BASTARDO. IO MI FIDAVO DI TE.-gli grido con le lacrime che scendono bagnandomi il vestito. - CON TE NON VOGLIO NEMMENO PARLARE, STRONZA. CHE BELL'AMICA, COMPLIMENTI.- dico rivolgendomi a Zoë.
Dopodichè vado da Miles.
-Prenditi la tua fottuta ragazza e portala all'appartamento. E non chiedermi niente.
Mi guarda preoccupato.
-Non posso non chiederti niente. Che succede?
-CHIEDILO A LORO. SI STAVANO BACIANDO QUEI BASTARDI. E SAREBBERO ANDATI ANCHE OLTRE SE NON LI AVESSI FERMATI.-urlo senza volerlo.
Sembra scioccato.Rimane a bocca aperta, poi vedo un lampo di rabbia attraversargli il viso. Senza fare domande va da Zoë, la prende per un braccio e la trascina fuori.
Vado verso l'uscita e Theo cerca di fermarmi. Gli tiro una sberla abbastanza forte da fargli mollare la presa e esco.
Miles ha già chiamato un taxi e ci sta salendo con Zoë, senza però guardarla.
Improvvisamente sento le forze abbandonarmi. Mi accascio sul marciapiede e singhiozzo così forte che un paio di persone si fermano a guardarmi per poi passare oltre facendo finta di niente.
Poi Theo mi raggiunge e cerca di abbracciarmi. Cazzo, non capisce niente. Lo spingo via.
-SE NON SALI SU UN TAXI ENTRO DUE SECONDI E NON TE NE VAI TI MANDO VIA IO. A CALCI.- gli grido.
Sembra che per un attimo non capisca bene cosa fare, poi barcollando si allontana e chiama un taxi.
Poi sale e scompare dalla mia vista, lasciandomi lì, da sola, a piangere come una ragazzina.
Maggie, che probabilmente ci ha visto uscire mi raggiunge.
Dice qualcosa al suo fidanzato, lui annuisce e se ne va.
Dopodichè si inginocchia vicino a me e mi abbraccia. Stiamo così per un po', poi si alza e fa alzare anche me.
Chiama un taxi e ci saliamo, ma non mi chiede niente. E le sono grata per questo. Non riuscirei a spiaccicare nemmeno mezza parola.
Intanto ho tutte le mani e un pezzo di vestito tutti bagnati di lacrime. E continuano a scendere, sembra quasi che non vogliano fermarsi.
Senza che me ne accorga arrivo al mio appartamento, cerco di ringraziare Maggie, ma tutto quello che riesco a dire è un suono strozzato, poi entro e mi butto sul letto, vestita, e piango, piango e piango.
Finchè, non avendo più lacrime da piangere, mi addormento.

•Theo•
Mi sveglio con un terribile mal di testa e un gran dolore al lato destro del viso.
Ho una strana sensazione e non ricordo nulla della sera precedente.
Bevo un sorso di caffè, ma quasi lo sputo da tanto che ho la nausea.
Devo assolutamente chiedere cos' è successo ieri sera a Sha...
Merda! Ora ricordo.
Mi ributto sul letto. I drink.Zoë. Il bacio. Shailene che mi urlava che ero un bastardo. Il ritorno in taxi.
Sono un idiota. Lei mi ha dato una possibilità e io l'ho sprecata così, come se lei non significasse niente per me.
Sento le lacrime bagnarmi le guance e non riesco a fermarle. Piango come un bambino.
Piango, chiedendomi come ho potuto farlo, cercando di trovare delle scuse per togliermi di dosso questo senso di colpa.
Ma non ci sono scuse. Sono un idiota.
Non l'ho mai meritata.
Non riesco a fare altro che piangere.
Sono un idiota.

•Zoë•
Miles è stato troppo gentile a riportarmi all'appartamento.
Ora l'unica cosa che vorrei sarebbe andare in strada e buttarmi sotto la prima macchina che passa.
Non riesco nemmeno a piangere, ma un dolore terribile mi squarcia il petto, togliendomi il respiro e tutto il mio corpo mi grida che non potrei essere più stupida.
Ho perso la mia migliore amica e il mio fidanzato allo stesso tempo.
È colpa dell'alcool.
Stronzate! Chi è stato a decidere di bere quel bicchiere in più che mi ha spinto a baciare Theo?
Beh, la risposta è semplice: Io. Io. Io.
Sono la peggiore amica che si possa immaginare. Anzi, non sono nemmeno più un'amica.
Sono quella che ha baciato il ragazzo della sua migliore amica.
Miles ha chiesto di andare in un altro appartamento ed ora sono qui sola, con un vuoto nel petto.
Prendo una lampada, la prima cosa che le mie mani riescono a trovare e la tiro in terra.
Si rompe in mille pezzi.
Come vorrei fare con me stessa.

•Shailene•
Non so che ore siano e non lo voglio sapere. Voglio stare qui, sdraiata, a non fare niente.
Ho la gola secca ma non ho nemmeno la forza per alzarmi e andare a bere.
Ho bisogno di parlare con qualcuno, ma c'è un problema: le uniche persone con cui vorrei parlare sono proprio quelle che mi hanno tradito.
So che anche Veronica aveva avuto problemi con suo marito. Riesco miracolosamente ad allungare un braccio per prendere il telefono.
Ci sono messaggi di Zoë ma li ignoro. Probabilmente è anche venuta qui mentre dormivo.Mando un messaggio a Veronica.
*Ho bisogno di parlare con qualcuno. Ti da fastidio se ti chiamo?*
Risponde subito.
*Tesoro, cos' è successo? Comunque aspetta, due minuti e sono da te. Sono arrivata qui ad Atlanta stanotte.*
Esattamente due minuti dopo bussano alla porta. Controllo dallo spioncino per vedere chi è poi apro.
Appena mi vede capisce subito che qualcosa non va.
Devo avere un aspetto orribile, ma non me ne potrebbe fregare di meno.
Mi abbraccia e deve stringermi parecchio per evitare che mi metta di nuovo a piangere.
-Racconta.
Riesco ad arrivare fino al punto del bacio senza mettermi a piangere, poi non ce la faccio più e mi metto a singhiozzare.
Appena finisco il racconto sembra che abbia capito quanto la cosa mi stia distruggendo, e quanto, probabilmente, stia distruggendo gli altri.
Le chiedo di rimanere e lei lo fa.
È così paziente e cerca di aiutarmi a riunire i pezzi del mio cuore andati in frantumi per tutto il pomeriggio e la sera.

•Theo•
Le devo parlare.
Non mi vorrà ascoltare.
Devo.
Non vorrà.
Due voci si contraddicono nella mia testa, confondendomi terribilmente.
Basta. Ora ci vado.
No, non ci vai.
Dopo ore che vado avanti così penso che potrei impazzire.
Mi alzo ed esco dalla porta.
Sto per bussare ma non lo faccio. Non riesco.
Mi lascio scivolare contro il muro, fino a sedermi per terra e mi prendo la testa fra le mani.

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Sto piangendo?
Ma nooooo, mi sono solo entrati due hovercraft negli occhi, niente di che.

Sheo-la coppia perfetta.Where stories live. Discover now