Problems

645 53 66
                                    

•Shailene•
Senza volerlo lascio scappare un urlo. Lo sapevo che qualcosa non andava. Cerco di salire sul palco ma Theo mi ferma facendomi un cenno con la testa. Vicino alla mia amica ci sono già accucciati due medici, che la stanno spostando dietro le quinte. Mi libero dalla presa del mio fidanzato e seguo i medici. Uno di loro mi dice che forse non dovrei entrare, ma lo prego dicendogli che sono la sua migliore amica, devo sapere cos' ha. I dottori hanno messo Zoë per terra e le stanno sollevando le gambe.
-Che cos'ha?- chiedo disperata. Non mi piace essere all'oscuro delle cose.
Una donna è così gentile da rispondermi.
-Probabilmente solo un calo di zuccheri, dovrebbe svegliarsi. Al massimo la porteremo all'ospedale per qualche controllo, ma non è nulla di grave, non si preoccupi.
Un peso mi si toglie dalle spalle. Okay, è ststo un calo di zuccheri. Succede. È successo ancora anche a me. Neanche un minuto dopo, Zoë apre gli occhi.
-Do...dove sono?-chiede confusa, poi mi vede.-Shai, cosa succede? Perchè sono qui?
Uno dei dottori le dice di calmarsi e le prova la pressione. Sta tornando regolare. Mi siedo accanto a lei.
-Sei svenuta sul palco. Tranquilla, non è niente di grave.-la rassicuro.
-Io stavo cantando. Oddio. Quando sono rimasta...-non termina la frase. Ha una faccia strana.
-Solo qualche minuto.-le rispondo.
-Signorina, ce la fa ad alzarsi?-chiede cautamente la donna che mi ha risposto prima
Zoë annuisce appena ed io la sostengo mentre si alza. Per fortuna non aveva i tacchi, altrimenti l'avrei dovita portare in braccio fino alla macchina.
I medici la trattengono ancora qualche minuto e le fanno mangiare una bustina di zucchero e le dicono di riposarsi, ma ora è passato tutto. O meglio, barcolla un po', ma almeno sta in piedi.
-Forse è meglio se fai vedere che stai bene. Sai, se no magari si preoccupano...- intendo la gente che era lì per vederla cantare, ma anche Miles, che era spaventato.
-Okay. Però dopo andiamo a casa. Anzi, ti dispiacerebbe stare da me a dormire? È un po' che non facciamo una serata come si deve...-ridacchia nervosamente. Ho quasi l'impressione che ci sia qualcosa sotto, ma può anche darsi che sia solo stanca.
-E Miles?-le domando. Non possiamo certo mandarlo via di casa.
-Non so, potrebbe stare a casa vostra? Dici che darebbe fastidio a Theo?
Credo che stia facendo di tutto per liberarsi del suo fidanzato, stasera. Non ne capisco il motivo, ma non la contraddirrò.
-Non credo.
Saliamo sul palco giusto il tempo per far vedere al mondo che è ancora viva e poi usciamo dal retro. Qui fuori è tutto così tranquillo e dinalmente respiro un po' di aria fresca. Non so cosa dire, ma Zoë mi precede.
-Sentite, vi dispiacerebbe se voi due dormiste a casa di Shai e Theo e noi facciamo una serata tra ragazze?- chiede.
I due ragazzi si guardano un secondo, poi scuotono la testa e sorridono.
-No, per niente. Divertitevi, voi due.- risponde Miles dirigendosi verso la sua macchina. Io e Zoë saliremo sulla mia, non credo sia il caso che lei guidi.
Quando vediamo la macchina dei ragazzi uscire dal parcheggio ed andare via mi giro verso la mia amica e le chiedo:- Cosa c'era di tanto importante che Miles non dovesse sapere?
Fa un sospiro, ma non mi guarda negli occhi.
-Posso spiegarti tutto, okay? Però adesso arriviamo a casa, così posso sedermi sul divano e mettermi in pigiama. Ti prego. Dopo mi servirai come supporto morale.-mi supplica.
Così, senza altre domande, guido verso casa sua, senza proferire parola durante tutto il tragitto. Lancio qualche sguardo di sfuggita a Zoë ogni tanto e vedo che fa delle smorfie, come di dolore. Ma che cosa le sta succedendo? Per un attimo ho paura che stia per svenire di nuovo, poi si rilassa sul sedile ed è come se niente fosse accaduto.
Finalmente arriviamo nel suo appartamento. Non è grandissimo, va bene per due persone. Non ho nulla da mettermi per dormire, ma so che me lo presterà Zoë, come sempre. E in questo momento è l'ultimo dei miei problemi. Voglio sapere cos' ha.
Ma so che continuando a forzarla non otterrò nulla, così la lascio stare. Si mette in pigiama e mi butta una maglietta ed un paio di pantaloni. Non parliamo e non mi sforzo nemmeno di tentare una conversazione. Sarebbe imbarazzante ed inutile.
Dieci minuti dopo siamo sedute sul divano, con la televisione accesa.
Ad un certo punto Zoë sospira e la spegne. Si gira verso di me e finalmente mi guarda negli occhi.
-Mi dispiace per essere stata così antipatica, è solo che...beh, è difficile.-inizia- Il fatto è che ho paura a dirlo anche solo a te, ho paura che possa essere così e mi spaventerei ancora di più...-sta girando attorno alla cosa. Mi avvicino a lei.
-Zoë, a me puoi dire tutto. Qualsiasi cosa, lo sai. Non preoccuparti.
Quando la guardo meglio sembra che stia piangendo e...no, per qualche motivo a me sconosciuto sta davvero piangendo. È ovvio che questa cosa la preoccupi molto, se fa fatica a parlarne anche con me.
La abbraccio forte, per rassicurarla. E poi, dopo un paio di respiri profondi, si fa coraggio e parla.

----------
Tanananana
Ma quanto mi piacciono i finali sospesi ^_^
A voi no ma I don't care.

Sheo-la coppia perfetta.Where stories live. Discover now